16.12.06

Senza titolo 1528

L'ennessima caccia ale streghe   e  quanto  , come potete leggere  dall'articolo sotto riportato  , e  la reazione  dei Teocon di sinistra   in aggiunta  a quelli di  destra   , al presepe laico  di  Bologna per uno dei presepi allestiti in città: quello di Palazzo d'Accursio, sede del Comune, allestito al primo piano dall'artista Wolfango Peretti Poggi e che tra le sua statuine, oltre a quella di Prodi in bicicletta e dell'ex sindaco-mito di Bologna, Giuseppe Dozza, espone anche quella di Moana Pozzi (nella foto in   giù al centro tratta  dall'album fotografico  del quotidiano la repubblica   ). Sarebbe  passato innoservato  e non sarebbe successa  questa  " caccia  alle streghe   molto  frequenti   dopo  11  settembre 2001   se nel cortile dello stesso Palazzo d'Accursio è poi esposta la Natività classica, che dovrebbe essere inaugurata nel pomeriggio dall'arcivescovo di Bologna cardinal Carlo Caffarra.



Ora vedendo la  foto  capisco il  loro bigottismo : anche se dettato  da un pregiudizio  \  luogo comune  in quanto vedono Moana  Pozzi  solo ed esclusivamente  come  un attrice porno quando invece  analizando  e vedendo  il sito www.moanamoana.it è vero anche l'opposto . Ecco cosa  essi dicono : <<  Bologna, 15 dic. - (Adnkronos) - ''Mi sembra che qualcuno stia confondendo il Natale con il Carnevale. Piu' che una processione che rende omaggio al bambino Gesu' mi sembra una sfilata, in piccolo, dei carri allegorici di Viareggio''. Il consigliere di Forza Italia al Comune di Bologna, Paolo Foschini, boccia cosi' la scelta dell'artista Wolfango[ qui il suo sito  con una  rasegna dele sue opere  ]  di inserire una statuina, raffigurante Moana Pozzi nuda, nel presepe allestito al primo piano di Palazzo D'Accursio. L'opera finita nel mirino della Curia e della Margherita, ''mi sembra piu' un pretesto per l'autocelebrazione di Wolfango, che una celebrazione del Natale da parte dell'artista''. >> ( news tratta dal sito  www.romagnaoggi.it  trovato tramite  google  news di oggi  16\12\2006  tramite la  voce moana  ) ma  non  lo comprendo   forse perche'   io  sono  un  laico\ libertario  , e quindi  il loro bigottismo  alla   " Dio è morto di Guccini "  mi  fà solo  ridere . Ma  quello che  non posso  sopportare  è  la  loro richiesta per farlo togliere e d'insultare  di chi vuole fare un presepe  diverso da quello religioso  perchè  allora  ( sono sarcastico   ben inteso non vorrei  essere frainteso ) non se la prendono anche con  gli artigiani dei presepi  campani  ed in particolare  quelli di Napoli che fanno  delle  statuine  e dei presepi laici . Quindi dico   proprio ti dà  fastidio  non andare a vederlo  ma non imporre  agli altri di toglierlo . Ecco perchè affermo che la loro polemica sembra quella di qualche secolo fà   contro l'arte  ad iniziare  dal  fine del medioevo\inizio del rinascimento   che  non era legata  alle  loro imposizioni . Fra  gli esempi che mi vengono in mente  è quello  che avenne con  Caravaggio(1571-1610)   e    i  committenti per  lo più enti religiosi e gerarchie cattoliche   dell'epoca  alle  opere ( vedete  in alto a sinistra il dipinto su olio  il Amor Vincit Omnia del 1602\1603 )  costringendolo a rifarle  oppure  in alcuni casi  rifiutandoglierle  perchè le consideravano immorali  come nel caso de  la morte della vergine  una delle  ( secondo me  ) opere più belle ed  intense  che descrivono meglio  in senso laico la  morte  (   qui  la storia  e  l'immagine  di tale dipinto )  . Infatti per il  suo modo  libero di  dipengere     l'accusavano di   ( a  tale proposito consiglio  lo studio di  Enrico Venturelli, Quello 'scandaloso' Caravaggio ) d'essere  omosessuale ;   secondo  L'opinione di Maurizio Calvesi: «In realta' la presunta omossessualità del Caravaggio, utile ad aggiungere un tocco al quadro del suo "maledettismo", è probabilmente solo un abbaglio; e questo discende da sua discutibile esegesi di alcuni dipinti del primo periodo romano, che presentano figure effeminate o ritenute provocanti. A lungo, del resto, ci si è rifiutati (e molti ancora si rifiutano) di applicare al Caravaggio quella lettura secondo i codici "iconologici" dell'epoca, che consente di apprezzare le bellissime e rivelatrici simbologie di cui la sua pittura è intessuta, pur nell'approcio realistico. Senza intendere il contesto dei simboli ogni scelta di figure o di oggetti appare come il frutto di un impulso immediato, orientando verso interpretazioni soggettive e modernizzanti.»( da wikipedia.it alla  voce caravaggio vedere  link precedenti  ) e sempre  sulla  sua  presunta omosessualità  consiglio  lo studio  di giovanni dallorto che trovate qui
Come anticipato all'inzio del post 
ecco la descrizione  dell'accaduto  secondo   unità online del 16\12\2006
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Moana nel presepe, destra e teodem all'attacco



