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12.1.25

Quella debordante solidarietà filo-palestinese che ha resuscitato l’antisemitismo in Ue e Usa di Giuliano Cazzola + mio commento



Tra poche settimane, il 27 di gennaio, ricorrerà l’80° anniversario della liberazione, da parte dell’Armata rossa, del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau (in Polonia ma vicino ai confini con la Germania). In quella data si svolgerà la Giornata internazionale della memoria delle vittime dell’Olocausto promossa dall’Onu, nel 2005, con l’invito agli i Stati Membri a sviluppare programmi educativi per infondere la memoria della tragedia nelle generazioni future e impedire che si ripeta.
Il presidente Sergio Mattarella parteciperà alla cerimonia di commemorazione che si svolgerà in quel campo che dell’Olocausto è divenuto il simbolo. Negli anni scorsi, la commemorazione della Giornata del 27 gennaio (il Parlamento italiano assunse un ruolo di avanguardia a partire dal 2000) ha unito le opinioni pubbliche europee, ben al di là del loro atteggiamento nei confronti di Israele, lo Stato che alla fine del Secondo dopoguerra fu costituito con un voto dell’Onu per dare una patria comune alla popolazione della diaspora dove vivere e progredire in libertà e pace. Uno Stato sovrano è chiamato a compiere scelte ed azioni politiche nell’area in cui è insediato e sul piano dei rapporti internazionali.
È normale che quelle iniziative politiche incontrino approvazione o dissenso. Ma non era mai successo (almeno da molti decenni) che un intero popolo unito da una stessa fede, ma articolato in contrapposte convinzioni politiche dei singoli e delle diverse comunità, nonché perfettamente integrato nella storia e nella vita delle nazioni in cui le generazioni passate avevano trovato accoglienza, fosse ritenuto r
esponsabile in toto delle alleanze e delle politiche adottate ed effettuate dai governi di volta in volta in carica nello Stato di Israele.
Anche gli alleati e i prosseneti dei nemici dello Stato ebraico hanno manifestato nel tempo, verso gli ebrei sterminati a milioni dai nazisti, quella pietà che non hanno mai sentito nei confronti degli ebrei vivi, nostri contemporanei. In fondo, quanto era avvenuto in quella fredda giornata del 1945 costituiva un titolo d’onore per la gloriosa Armata rossa. Dopo i massacri del 7 ottobre 2023, e la reazione dell’esercito israeliano deciso a venire a capo una volta per tutte dei nemici dislocati sui confini (peraltro con risultati effettivi dopo decenni trascorsi invano nel ricercare invano, attraverso i negoziati, situazioni di pacifica convivenza), quella capacità di distinguere l’ebreo e l’israeliano sembra venuta meno in tutto quel mondo civile che, fino a pochi mesi addietro, rivendicava le sue radici ebraico-cristiane.
Purtroppo una debordante solidarietà filo-palestinese, anch’essa priva di riscontri nella storia recente, ha recuperato dall’immondezzaio della storia la pianta carnivora dell’antisemitismo, resuscitando in Europa e in Usa vere e proprie campagne di persecuzione delle comunità ebraiche. E sono proprio gli Istituti di eccellenza come le università a distinguersi in queste insensate manifestazioni. Già l’anno scorso la giornata del 27 gennaio venne turbata dai Propal al punto di impedire agli ebrei di sviluppare, per ragioni di sicurezza, le loro commemorazioni.  Nulla può essere definito aberrante se non il risorgente antisemitismo camuffato da un moto di solidarietà con i palestinesi, magari agitando le stesse parole d’ordine di Hamas.
Ma così è stato. Vigileremo su quanto accadrà il 27, chiedendo al governo di usare la massimo fermezza e pretendendo che le Autorità accademiche si dimostrino all’altezza della loro funzione. Davanti all’università statale di Milano, lo scorso anno, un gruppo di studenti (che alle successive elezioni per eleggere le loro rappresentanze negli organismi accademici si rivelarono una netta minoranza) affissero un manifesto dal titolo “L’indifferenza è peggiore della violenza” nel giorno in cui l’ateneo conferiva la laurea honoris causa in Scienze storiche alla senatrice a vita, Liliana Segre.
Nel manifesto non si metteva in discussione l’onorificenza per la senatrice, vittima della Shoah, ma si criticava l’ipocrisia di un’istituzione accademica che ricordava gli orrori del passato, voltandosi dall’altra parte di fronte agli orrori del presente. Fino a collaborare alla ricerca bellica su nuovi strumenti con cui uccidere in tutto il mondo e negando il genocidio in Palestina. Le università – concludeva il manifesto – hanno il dovere di fare memoria, e di farla vivere nell’oggi, di fronte ai genocidi del presente. Se non lo fanno, sono complici. Un vero e proprio furto di memoria incistato in un insieme di falsificazioni dei fatti che poi sono dilagate in migliaia di manifestazioni nel corso di tutto l’anno.


