inizialmente non avevo voglia di scrivere questo post d'oggi izialmente non avevo voglia di scrivere questo post d'oggi e lasciare solo uno sfogo sulla mia bacheca di fb ( a cui ho aggiunto dei collegamenti ipertestuali
dopo il caso della ragazza di Sassari ( ne parlato precedentemente qui sul blog ) che scrive in un tema in classe gli ebrei son o una razza inferiore e la sua bocciatura per il 5 in condotta e denunciata perchè insulta la prof che le spiegava che le fonti erano sbagliate accusandola di essere comunista di ... che difende gli ebrei
è il caso di adesso c'è un altro imbecille a in lombardia ( vedere news sotto ) l'ideologia malata sta ritornando dalle fogne cosa aspettiamo ad opporci e a chiedere che sia applicati il decreto scelba 1952 e quello mancino ? o i gruppi antifascisti scendano in piazza ?
Non che abbia cambiato tutto d'un tratto opinione sul fascismo e neonazismo o sia caduto ( a volte succede ) fra gli indifferenti , ma per evitare di scrivere le solite banalità e scendere al loro livello Ma poi : 1) il commento dell'amico \ compagno di strada Matteo Tassinari : << non basta, bisogna farci un pezzo qui, riferendomi al dottore >> ., 2) le inchieste di repubblica destra in italia e in europa
il capitolo 4 dell'inchiesta italiana la di repubblica e in particolare capitolo 9 che trovate sotto
mi hanno fatto riflettere non si tratta solo di ritorno di nostalgici o delle vecchi ideologie , ma di qualcosa di più pericolo .Infatti la nuova destra o fascisti del 3 millennio pescano fra i delusi dalla politica tradizionale alle paure della gente verso il diverso,il signoraggio, la globalizzazione neoliberista , ecc insomma parlano alla pancia della gente mescolando il vecchio ( la vecchia ideologia fascista e nazista , e nazionalista ed il nuovo facendo leva anche nelle curve dello stadio
Ma soprattutto perchè la news riportata sotto dimostra il salto di qualità nel fare proselitismo indiretto non s'era , almeno da quel che ricordo , visto la mia giovane età a una tale sfacciatagine a voi ogni ulteriore commento alla news riporta dall'edizione Milanese di repubblica del 13 luglio 2013
l'ambulatorio del medico neonazista con il busto di Hitler e i libri antisemiti
Gian antonio Valli, medico di base a Cuveglio, nel Varesotto, riceve i pazienti fra testi a articoli contro il 'flagello delle immigrazioni' e le 'lobby giudaiche'. E le riviste con i suoi articoli che negano l'Olocausto
dal nostro inviato PAOLO BERIZZI
CUVEGLIO (Varese) - Diceva Ippocrate che «è dovere del medico analizzare attentamente le cose sgradevoli e avere a che fare con le cose ripugnanti». E fin qui ci siamo. Ma può un medico di base (o di famiglia), e cioè l’ufficiale sanitario di primo livello del Servizio sanitario nazionale, andare fiero del suo busto di Hitler e sottoporre i pazienti in ambulatorio alla visione di testi e articoli contro il «flagello delle immigrazioni», le «invasioni terzomondiali», il «mondialismo capitanato dalle lobby giudaiche», e ancora scritti su Benito Mussolini e i pilastri del nazionalsocialismo hitleriano? Il tutto condito da periodici (con i quali collabora) che irridono o smentiscono l’Olocausto. Benvenuti nello studio del dottor Gianantonio Valli, medico chirurgo di Cuveglio, 3.400 anime nella varesotta Valcuvia.
Per i cuvegliesi, Valli, 64 anni, origini valtellinesi, è il camice bianco “di fiducia”- termine con il quale si indica il medico di medicina generale che, per conto della sanità pubblica garantita dallo Stato, presta il primo livello di assistenza sul territorio. Per i camerati nazionalsocialisti e antisemiti Valli è invece e prima di tutto una camicia nera, e molto di più: è un autore (e pensatore) di riferimento. Uno degli ideologi, come ama definirsi lui, più prolifici nell’ambito della polemistica antisemita. Titoli di alcuni volumi al suo attivo: Colori e immagini del nazionalsocialismo, Holocaustica
religio, La razza nel nazionalsocialismo, Note sui campi di sterminio, L’ambigua evidenza, l’identità ebraica tra razza e nazione, Invasione - giudaismo e immigrazione.
