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4.12.21

IL PRESEPE NON E' SOLO UN QUALCOSA DI RELIGIOSO “ ma un microcosmo, delineato, finito e quindi perfetto, che riproduce il mondo intero nel bene e nel male .”

leggere anche oltre ai colegamenti ed i link a fine post
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/12/la-pastora-etiope-uccisa-trova-posto.html


la mia aggiunta Facebook   al precedente post  
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Pina Sechi, Muscitta Aresta Valentina e altri 3
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 per pubblicizzare la nostra appendice ovvero  questo    blog ha creato polemiche tra i puristi ( quelli che vedono il presepe alla maniera classica cioè : Gesù bambino , Giuseppe e maria, bue ed asinello , pastori ed re magi e capanna senza altre contaminazioni ) buonisti d'accatto ( quelli  che  non  lo  fanno   o decidono di non farlo  fare  per non offendere le altre religioni ) del presepe .Ad  entrambi    dico  di ascoltare     quello che  dice  

Erasmo Silvio Storace   autore     di  : << Filosofia del presepe. Manuale laico per la costruzione del presepio perfetto  >> . Infatti    come  ho già  detto    nei  commenti al post   fb  riportato sopra uin particolare  in questa  discussione  


 E a quelli che mi dicono    che mi  contraddico e  mi rinfacciano  la mia laicità  perchè  dissi in passato   che  la  scuola , i  tribunali  ,   devono essere privi    di simboli   religiosi     di qualunque  confessione  essi siano . 
Vero in passato la  pensavo  cosi  perchè  l'istituzione  de crocifisso  nelle  scuole  italiane  era  imposta  dal  regime  fascista   con  i regi decreti 965/1924 e 1297/1928  poi confermata  tacitamente  :     dai patti lateranensi  del  1929 ,  dall'articolo  7  della nostra  costituzione   e  dagli accordi    del 1984   tra stato Italiano  e  Stato  Vaticano   .  Poi  dopo   aver  letto   cosa  disse  Natalia Ginzburg, scrittrice ebrea, a un perentorio ammonimento: «Non togliete quel crocifisso! .C’è sempre stato», disse. «È il segno del dolore umano, della solitudine della morte, dell’ingiustizia. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro destino. Il crocifisso fa parte della storia del mondo».
Quindi    lasciarlo  pure       ma   come   dice  una  recente   sentenza  delle  cassazione   la  sua   messa al muro  sia  facoltativa    e  non obbligatoria  .Quindi    per  il presepe  ,  visto  che io  sono cresciuto    tra  i patti lateranensi   ed   l'accordo di Craxi  , ovvero quando   la religione a  scuole a  era  obbligatoria, fare il  presepe     non  mi  sembra  una  cosa  negativa  purché  : 1) non  venga   usato    strumentalmente  come  arma  politica  .È parte della nostra identità. Ma non va usato  per contrapporre noi e gli islamici. Come fanno,  a fine di consenso  propagandistico ed  elettorale certa  destra    2)   il  farlo  a  scuola    non  sia  obbligatorio ma  resti  facoltativo  . Quindi  non mi sembra  una  cosa    buona  cosa  ne  " vietarlo  o  rinunciarci per  una  falsa integrazione    \  falso rispetto   verso gli stranieri  . Infatti   come  noi  quando  andiamo nei loro paesi  ci  adeguiamo alle    loro usanze     \  tradizioni  , anche  loro dovrebbero  fare  cosi     quando  vengono da  noi  ,  magari  trovare  o  forme  di sincretismo   come   si    sempre  trovato  nella storia    o   confronto  dialogo  cercando  ciò  che unisce  \ punti  in comune     e  dialogare    come   sembra  proporre il bellissimo  film  bacio appassionato  di  ken loack .

