Senza titolo 2013

Prato - Molti imprenditori locali ottengono un grosso guadagno ogni volta che assumono un operaio immigrato. Ma i loro introiti non provengono dalle convenzioni statali bensi dagli immigrati stessi. In questi giorni ho avuto modo di parlare con un imprenditore edile di origini campane. Mi ha detto che molti suoi colleghi sfruttano lo stato di necessità di molti immigrati ed estorcono loro fino a tremila euro per assumerli presso le loro ditte. "In effetti l'immigrato viene messo a contatto con l'imprenditore tramite un suo connazionale - ha spiegato Ciccio (nome in codice per indicare il mio interlocutore n. d. r.) - L'uomo di affari assume l'immigrato presso la sua impresa dietro un conpenso che non và al di sotto dei 3000,00 euro, ed è lui ad accuparsi della presentazione dei documenti necessari presso la Questura di competenza. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno l'immigrato, se non c'è lavoro, viene licenziato". Questa procedura favorisce la permamnenza in Italia di molti immigrati impelagati nella criminalità organizzata e dediti allo spaccio di droga. Qualche sventurato, invece, che a sua insaputa si ritrova senza lavoro viene arruolato o dalla criminalità italiana (Camorra, Mafia, N'ddrangheta n. d. r.) o da quella del suo paese di origine.


Romilda  Marzari



Immigrati in fila per il permesso di soggiorno

Commenti

Piratadellamor ha detto…
Una brutta storia che si ripete da centinaia di anni.. sfruttamento e potere..

Un saluto Viaggiatore splinderiano

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