Quando non è alle prese con visite, diagnosi e ricette, Valli dedica il suo tempo alla diffusione delle sue idee razziste e revisioniste. Collabora, fra le altre, con l’associazione Thule Italia e Olodogma (una biblioteca di testi revisionisti sulla 'Menzogna di Auschwitz'), scrive saggi e partecipa a convegni. Nell’estate 2012 è protagonista di un’aspra polemica con Stefano Gatti (rappresentante del Centro di documentazione ebraica contemporanea), polemica nata in seguito all’intervento dello stesso Valli a una manifestazione (14 luglio) in largo Cairoli a Milano in solidarietà con il popolo siriano. «Un comizio neonazista», scrisse Gatti su romaebraica.it. «Sono stato in Siria con la delegazione del governo italiano», raccontò al microfono Valli snocciolando le sue tesi contro il mondialismo e il potere politico-finanziario giudaico.
A chi lo accusa di essere nazista, offre una risposta che richiede come minimo una poltrona: «Sono compiutamente fascista, ovvero nazionalsocialista. Mi riconosco nel solco del realismo pagano (visione del mondo elleno-romana, machiavellico-vichiana, nietzscheana e infine compiutamente fascista)... e sono in radicale opposizione a ogni allucinazione filosofico-religiosa giudaica e giudaicodiscesa...». Questo è il Valli studioso. Poi c’è il dottor Valli, il medico. Come tutti i medici di famiglia riceve cinque giorni la settimana. Milletrecento pazienti in carico. Due locali in via Vidoletti, nel centro di Cuveglio. Ma il luogo di lavoro di Valli non è anonimo. Riflette le idee del medico.
E’ tutto lì, in bella mostra, incorniciato in sala d’aspetto e in sala visite. Il programma del Fronte nazionale di Franco Freda (movimento politico sciolto nel 2000 per decreto del ministero dell’Interno i cui componenti furono arrestati e condannati per ricostituzione del partito fascista e incitamento all'odio e alla discriminazione razziale); una collezione di articoli contro le invasioni degli immigrati che mettono a rischio la «razza europea»; un poster del Pd di Ravenna con «quattro negri» - sempre parole di Valli - e la scritta “l’Italia siamo noi”; una medaglia d’argento per la commemorazione di un combattente repubblichino di Cuveglio.
In sala d’aspetto, una bella pila di riviste “d’area” nazionalsocialista sono “a disposizione” dei pazienti malati. Alcune: Thoule Italia, un’associazione revisionista che diffonde «idee scomode»; Olodogma, «biblioteca di testi revisionisti sulla 'Menzogna di Auschwitz'» dove trovano spazio pagine tipo “Auschwitz spa, industria dell’Olocausto dal 1945” corredata dalla foto di una nave rovesciata su un fianco e la scritta “affondata”.
E poi i busti: alcuni pazienti giurano che Valli ha sempre fatto bella mostra di quello di Mussolini, lui nega e dice che «ho solo quello di Hitler e adesso l’ho messo al piano sopra, in biblioteca». Che cosa tutto questo ci azzecchi con la medicina generale e con il Servizio sanitario nazionale è ancora da scoprire. Qualcuno si è lamentato per gli arredi dello studio del medico antisemita e per la sfacciata ostentazione delle sue idee razziste e xenofobe. Gennaro Gatto, Osservatorio democratico sulle Nuove destre di Varese, ha segnalato il caso.
Lui, Valli, non sembra preoccupato. «Non mi sono mai nascosto, ho le mie idee». Uno abituato a risultare “scomodo”. Prima ancora dello scambio di accuse con Stefano Gatti (Centro di documentazione ebraica contemporanea), le cronache locali lo avevano visto contrapporsi a Romeo Ciglia, ex sindaco di Cuveglio. Anche qui tutto era partito dall’esuberanza cameratesca di Valli. Forse aveva ragione Ippocrate: «E’ dovere del medico analizzare attentamente le cose sgradevoli e avere a che fare con le cose ripugnanti».
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