siti  consultati oltre  gli url    citati







28.11.19

come sopravvivere al natale VI° presepe si o presepe no ., meglio il presepe o l'albero o entrambi ? oppure niente

di cosa stiamo parlando 


L’assessora regionale alla Scuola, Elena Chiorino (Fratelli d'Italia), ha invitato i dirigenti scolastici del Piemonte ad allestirlo. Ignorando che il laicato è un "valore identitario" italiano tanto quanto la tradizione natalizia Come ogni anno in questo periodo pre-natalizio, anche nel 2019 è arrivata puntuale la mobilitazione sovranista in difesa dei simboli della tradizione cristiana italiana. Una lettera a firma dell’assessora regionale alla Scuola, Elena Chiorino (Fratelli d’Italia), ha invitato i dirigenti scolastici del Piemonte a “valorizzare all’interno dell’istituto ogni iniziativa legata a questa importante Festività come l’allestimento di presepi o lo svolgimento di recite e canti legati al tema della Natività”. Il motivo, ovviamente, ha natura identitaria: “La ricorrenza natalizia e le conseguenti tradizioni come il presepe, l’albero di Natale e le recite scolastiche ispirate al tema della Natività sono parte fondante della nostra identità culturale e delle nostre tradizioni. Che la Regione Piemonte intende tutelare e mantenere vive.”  .....  continua  su  https://www.wired.it/attualita/scuola/2019/11/26/presepe-scuola-piemonte/




Lo so che almeno nelle festività di natale 🎅 dovrei tenere lontana la .... Ehm ..... evitare argomenti politici . Ma non riesco ( non  so  come   gli anni precedenti   qui  i  post   mi sia   trattenuta   o  sia  stato  , sarà  l'atmosfera natalizia   visto  che  i   post  cadevano    a  dicembre  ?   🤔❄☃ )   su tale  argomento     a non parlarne ed a provare disgusto per l'uso strumentale ovvero politico /politiko di quello che dovrebbe essere il simbolo del natale ,  di fede e di laicità 

Infatti


Giuseppe Scano
Ieri alle 08:27
News Republic 
Che palle ogni natale la stessa cosa. Ecco perché si perde lo spirito natalizio. Perché fanatici da ambo le parti ci rompono i maroni con queste diatribe futili e di lana caprina. Ecco che mi viene da replicare, forse un maniera populista /qualunquista così :Mentre voi promuovete i presepi i soffitti crollano”, una sorta di versione soft di “E allora i terremotati?” o “Parlateci di Bibbiano”

Anche quest'anno tocca sorbirci i crociati del presepe nelle scuole - Wired
L’assessora regionale alla Scuola, Elena Chiorino (Fratelli d'Italia), ha invitato i dirigenti scolastici del Piemonte ad allestirlo. Ignorando che il laicato è un "valore identitario" italiano tanto quanto la tradizione natalizia
Ora io non sto come mi hanno scritto nella   prima riga  

Augusto Galleri Giuse' stai minando la tua responsabilità famigliare. concordo su ciò che hai scritto. se invece ci interessassimo di più dell'andamento scolastico della deriva bullismo, sulla mala educazione e rispetto da ambo le parti nell'ambito scolare. E si tante cose belle che offuscano il principio del PRESEPE invece che elevarlo. Fiere del,..... associazioni... che si spellano le guance per apparire più....Il buon fratello FRANCESCO mi sa che si sia pentito di averlo inventato vista la mercificazione .


