la mia risposta alla mia elucubrazione mentale dell'altra volta
http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/08/sono-piu-educati-i-sardi-o-turisti.html
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E' questa perchè come dice un famoso detto la verità sta' ne mezzo . da la risposta è sulla nuova sardegna del 31\8\2013 nella rubrica lettere
Tra qualche giorno lascio questa meravigliosa isola per rientrare a casa in "continente". Ho fatto con mio marito un bellissimo percorso in moto da Alghero a San Pietro lungo la costa della Sardegna occidentale, entrando anche all'interno fino alla Barbagia. Amiamo tutto di quest'isola che tentiamo di riscoprire ogni anno per terra e per mare in un totale incanto dei sensi. Vengo al punto. Mentre percorrevamo le strade lungo i litorali e nell'interno mi montava la rabbia nel vedere rifiuti abbandonati in ogni luogo ed in ogni dove. Nelle piazzole di sosta, di fronte a paesaggi che tolgono il respiro per tanta bellezza, cumuli di bottiglie in vetro e plastica, lattine, fazzoletti, sacchetti colmi di immondizia. Seggiole a sdraio rotte, gomme e batterie delle auto, materassi, frigoriferi ... Quanta indignazione, rabbia e tristezza mi tocca ingollare nel vedere con quanto spregio e maleducazione si insozza uno tra i più bei luoghi del mondo. Che pena deve essere il lavoro di chi è preposto alla pulizia dei luoghi pubblici nel doversi confrontare con un lavoro che sembra impossibile da farsi. Ci si arrabbia con gli amministratori pubblici, ma cosa possono di fronte ad una maleducazione di tali proporzioni? Mi chiedo se una regione a statuto speciale possa decidere un programma a tolleranza zero per chi non rispetta il bene di tutti, con maggiori controlli, pene pecuniarie severe e ore di lavoro per la comunita', a ripristinare quanto si e' sporcato, vorrei dire violato. Nella speranza che ci sia un maggiore rispetto per quest'isola di grande bellezza, invio un saluto ed un ringraziamento a tutti coloro che si impegnano per consegnare intatta la bellezza di questi luoghi alle generazioni future.
Elisabeth Venturelli Manca Roma
Gentile signora, eleggo la Sua lettera a Lettera dell'Estate (sarda) del 2013, perché racconta con rabbia e dolore lo spettacolo che molti di noi sardi vedono quasi tutto l'anno con uguale rabbia e lo stesso dolore. Forse d'estate la trasformazione di grandi pezzi del territorio è più devastante, ed è anche possibile che la maggiore occupazione dell'ambiente da parte di "forestieri" provochi maggiori danni, ma in genere la colpa più che degli "altri" è la nostra: perché come cittadini non facciamo tutto il nostro dovere e perché eleggiamo amministratori che non fanno il loro.
Mario Brigaglia
Quello che mi lascia stupito e che ad indignarsi sul serio sono i turisti "continentali " e non ( salvo poche eccezioni relegate ad ambito privato e sfoghi \ lamentele gfra amici\che ) noi sardi Quindi cari\e Sardi\e
dall'amico facebookiano https://www.facebook.com/chelu.furau |
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