AGLIENTU Filosofare sotto l’ombrellone o all’interno di un bel chiostro è ormai una delle trovate più accattivanti per un’estate da vivere all’insegna della cultura. Un’idea che si sta facendo strada anche nell’isola e, da qualche anno, anche in Gallura, grazie all'Associazione Inshibboleth e alle amministrazioni comunali e alle agenzie culturali del territorio che hanno deciso di sostenerla. Così, tra il 10 e il 12 luglio, ad Aglientu, si terrà la prima tranche della summer school di filosofia che culminerà, pochi giorni dopo, nei seminari finali di Castelsardo. Ospiti della summer school di Aglientu saranno i filosofi Miguel Abensour, dell’Université Paris-Diderot, e Gianfranco Dalmasso, dell’Università di Bergamo. In tutto questo c’è lo zampino creativo dell’Istituto Cossu e del suo presidente Luigi Agus. «A due anni dalla fondazione dell'Istituto – dichiara Agus – e a un anno esatto dall'apertura della struttura museale di Aglientu, grazie alla fattiva collaborazione con l'amministrazione comunale passata e al contributo della presente, abbiamo potuto organizzare un evento culturale di grande portata, coinvolgendo l'Università di Sassari e la Diderot di Parigi, oltre all'Associazione Inshibboleth, che sta curando la parte della segreteria dei corsi e la logistica. È quindi giusto ringraziare l'ex sindaco dottoressa Battino e l'attuale sindaco, geometra Tirotto, per l'interesse e la fattiva collaborazione in questo e in altri progetti che vedranno il Mud'à protagonista dell'estate aglientese». Incontri e lezioni con i due filosofi si terranno, infatti, nella struttura del Mud'à. Tema della scuola di alta filosofia sarà il rapporto tra metapolitica e politica, vale a dire una riflessione sul linguaggio e le categorie che aiutano a comprendere le forme e le teorie della politica. L’11 luglio è in programma la lezione di Dalmasso, mentre il 10 e il 12 toccherà ad Abensour, specialista della scuola francofortese, in particolare di Walter Benjamin, Hannah Arendt e Levinas. Dal ’74 dirige la collana “Critique de la Politique” per l’editore Payot. (g.pu.)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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il problema non è tony eff ma un altro visto che anche le paladine delle pseudo femministe che gridano alla censura dove non c'è insomma chi come dolce nera lo difendono invocando la censura o dicendo come Dolcenera: " Tony Effe mi fa sesso perché non pensa ciò che dice sulle donne. Le sue canzoni seguono la moda "
E' vero che dovrei non parlarne più e parlare d'altro magari di cose più importanti perchè come ho detto precedentement...
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