Ora   pur essendo passato da praticante a laico /aconfessionale  ed  essendo cresciuto   nella frase  finale della guerra  fredda  ed  avendo fatto imprimi anni    di scuola   in epoca in cui non erano stata firmata la revisione dei patti lateranensi e quindi la religione cattolica è quindi il fare presepe era "obbligatorio " non mi da fastidio o che lo si faccia fare .Ma   mi da fastidio che
 1) Esso sia obbligatorio e non facoltativo. 2)  che  esso   viene  usato  come strumento ideologico    e di  propaganda  ovvero usato per  Far passare il concetto che coloro che difendono questi nostri simboli sono brave persone e bravi cristiani mentre il loro atteggiamento reale, le loro decisioni, le loro parole dimostrano l’ esatto contrario non può essere accettabile e va chiarito! Abbiano la coerenza di non servirsi del Cristo, della sua sofferenza e del suo amore per mascherare la realtà.  .  3 ) Quando la facoltà di scelta non è lasciata alla singole scuole, ma avviene attraverso stanziamento di fondi regionali o circolari di incitamento alla valorizzazione identitaria delle aule, si passa velocemente alla propaganda ideologica. 4) quando  insegnanti  o presidi   in buon a fede  o  succubi  della   propaganda  identitaria  per  l'ipocrita ( leggi l'obbrobrio termine buonista ) ed insensata paura che : i laicisti esasperati , i Mussulmani \ islamici o esponenti di altre fedi \ religioni possono offendersi . Ed ciò non mi sta bene perchè il presepe non è solo espressione della cultura cattolica e cristiana ma anche simbolo di laicità . Infatti esso ai cristiani e a chiunque abbia un altro credo \ fede ., Ai pellegrini di verità e ai mendicanti di speranza. Le statuine del presepe ci ricordano tutto ciò. Un viaggio antico, mai giunto al termine. 
Ben venga il presepe se è una scelta autonoma e serena, non per provocazione.
Come   questa   di questa  rappresentante istituzionale  . Infatti   : <<  (... ) Siamo di fronte a una giunta che utilizza le istituzioni per fini propagandistici e basta”, ha in effetti sottolineato Igor Boni, presidente dei Radicali. E ha ragione. Quelli che fanno crociate e convegni contro l’insegnamento di una fantomatica teoria del gender (che non esiste) nelle scuole, sono gli stessi che incuranti della laicità dello Stato fanno pressione ideologica e finanziaria affinché le scuole espongano i simboli della cristianità italiana. Nel paese che vorrebbe la destra italiana sovranista, lo spazio che le scuole italiane dedicano all’educazione sessuale, ai diritti civili compresi quelli Lgbt e quant’altro dovrebbe essere sostituito da crocifisso, presepi e recite natalizie, “i veri valori identitari italiani”.
La Costituzione, le leggi nazionali, ci ricordano però che l’Italia, la vera Italia, non è quella che ci viene raccontata nei congressi della famiglia di Verona o a Pontida. L’Italia è laica  >>  anche se     in modo  contraddittorio  ma    questa  è un altra storia    << . Ben vengano gli alberi di natale e i presepi, se le singole scuole ritengono opportuno metterli. Ma sia una libera e ponderata scelta d’istituto, non il frutto di pressioni politiche dal sapore identitario e sovranista.(....) >>(  dal  sito citato prima ) 
Quindi     farlo   o non farlo  , a  voi la scelta   . io non lo faccio  perchè  , ogni volta  che lo vedo (cosi  come le  altre decorazioni di natale )   in case private , in tv , o nei  negozi  mi  viene  la nostalgia   soprattutto  perchè mi ricorda  i  miei nonni  e l'infanzia passata  che non ritorna   se non come nostalgia  ed  rimpianti  , e poi quando le  smontano  la malinconia  . Eco   quindi  che    su tali argomenti  lascio che  a parlare  siano   a differenza  dei  post  precedenti    dove c'è  anche  un po'  di  esperienza  ,  i siti   che  trovate  sotto  



albero 

16.12.06

Senza titolo 1528

L'ennessima caccia ale streghe   e  quanto  , come potete leggere  dall'articolo sotto riportato  , e  la reazione  dei Teocon di sinistra   in aggiunta  a quelli di  destra   , al presepe laico  di  Bologna per uno dei presepi allestiti in città: quello di Palazzo d'Accursio, sede del Comune, allestito al primo piano dall'artista Wolfango Peretti Poggi e che tra le sua statuine, oltre a quella di Prodi in bicicletta e dell'ex sindaco-mito di Bologna, Giuseppe Dozza, espone anche quella di Moana Pozzi (nella foto in   giù al centro tratta  dall'album fotografico  del quotidiano la repubblica   ). Sarebbe  passato innoservato  e non sarebbe successa  questa  " caccia  alle streghe   molto  frequenti   dopo  11  settembre 2001   se nel cortile dello stesso Palazzo d'Accursio è poi esposta la Natività classica, che dovrebbe essere inaugurata nel pomeriggio dall'arcivescovo di Bologna cardinal Carlo Caffarra.