Una donna in un presepe è «dissacrante», figuriamoci se poi rappresenta «la Vita» e ha le fattezze di Moana Pozzi. Una piccola statua di creta al primo piano del Comune di Bologna scatena l´ennesima crociata della destra, fiancheggiata però da tre esponenti teodem a livello nazionale. Che se la prendono direttamente con il sindaco Sergio Cofferati: «stupefacente» il suo avvallo al presepe incriminato. Mentre nella città di Prodi la Margherita esprime comunque un «disagio», creando una pericolosa frizione con i Ds proprio mentre infuria la polemica sulla nascita Partito democratico.


Dunque Paola Binetti, Emanuela Baio ed Egidio Banti mettono in fila la sparizione dei presepi dai centri commerciali e i canti di Natale cancellati in una scuola di Bolzano. Segnali «allarmanti», ma «la scelta pià sconcenrtante» è quella di Cofferati: che allestendo un presepio con la figura della Pozzi attua «un discutibilissimo connubio che stona in un contesto di profonda religiosità».
Insomma il tentativo di «modernizzare» il presepe sotto le due torri ha come unica ragione «solo quella di banalizzare il senso religioso». Parole che trovano eco in Forza Italia, con la Bertolini che bolla il presepe in questione come «volgare, una deliberata provocazione». Per tacere di An, Udc e Lega, che chiedono il ritiro della statuetta. L´ennesimo scontro tra laici e cattolici, ma che rischia di avere contraccolpi nel centrosinistra bolognese. Perché la figura della pornostar attira le critiche anche dei due ulivisti "doc" Beatrice Draghetti, presidente della Provincia e del coordinatore regionale Dl Marco Monari.
E dire che tutto nasce da un equivoco. Il Carlino lancia l´allarme: Caffarra non farà la tradizionale visita al presepe in Comune perché offeso dalla statuetta di Moana. Dunque è il rischio di una rottura che l´intervento dei Dl vuole evitare. In realtà l´arcivescovo conferma la sua presenza, anche perché il presepe che è chiamato a benedire è tutt´altro, ovvero quello allestito nel cortile del Comune: una novità introdotta dopo il suo insediamento dal sindaco Sergio Cofferati («trovo giusto esporre un simbolo laico come l´albero in piazza - spiega - e uno della nostra tradizione in cortile, mi pare che in questi tre anni i bolognesi abbiano apprezzato moltissimo»).
L´altro, quello incriminato, è un presepe dichiaratamente anomalo, la libera espressione di un artista, Wolfango, che da vent´anni si diverte ad aggiungere al suo «presepio» personaggi del passato come del presente (c´è anche Prodi in sella alla bici, e non da oggi). Tanto che l´artista bolla le critiche come «sessuofobe» e opera di «bigotti». «Ma almeno l´hanno visto?», ribatte Cofferati. «Credo sia normale ospitare nel palazzo del Comune il presepe nelle sue forme tradizionali - aggiunge - ma poi dare spazio agli artisti che hanno la libertà di intepretare gli avvenimenti come meglio ritengono ».

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P.s
per  chi  dovesse  ritenere   lo scritto di parte  può benissimo  consultare  google news  di oggi  16\12\2006  alla voce  Moana 



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