premetto che non ho niente contro i vegani ( alcune cose le condivo e con molti d'alcuni d'essi ci vado d'accordo ) ma quello che non sopporto sono i fondamentalismi e gli integralismi . Infatti i vegani in sè non abbiano nulla che non va, se non ( ma è soggettivo , perché basta fare un piatto di verdura o per un giorno rinunciare a mangiare carne, pesce, formaggi e loro derivati ) è quell'atteggiamento ( la stessa cosa ne non vegani , come per esempio la mia famiglia , che quando abbamo preso una pizza mi sfottevano perché ha avevo preso una pizza vegan ) che si vede sia nelle scelte religiose, alimentari o di altro tipo, di estrema insicurezza, tale ( OVVIAMENTE SENZA GENERALIZZARE ) da non stare bene con le proprie scelte se non si infamano quelle altrui . La penso come Lorenzo Corti : << Io non ho niente contro i vegani. Hanno deciso che quello è il loro stile di alimentazione e se va bene a loro nessun problema. Solo una cosa mi disturba: che vadano a rompere i coglioni a chi non la pensa come loro. Io, da buon fumatore, sono estremamente democratico: non ho mai obbligato un non fumatore ad accendersi una sigaretta.>>
da la stampa
CRONACA
17/09/2013
Un commando di vegani
attacca la festa degli arrosticini
Cavi elettrici tranciati e stand imbrattati: ”No ai mangia cadaveri”
Gli organizzatori: gesto
di grave intolleranza
Attacco vegano alla «Festa della Famiglia Abruzzese e Molisana» che si è tenuta lo scorso weekend a Sassi, in piazza Giovanni delle Bande Nere. Nella notte fra giovedì e venerdì l’allestimento è stato preso di mira da un gruppo di vegani che ha imbrattato i teloni con vernice indelebile e - soprattutto - tranciato i cavi elettrici.
Il danno è stato ingente, ma l’assalto non ha fermato la festa, che si è tenuta regolarmente con il previsto enorme successo di pubblico: circa 8 mila le persone, in tre giorni di evento.
È la prima volta - che si ricordi - che accade una cosa simile nel Torinese. L’obiettivo era evidentemente quello di fermare le cene a base di arrosticini, gli spiedini di carne di pecora tipici della cucina abruzzese. Per fortuna chi ha preso di mira tendoni e impianto elettrico ha fatto male i calcoli: la festa è iniziata venerdì sera e i volontari della Famiglia Abruzzese e Molisana sono riusciti a far sì che nulla saltasse nel programma e all’inaugurazione. Visto l’accaduto, sabato e domenica si è creato un servizio di sorveglianza, e anche i carabinieri - cui è stata sporta immediatamente denuncia - hanno sorvegliato perché non si ripetesse la contestazione.
Numerose le scritte lasciate sui tendoni. C’è anche lo slogan del gruppo: «Veganismo e Giustizia». E poi, rivolto a chi ha partecipato alla festa di chiusura dell’estate: «Mangia cadaveri». E anche la sigla «Alf», Animal Liberation Front. Carlo Di Giambattista, che da tre anni è presidente della Famiglia Abruzzese Molisana del Piemonte e della Valle d’Aosta, osserva le foto delle scritte vegane sui teloni e scuote la testa: «Io accolgo qualunque convinzione, non mangio carne rossa e ceno sovente nei ristoranti vegani. Ma non posso accettare questa forma di protesta, che mi ricorda altre proteste diventate violenza».
La notizia dell’assalto è stata diffusa soltanto ieri, a festa conclusa, per evitare nuovi rischi. L’incursione notturna dei vegani - o di chi ha firmato col nome «Veganismo e Giustizia» - non ha comunque fermato la manifestazione: 20 mila gli arrosticini distribuiti.
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