anche il nazismo e poi a ruota il fascismo con le leggi razziali iniziarono cosi , questo è l'unio commento che mi sento di fare sui tale fatto
Non date soldi ai clandestini": il cartello sulla 130 ad Assemini
Legata a un cartello stradale la scritta contro chi vende mercanzia ai semafori.
"Non date soldi ai clandestini, tanto vi entrano lo stesso a rubare in casa". Scritto nero su bianco su un pezzo di cartone poi legato con del fil di ferro a un cartello sulla strada 130, all'altezza di Assemini. Strada, appunto, molto frequentata dai "clandestini" cui si riferisce la scritta, gli stessi che cercano di vendere fazzoletti, accendini e non solo agli automobilisti.
lascio che a commentare per me sia la mia amica fb Naza Xaxa che dice quello che vorrei dire io in questo momento e che ho ripetuto più volte sia in questo blog quando ancora si chiamava cdv.splinder.com
Leggendo certi post, onestamente, mi scende il latte alle ginocchia,oltre a venirmi rabbia.
Italiani che sputano veleno con gli stranieri che vengono qui a cercare fortuna.
Si,è vero che non viviamo nell'oro,e lavoro non ce nè per nessuno,ma guardate un attimino indietro nel tempo.In periodo di guerra non siamo andati via per caso?
In America Latina ci saranno si e no 30 milioni di italiani, che partirono a cercare fortuna,e vennero considerati dei puzzoni fannulloni,proprio come molti ora dicono degli stranieri.
Molti che parlano dei casini che procurano gli stranieri...la mafia per esempio chi la portò nel mondo?
Per tanti l'italiano puo' avere la libertà di andarsene,gli altri qui non ci devono essere..bah.
Gli stranieri vengono considerati fannulloni,ma quasi tutti quelli che tanto hanno da dire non andrebbero a raccogliere patate,preferiscono dire che non c'è lavoro.
E si criticano stranieri,clandestini,chi chiede l'elemosina.
Dare un euro a un poveraccio non mi fa diventare povera,e spero che nella vita non mi capiti mai una cosa simile...ma nessuno cerca di mettersi nei panni delle disgrazie altrui.
Io sono cittadina del mondo e ritengo che lo siano tutti.
Attenzione al troppo veleno razzista,se in Italia continua cosi' voglio vedere se rimanete qui o...fate come quelli che tanto criticate.
Prima le ronde, poi i medici-spia, ora i presidi-spia. Ma chi sono questi personaggi che siedono nelle stanze delle istituzioni italiane e cercano a tutti i costi di imporci, con la scusa della sicurezza dei cittadini, norme così degradanti?Al di là di che cosa effettivamente conterrà questo decreto sicurezza, visto che l’ultima trovata dei presidi-spia è stata stralciata, come si fa soltanto a pensare d’introdurre una norma di questo genere? Mettendo un attimo da parte l’evidente intento discriminatorio che risiede dietro proposte di questo genere, sorge quasi spontanea una domanda: con chi credono di aver a che fare i suddetti personaggi che si aggirano nei palazzi istituzionali del nostro paese? È molto probabile che un gran numero di italiani stia provando un senso di vergogna nell’essere rappresentato da un governo che sta provando in tutti i modi ad imporre, tramite la manipolazione dell’informazione e la promulgazione di leggi assurde, comportamenti antisociali dettati dall’egoi
dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. Così l’altra sera ha preferito farsi arrestare dando vita a una sorta di sceneggiata: ha rubato un furgone nel cuore della città di Eleonora, poi ha raggiunto la questura e si è autodenunciato. In verità ci aveva provato anche poco prima, confessando un furto (900 euro) messo a segno nel Lazio. Ma non è stato creduto. Così ha optato per il furgone. Il motivo del suo singolare gesto? Eccolo: finire in carcere, piuttosto che varcare da solo i cancelli del palazzo di giustizia di Cagliari. Dove dovrà presentarsi la mattina di mercoledì 22 in veste di testimone in un processo già fissato. Processo al quale voleva andare solo se scortato dalla polizia penitenziaria. Con buona ragione, tenuto conto che il protagonista di questo episodio un po’ kafkiano è Carlo Dessì, 54 anni, cagliaritano doc, malavitoso di lungo corso e forse uno dei pentiti della prima
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una storia come dicono , molti , molto commovente. Un amore simile in questi nuovi tempi non si trova più. <iframe width="982" height="721" src="https://www.youtube.com/embed/Q5GbSD_twBc" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe> nuova sardegna 18 AGOSTO 2020 Era il 17 agosto 1975, il Corriere della Sera due giorni dopo dedicò una pagina alla tristissima storia, il cantante Ivano Michetti dei Cugini di campagna scrisse "Preghiera" LUIGI SORIGA SASSARI. Lui si chiamava Ettore Angioy, aveva 18 anni, era un ragazzone atletico e innamorato, con le gambe da terzino e la testa di un fantasista d’altri tempi. Lei si chiamava Jole Ruzzini, era sportiva, di una spensieratezza contagiosa, b
Commenti