Ora vedendo la  foto  capisco il  loro bigottismo : anche se dettato  da un pregiudizio  \  luogo comune  in quanto vedono Moana  Pozzi  solo ed esclusivamente  come  un attrice porno quando invece  analizando  e vedendo  il sito www.moanamoana.it è vero anche l'opposto . Ecco cosa  essi dicono : <<  Bologna, 15 dic. - (Adnkronos) - ''Mi sembra che qualcuno stia confondendo il Natale con il Carnevale. Piu' che una processione che rende omaggio al bambino Gesu' mi sembra una sfilata, in piccolo, dei carri allegorici di Viareggio''. Il consigliere di Forza Italia al Comune di Bologna, Paolo Foschini, boccia cosi' la scelta dell'artista Wolfango[ qui il suo sito  con una  rasegna dele sue opere  ]  di inserire una statuina, raffigurante Moana Pozzi nuda, nel presepe allestito al primo piano di Palazzo D'Accursio. L'opera finita nel mirino della Curia e della Margherita, ''mi sembra piu' un pretesto per l'autocelebrazione di Wolfango, che una celebrazione del Natale da parte dell'artista''. >> ( news tratta dal sito  www.romagnaoggi.it  trovato tramite  google  news di oggi  16\12\2006  tramite la  voce moana  ) ma  non  lo comprendo   forse perche'   io  sono  un  laico\ libertario  , e quindi  il loro bigottismo  alla   " Dio è morto di Guccini "  mi  fà solo  ridere . Ma  quello che  non posso  sopportare  è  la  loro richiesta per farlo togliere e d'insultare  di chi vuole fare un presepe  diverso da quello religioso  perchè  allora  ( sono sarcastico   ben inteso non vorrei  essere frainteso ) non se la prendono anche con  gli artigiani dei presepi  campani  ed in particolare  quelli di Napoli che fanno  delle  statuine  e dei presepi laici . Quindi dico   proprio ti dà  fastidio  non andare a vederlo  ma non imporre  agli altri di toglierlo . Ecco perchè affermo che la loro polemica sembra quella di qualche secolo fà   contro l'arte  ad iniziare  dal  fine del medioevo\inizio del rinascimento   che  non era legata  alle  loro imposizioni . Fra  gli esempi che mi vengono in mente  è quello  che avenne con  Caravaggio(1571-1610)   e    i  committenti per  lo più enti religiosi e gerarchie cattoliche   dell'epoca  alle  opere ( vedete  in alto a sinistra il dipinto su olio  il Amor Vincit Omnia del 1602\1603 )  costringendolo a rifarle  oppure  in alcuni casi  rifiutandoglierle  perchè le consideravano immorali  come nel caso de  la morte della vergine  una delle  ( secondo me  ) opere più belle ed  intense  che descrivono meglio  in senso laico la  morte  (   qui  la storia  e  l'immagine  di tale dipinto )  . Infatti per il  suo modo  libero di  dipengere     l'accusavano di   ( a  tale proposito consiglio  lo studio di  Enrico Venturelli, Quello 'scandaloso' Caravaggio ) d'essere  omosessuale ;   secondo  L'opinione di Maurizio Calvesi: «In realta' la presunta omossessualità del Caravaggio, utile ad aggiungere un tocco al quadro del suo "maledettismo", è probabilmente solo un abbaglio; e questo discende da sua discutibile esegesi di alcuni dipinti del primo periodo romano, che presentano figure effeminate o ritenute provocanti. A lungo, del resto, ci si è rifiutati (e molti ancora si rifiutano) di applicare al Caravaggio quella lettura secondo i codici "iconologici" dell'epoca, che consente di apprezzare le bellissime e rivelatrici simbologie di cui la sua pittura è intessuta, pur nell'approcio realistico. Senza intendere il contesto dei simboli ogni scelta di figure o di oggetti appare come il frutto di un impulso immediato, orientando verso interpretazioni soggettive e modernizzanti.»( da wikipedia.it alla  voce caravaggio vedere  link precedenti  ) e sempre  sulla  sua  presunta omosessualità  consiglio  lo studio  di giovanni dallorto che trovate qui
Come anticipato all'inzio del post 
ecco la descrizione  dell'accaduto  secondo   unità online del 16\12\2006
 <<

