5.3.04

Lo so che questo tre...

Lo so che questo trend è un po' anticipato , rispetto alla data dell'evento , ma non mi và di " sentirmi obbligato a scriverlo per forza nella data stessa " e che vada perso nel mare di retorica imperante che sia creata da un ventennio a questo parte su tale evento . Inoltre vorrei dedicare questa post a Rachel Corrie ( vedere foto ) e a tutte le donnwe ( ragazze , madri , moglie , compagne ) che lottano per un mondo migliore e i loro , ma anche i nostri diritti . Eccovi attraverso dei collegamenti ipetestuali la sua storia e dele news su di lei . Rachel Corrie, 23 anni, attivista statunitense, è stata assassinata il 16 marzo 2003, schiacciata da una ruspa israeliana. Rachel tentava di evitare che la ruspa demolisse l'abitazione di un medico palestinese nella Striscia di Gaza. Nelle sue ultime lettere racconta ai familiari la Palestina che ha conosciuto partecipando alle azioni dell'International Solidarity Movement .


Rachel, morta per "incidente"


16 Marzo 2003, ore 16,30. Rafah, Striscia di Gaza.
Rachel Corrie, attivista americana di 23 anni dell'ISM, viene travolta e uccisa da un bulldozer di produzione statunitense in dotazione all'esercito israeliano di occupazione. Il bulldozer la investe in pieno e la schiaccia sotto il peso delle sue nove tonnellate, provocandone la morte.
Il 2 agosto il generale maggiore Menhahem Finkelstein decise di chiudere le indagini sull'"incidente" in cui Rachel rimase uccisa. Le indagini svolte dal Comando dell'esercito israeliano stabilirono che chi conduceva il bulldozer non avrebbe visto la giovane mentre gli urlava di fermarsi e l'avrebbe schiacciata senza volerlo. L'omicidio di Rachel fu solo l'inizio di una massiccia ondata di repressione nei confronti degli attivisti internazionali presenti nei Territori con arresti espulsioni e ferimenti, come nel caso di Brian Avery 1 | 2 e di Tom Hurndall, morto dopo otto mesi di coma.
Le ragioni che hanno motivato e che continuano a motivare molti attivisti da tutto il mondo che danno supporto alle pratiche di interposizione nonviolenta erano e rimangono il rifiuto della violenza in ogni sua forma e dell'ingiustizia che è tanto più evidente in una terra, come quella palestinese, da decenni sottoposta ad una illegale e crudele occupazione da parte del governo Israeliano , per  chi volesse ulteriori informazioni in merito  può consultare la sezione guerre globali di indymedia  italia (http://italy.indymedia.org/features/guerreglobali/#1397)  . Inoltre  per l'8 marzo voglio invitare noi maschi , ma anche tutte quelle donne che hanno dimenticato la loro storia , la loro cultura e la loro identità , assoggettandosi ( non tutte ovviamente , come potete vedere da i punti di riferimento alla fine del trend ) alla omologazione e alla retorica " del 8 marzo neoliberista " . Infatti ciò che mi ha spinto questo post , per far si che tale giornata non sia solo una giornata di retorica vuota e commerciale , ma sia anche una giornata di riflessione e perché no riscoperta della propria identità antropologica – culturale è stata questa riflessione :<< [--] poiché ciò che appare dimenticato o rimosso nelle narrazioni maschili della storia non è l'eccezionalità delle donne, bensì la loro normalità, in qualche modo avendo noi tutte corpi a-normali e fuori-legge, nuove mappe per nuove storie potrebbero essere disegnate partendo proprio da un presupposto politico e metodologico: osare la normalità.
Ciò significa dare valore storiografico alle nostre esperienze quotidiane come misura delle rilevanze storiche, dando corpo alla nostra soggettività, che fatica ad assomigliare ai nostri più riposti segreti. Ciò significa che la storia scritta e trasmessa dalle donne è tutta storia del tempo presente, perché ancora nel tempo presente non ci sentiamo cittadine normali. Partire da questo quindi, individuare qui e oggi i dolori dell'incompiutezza, della mutilazione del nostro corpo politico, toglierci questi sassolini dalle scarpe e seminarli nel bosco. Saremo Pollicine per noi e per loro, le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, nella consapevolezza che le mappe da disegnare consentiranno a noi e a loro, e mai a loro senza di noi e viceversa, di tornare nella casa nuova di una storia più vera e desiderabile, delle donne e degli uomini ; Ciò significa, ovviamente, che la storia scritta e trasmessa dalle donne è storia politica, civile e sociale insieme, poiché punta al compimento della cittadinanza come diritto alla normalità, all'agio e al benessere del nostro corpo nella pienezza di tutti i diritti. >> per contattare l’autrice sherazade@girodivite.it .E dopo aver letto : 1) questa poesia di Miguel Hernández Orihuela ( 1910-Alicante 1942. )
<< Va la mia calda lettera,
colomba forgiata a fuoco,
con le due ali piegate
e l'indirizzo nel mezzo.
Uccello che insegue solo
per nido e aria e cielo,
la carne, le mani, i tuoi occhi,
e lo spazio del tuo respiro >>
