Cagliari, il premio "Dea Madre" alla psicologa dei bimbi sordociechi

Dopo il caso  di bollate e  i suoi strascichi   veniamo ad  argomenti  più allegri  


Cagliari, il premio "Dea Madre"alla psicologa dei bimbi sordociechi


La psicologa Stefania Fadda in occasione del ritiro di un precedente impegno alla sua attività professionale




unione  sarda  Martedì 11 febbraio 2014 14:29

La psicologa Stefania Fadda è stata premiata oggi a Villa Devoto.

"Siamo orgogliosi di consegnare un premio ad una donna sarda volitiva che ha ottenuto risultati mportantissimi a livello nazionale e internazionale senza aiuti ma esclusivamente grazie alla preparazione e alle proprie capacità e meriti. La 'Dea Madre' rappresenta per noi l'essenza della Sardegna, la continuità e il senso della vita". E' quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel consegnare oggi, a Villa Devoto, la "Dea Madre" alla psicologa Stefania Fadda, direttore del centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus (Cabbs) di Roma. Grazie al metodo ideato per favorire la multisensorialità dei bambini sordi e sordociechi, l'esperta ha vinto nello scorso giugno il premio R.O.S.A. (Risultati Ottenuti Senza Aiuti), che premia le donne che si sono maggiormente distinte nei diversi campi di competenza, e ottenuto nel 2012 una medaglia di rappresentanza dal presidente della Repubblica Napolitano. "Nella nostra società, ancora oggi, per le donne é sempre un pò più difficile affermarsi rispetto agli uomini sia nel settore politico a quello del lavoro - ha sottolineato l'assessore alla Programmazione Alessandra Zedda, presente alla cerimonia - per questo abbiamo voluto riconoscere la grande opera svolta da una rappresentante di quelle eccellenze femminili che per quello che sta facendo rappresenta un esempio unico al mondo. Insieme all'assessore della Sanità, Simona De Francisci, abbiamo definito una strada per arrivare all'apertura, anche in Sardegna, di un centro che sperimenti questo metodo multisensoriale". Visibilmente emozionata, Stefania Fadda, dedicando il riconoscimento ai suoi piccoli pazienti, ha evidenziato l'importanza di ricevere un premio nella propria terra per un metodo che, portato avanti nella Capitale, vede arrivare piccoli sordi e sordo ciechi da tutta Italia.

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