Moana nel presepe, destra e teodem all'attacco



Una donna in un presepe è «dissacrante», figuriamoci se poi rappresenta «la Vita» e ha le fattezze di Moana Pozzi. Una piccola statua di creta al primo piano del Comune di Bologna scatena l´ennesima crociata della destra, fiancheggiata però da tre esponenti teodem a livello nazionale. Che se la prendono direttamente con il sindaco Sergio Cofferati: «stupefacente» il suo avvallo al presepe incriminato. Mentre nella città di Prodi la Margherita esprime comunque un «disagio», creando una pericolosa frizione con i Ds proprio mentre infuria la polemica sulla nascita Partito democratico.


Dunque Paola Binetti, Emanuela Baio ed Egidio Banti mettono in fila la sparizione dei presepi dai centri commerciali e i canti di Natale cancellati in una scuola di Bolzano. Segnali «allarmanti», ma «la scelta pià sconcenrtante» è quella di Cofferati: che allestendo un presepio con la figura della Pozzi attua «un discutibilissimo connubio che stona in un contesto di profonda religiosità».
Insomma il tentativo di «modernizzare» il presepe sotto le due torri ha come unica ragione «solo quella di banalizzare il senso religioso». Parole che trovano eco in Forza Italia, con la Bertolini che bolla il presepe in questione come «volgare, una deliberata provocazione». Per tacere di An, Udc e Lega, che chiedono il ritiro della statuetta. L´ennesimo scontro tra laici e cattolici, ma che rischia di avere contraccolpi nel centrosinistra bolognese. Perché la figura della pornostar attira le critiche anche dei due ulivisti "doc" Beatrice Draghetti, presidente della Provincia e del coordinatore regionale Dl Marco Monari.
E dire che tutto nasce da un equivoco. Il Carlino lancia l´allarme: Caffarra non farà la tradizionale visita al presepe in Comune perché offeso dalla statuetta di Moana. Dunque è il rischio di una rottura che l´intervento dei Dl vuole evitare. In realtà l´arcivescovo conferma la sua presenza, anche perché il presepe che è chiamato a benedire è tutt´altro, ovvero quello allestito nel cortile del Comune: una novità introdotta dopo il suo insediamento dal sindaco Sergio Cofferati («trovo giusto esporre un simbolo laico come l´albero in piazza - spiega - e uno della nostra tradizione in cortile, mi pare che in questi tre anni i bolognesi abbiano apprezzato moltissimo»).
L´altro, quello incriminato, è un presepe dichiaratamente anomalo, la libera espressione di un artista, Wolfango, che da vent´anni si diverte ad aggiungere al suo «presepio» personaggi del passato come del presente (c´è anche Prodi in sella alla bici, e non da oggi). Tanto che l´artista bolla le critiche come «sessuofobe» e opera di «bigotti». «Ma almeno l´hanno visto?», ribatte Cofferati. «Credo sia normale ospitare nel palazzo del Comune il presepe nelle sue forme tradizionali - aggiunge - ma poi dare spazio agli artisti che hanno la libertà di intepretare gli avvenimenti come meglio ritengono ».

>>

P.s
per  chi  dovesse  ritenere   lo scritto di parte  può benissimo  consultare  google news  di oggi  16\12\2006  alla voce  Moana