2) la lettera del Sub comandante Marcos alle donne qui trovate il testo integrale http://www.ipsnet.it/chiapas/2000/080300ma.htm adesso le mie considerazioni in merito L'Otto Marzo, come tutte le feste, è un Giorno della Memoria. Non commemora una vittoria del sesso femminile, ma una delle tante stragi di donne che costellano la storia . Non la più ingente, non la più efferata: erano operaie americane bruciate vive dal padrone perché chiedevano migliori condizioni di lavoro. In questa prospettiva, ha ragione lo spot dell'Oil of Olaz e coloro che dicono ( pochissimi in buona fede ) che la Festa della Donna è tutti i giorni, visto che, spulciando nel passato e nel presente, di mattanze femminili si può riempire tutto un calendario, dalla persecuzione delle streghe all'infanticidio delle bambine in Cina. Ad onore di quell'imprenditore, bisogna dire che forse non bruciò le sue operaie in quanto donne. Se fossero stati operai, magari li avrebbe bruciati lo stesso. Ma l'Otto Marzo, credo, fu istituito dalle donne come una specie di Venerdì Santo, in ricordo di un sacrificio che preludeva a una Pasqua di libertà ed eguaglianza che - dieci, venti, cent'anni fa - sembrava imminente. Di vittorie vere, dopo, ce ne sono state: voto, aborto, riconoscimento dello stupro come reato contro la persona. Esseri umani di sesso femminile sono diventati premier e premi Nobel. Ma la vera Resurrezione dell'umanità femmina appare ancora lontana, e nel mondo sono ben poche le terre emerse dal mare nero della sopraffazione sessuale e psicologica . E' uno degli argomenti addotti dalla gente , fra cui anche appartenenti del sesso femminile , che da un po' di tempo in qua,a torto o a ragione , sentenzia sull'inutilità dell'Otto Marzo . In genere sono gli stessi che considerano ricorrenze inutili il Primo Maggio, il 25 aprile e forse anche il Natale. Sul Ferragosto non ha ancora sputato nessuno, e dire che dopo più di duemila anni potremmo anche fottercene del compleanno dell'imperatore Ottaviano Augusto. Il vero problema non è la data, né le mimose (vendute a peso d'oro) e adesso altri gadget oppure un paio di “ marcantoni” con le balle di fuori che sculettano per le signore in discoteca , o ristoranti e pizzerie che fanno le serate speciali per sole donne . E' che da noi nessuno sa più festeggiare nulla, né l'Otto marzo né altro , se non mercificandolo o per pulirsi la coscienza . Ogni Festa sacra io profana è nata prima d’essere commercializzata da questa globalizzazione liberista e omologante dal bisogno di una comunità di fermarsi per un giorno a ringraziare, ricordare, sperare. Ringraziare per il buon raccolto, per la nascita di un dio, per la sconfitta dell'inverno o del nazismo, per l'emancipazione femminile. Ricordi la carestia, la schiavitù dello spirito, l'oppressione del gelo, del nemico, del maschio. Speri in un riscatto definitivo da fame, schiavitù, oppressione e maschilismo,nell'altro mondo (feste religiose) o in questo (feste laiche) contro i costumi e la morale sessuale del 1800 e del 1900 e per il diritto al voto Da tutto questo, vissuto insieme agli altri e alle altre, nasce la gioia della festa. Memoria, gratitudine, speranza e gioia oggi sono merce rara. Stavo per scrivere «in Occidente», ma pare che si sia globalizzata anche l'infelicità . Se a certe persone prive di fantasia ( o magari stufe della sua commercializzazione e sfruttamento ) l'Otto Marzo fa schifo, pazienza. La Festa della Donna la festeggino tutte le donne (e gli uomini) che amano la libertà e sanno goderla. Concludo facendo gli auguri a tutte le donne sia quelle che non lo festeggiano perché pessimistiche , sia a quelle che lo festeggiano in silenzio o combattendo contro La violenza sulle donne, la negazione dei loro diritti e della loro libertà di scelta, la soppressione della loro autonomia fisica, rappresenta il cuore stesso dei fondamentalismi: il nodo che li accomuna e che li vede spesso costruire pericolose alleanze. La posta in gioco di ogni fondamentalismo e dei fondamentalismi nel loro insieme sembra essere proprio il potere e il controllo sulle donne. Questo sito ( che consiglio sia tutte le donne che sono pessimiste o preferiscono “ essere considerate “ merce e si accontentano del palliativo che è diventato l’8 marzo ) .Ecco il manifesto del sito << .... è ideato e prodotto dall'associazione Testarda, nasce da un progetto di ricerca su donne, diritti e fondamentalismi. L'urgenza degli eventi ci spinge a metterlo in linea come workshop.Vogliamo che sia insieme uno spazio di documentazione, informazione e denuncia dei fondamentalismi , e uno spazio di diffusione delle analisi, le azioni, le strategie di resistenza elaborate dalle donne che in paesi diversi, da molti anni , li combattono. sia o che lo festeggiano lasciandosi inghiottire dalla mercificazione della festa cullandosi che un giorno di attenzioni sostituisca quello che manca tutto l’anno . >> . Non So più cosa scrivere e quindi concludo qui questo trend