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E'   vero   come  fa   anche    notare     l'articolo  riportato  sotto  di  Cazzola    che  molti  all'interno  dei movimento  pro palestina    hano resuscitato  l'atisemitismo  . IL cognome del giornalista ,  di cui  ho  riportato l'articolo    ,indurrebbe a giochi di parole che l'algoritmo bloccherebbe, ma il livello d'analisi è appunto quello: c'è un genocidio, un crimine orribile contro l'umanità, che giustamente un Tribunale internazionale ha definito come tale (quindi non un organismo schierato, ma un organo imparziale) e lui ancora cerca di difendere questo sterminio facendo passere i criminali per povere vittime ?   dicendo  che  tutti  i critici   e  i  movimenti  pro  palestina   sianoi     solo  Hamas   . Quindi basta usare, vigliaccamente, il tema dell'olocausto  anzi della  Shoia  in  questo  caso   per giustificare il GENOCIDIO di Gaza. E ugualmente le manifestazioni contro le politiche di Israele NULLA hanno a che fare con l'antisemitismo. Questa identificazione Israele = Ebraismo e' mistificatoria, fa' comodo a Netaniahu, e ai veri fascisti, quelli che sostengono le politiche imperialiste e guerresche dell'attuale Israele.

E' vero che    c'è  , è da   disonesti non ammetterlo  ,  un  atisemitismo   di  sinistra   che  si  differenzia  da quello di  destra . Infatti L'antisemitismo, purtroppo, può manifestarsi in diverse forme e provenire da vari contesti politici. L'antisemitismo di destra spesso si basa su teorie del complotto, come l'idea di un "complotto ebraico" per controllare il mondo. Questo tipo di antisemitismo può essere legato a ideologie nazionaliste e xenofobe.D'altra parte, l'antisemitismo di sinistra può emergere in contesti di critica verso Israele e le sue politiche. Sebbene la critica verso uno stato non sia di per sé antisemitica, può diventarlo quando si generalizza e si attribuiscono caratteristiche negative a tutti gli ebrei, o quando si nega il diritto di Israele di esistere.Entrambi i tipi di antisemitismo sono pericolosi e inaccettabili. È importante riconoscerli e combatterli in tutte le loro forme. Soprattutto  quando  fra i due  antisemitismi c'è una    distinzione  sfumata  . Infatti  L'antisemitismo, un odio profondo e irrazionale verso gli ebrei, si è manifestato in diverse forme nel corso della storia e ha trovato terreno fertile in ambito politico, sia a destra che a sinistra. Sebbene le espressioni e le giustificazioni possano differire, entrambe le ideologie hanno contribuito alla diffusione di pregiudizi e discriminazioni verso gli ebrei.

  da   Gemini   IA    di   google  

Antisemitismo di Destra

L'antisemitismo di destra è storicamente più noto e associato a ideologie come il nazismo e il fascismo. Le sue radici affondano in teorie razziali che considerano gli ebrei una razza inferiore, responsabile di tutti i mali della società. Le caratteristiche tipiche dell'antisemitismo di destra includono:

  • Superiorità razziale: La convinzione che una determinata razza sia intrinsecamente superiore alle altre.
  • Complottismo: L'idea che gli ebrei stiano orchestrando un complotto globale per dominare il mondo.
  • Odio viscerale: Un'avversione profonda e irrazionale verso gli ebrei, spesso accompagnata da violenza fisica e psicologica.

Antisemitismo di Sinistra

L'antisemitismo di sinistra, sebbene meno evidente, è altrettanto pericoloso e può assumere forme più sottili. Spesso si nasconde dietro critiche politiche allo Stato di Israele, presentate come legittime, ma che in realtà sfociano in stereotipi e pregiudizi antisemiti. Le caratteristiche tipiche dell'antisemitismo di sinistra includono:

  • Antisionismo radicale: Un'opposizione viscerale allo Stato di Israele, spesso accompagnata da accuse di colonialismo e apartheid.
  • Doppio standard: L'applicazione di standard morali diversi a Israele rispetto ad altri Paesi.
  • Delegittimazione dell'identità ebraica: La negazione del diritto degli ebrei di autodeterminarsi e l'accusa di sfruttare l'Olocausto per giustificare ogni azione.

Somiglianze e Differenze

  • Odio per gli ebrei: Entrambi gli estremismi condividono l'odio per gli ebrei, sebbene le motivazioni e le espressioni possano differire.
  • Stereotipi: Entrambi utilizzano stereotipi negativi sugli ebrei per giustificare l'odio.
  • Violenza: Entrambi possono sfociare in atti di violenza contro gli ebrei.

Tuttavia, esistono anche delle differenze significative:

  • Giustificazioni: L'antisemitismo di destra si basa su teorie razziali, mentre quello di sinistra si nasconde spesso dietro critiche politiche.
  • Obiettivi: L'antisemitismo di destra mira all'eliminazione fisica degli ebrei, mentre quello di sinistra mira alla delegittimazione dello Stato di Israele e dell'identità ebraica.

Perché è importante distinguerli?

Distinguere tra antisemitismo di destra e di sinistra è fondamentale per combattere efficacemente questo odio. Ignorare o minimizzare l'antisemitismo di sinistra, ad esempio, significa permettere che si diffonda indisturbato. Inoltre, permette agli antisemiti di sinistra di nascondere il loro odio dietro una facciata di legittimità.

In conclusione, sia l'antisemitismo di destra che quello di sinistra sono pericoli reali e minacciano la convivenza pacifica. Combattere l'antisemitismo richiede una comprensione profonda delle sue diverse manifestazioni e un impegno costante a promuovere il rispetto e la tolleranza.

Vuoi approfondire un aspetto specifico dell'antisemitismo?

Possibili argomenti:

  • Esempi storici di antisemitismo di sinistra e di destra
  • Il ruolo dei media nell'alimentare l'antisemitismo
  • Le strategie per combattere l'antisemitismo
  • L'impatto dell'antisemitismo sulla società


Quella debordante solidarietà filo-palestinese che ha resuscitato l’antisemitismo in Ue e Usa di Giuliano Cazzola + mio commento

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