Ormai l'8 marzo è passato, e un'altra festa della donna se ne va senza lasciare tracce, come ogni anno. E forse in fondo va bene così... Vi regalo questa piccola poesia, che nella sua semplicità e comicità spero possa ricordarvi che le donne non chiedono di essere festeggiate ogni giorno, ma chiedono di essere amate sempre.
8 MARZO
Uomo!
L’ottomarzo, invece
di portarmi le mimose
portami le borse della spesa
ca prima c’arrivu, non dico
che sono dieci piani di morbidezza
ma quattro dimmerda di sicuro...
Uomo!
l’ottomarzo, invece di portarmi
le mimose
portami un caffè a letto
con un sorriso che non
sia amaro, per cortesia,
ke pure se ci svegliamo indo u’ mulino biango
girano le pale anghe qui.
Uomo!
l’ottomarzo portami tu
i bambini a scuola
non mi svegliare
fammi continuare il mio
sogno nel sacchetto
ke dal cassetto
l’ò tirato fuori
angora si fottono pure
a’ scrivania...
Uomo!
l’ottomarzo portami tu al mio lavoro
ke in pullmn o ke piove o ke fa la nebbia
è peggio di Alkatraz.
Uomo!
l’ottomarzo portami a un cinematografo
ke è vero ca già
mi portasti
ma adesso ci sta
u’ sonoro...
Uomo!
l’ottomarzo portami una legge
che mi difenda
dall’ignoranza, dalla volgarità,
dalla brutalità.
Uomo!
l’ottomarzo portami
attia.
Dimenticami di me.
Fai che due siamo uno
dentro a noi.
Uomo!
l’ottomarzo portami il 9, il 10, l’11, ogni giorno
fioriscimi anghe senza mimosa.
ANNA MARIA BARBERA
3 commenti:
Scusate x la doppia pubblicazione ma il mio computer sta impazzendo!!! (e magari anche io...)
Baci, baci e ancora baci alla donna per eccellenza : Elora! Ti adoro! RedBeppe
di niente figurati
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