Punti di riferimento


Link utili


http://www.women.it/serverdonne/content/prima/home
http://www.wforw.it/links.html
http://www.unionefemminile.it/attivita/sportello.htm (per i vostri diritti )
http://www.comune.modena.it/associazioni/cddonna/Programma.htm
http://www.circolopink.it/indexB.htm ( perché il pregiudizio contro “ i diversi o figli della luna “ colpisce anche le donne )
http://www.italiadonna.it/links.htm
http://www.spaziodonna.com/
http://www.storiadelledonne.it/


Film e, documentari , registe e attrici


il documentario “La donna nella Resistenza” della la regista di Carpi Liliana Cavani girò nel 1965 video che raccoglie le testimonianze di ex-partigiane, le loro storie, il loro impegno, il loro particolare punto di vista, tutto al femminile per ulteriori informazioni potete consultate questo sito un portale genovese www.mentelocale.it/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_7147


http://www.url.it/donnestoria/film/indice.htm ( i film che trattano la vostra storia o di registe donne )


Libri , saggi , racconti , articoli


Bibliografia ( saggi , monografie ,libri ) pubblicati dal 1995 l’elenco si trova qua in questo link http://www.url.it/donnestoria/bibliografia/bibsagb.htm se in caso volete l'elencovdei libri pubblicati prima del 1995 li trovate consultando il catalogo della LIBRERIA DELLE DONNE di Milano che trovate in questo sito http://www.libreriadelledonne.it/


http://www.url.it/donnestoria/testi/sommariotesti.htm
http://www.women.it/bibliotecadelledonne/



Storia e movimenti , e società


http://www.url.it/donnestoria/novita/notiziario/curde.htm
http://www.url.it/donnestoria/scuola/sommario.htm
http://www.wforw.it/materiali.html
http://www.donne.marche.it/StoriaFoto/la_storia_delle_donne_in_un_clic.htm
http://www.archiviodistato.firenze.it/memoriadonne/materiali_donne/fanciullacci.pdf
http://www.romacivica.net/anpiroma/Resistenza/resistenza2c3d.html
http://www.circolopink.it/_img/presentazione.pdf
http://www.circolopink.it/_img/int_zappaterra.pdf http://www.circolopink.it/_img/bruzzone_farina.pdf
http://www.nelvento.net/archivio/68/femm/
http://www.cronologia.it/storia/a1972l.htm
http://www.tuttogratis.it/costume_e_societa/donne_nel_mondo_e_nella_storia.html
http://www.italiadonna.it/societa/soc12.htm
http://www.italiadonna.it/public/percorsi/11004/11004app02.htm http://www.italiadonna.it/public/percorsi/01005/index.htm
http://www.italiadonna.it/public/percorsi/01003/index.htm
http://www.italiadonna.it/public/registi.htm
http://www.italiadonna.it/public/attori.htm
http://www.italiadonna.it/emigrazione/emigrazione.htm
http://www.italiadonna.it/societa/societa.htm
http://www.donnemondo.com/donneearte.htm


Canzoni


http://www.hitparadeitalia.it/txt_mono/monofram.htm
Tente prò presente che questo è un "work in progress", potenzialmente senza fine, cui puoi partecipare anche tu contattando la redazione o l'autore

1 commento:

Momy ha detto...

beh... direi una ricerca abbastanza completa! :)

LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

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