Potrebbe interessarti anche questa buona news apresa proprio mentre leggevo l'articolo di ètratto il post d'oggi
Anne Frank: il diario diventa un fumetto
E con questo post si conclude , salvo colpi di scena e ripensamenti dell'ultima ora , la mia serie d'articoli \ post e ricerche sull'olocausto
Pero prima oltre i link dei post precedenti una premessa
- http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/01/birkenau-porrajmos-lo-sterminio-rom-e.html
- http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/01/27-gennaio-giorno-della-memoria-o.html
- http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/01/polemiche-inutili-sul-vagone.html
con cui mi preme chiarire spero una volta per tutte : A ) a chi scrive via email sia che abbai letto i tag manifesto blog e faq ma ( e sopratutto a quest'ultimi ) che lo hanno fatto .,B ) con chi mi segue o saltuariamente o chi ha trovato per la 1 volta uno più link dedicati a tale argomento scritti in questi 11 di blog nei motori di ricerca o su social che
1) non sono , nonostante le mie posizioni critiche sulla politica delo stato israeliano , antisemita e contro il polopoo ebraico . e le mie amicizie iscrizioni a ( pur non condivendone in toto alcuen cose ) a gruppi come https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus ed avendo fra i contatti- amicizie alcuni\e dir eligione ebraica ed israeliani
2) non intendo sminuire l'olocausto ebraico cioè la Shoah che è il peggiore fra gli olocausti in quanto iniziato primna degli altri ed quello che ha avuto maggiore numero vittime . Ma solo evitare i media e i siti internet compresi i social facciano passare in secondo piano o peggio tacciono gli altri Genocidi . Infatti : << Con il termine Olocausto (con l'adozione della maiuscola), a partire dalla seconda metà del XX secolo, si indica il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute "indesiderabili" che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni.Il termine olocausto viene principalmente utilizzato per indicare lo sterminio sistematico di milioni di ebrei da parte dei nazisti. In alcuni ambienti il termine olocausto viene usato anche per descrivere il genocidio sistematico di altri gruppi che vennero colpiti nelle stesse circostanze dai nazisti, compresi i gruppi etnici Rom e Sinti (i cosiddetti zingari), comunisti, omosessuali, malati di mente, Pentecostali (classificati come malati di mente), Testimoni di Geova, Sovietici, Polacchi e altre popolazioni slave (considerati nel complesso Untermenschen). Aggiungendo anche questi gruppi il totale di vittime del Nazismo è stimabile tra i dieci e i quattordici milioni di civili, e fino a quattro milioni di prigionieri di guerra. Molti Rom usano la parola Porajmos o Porrajmos («grande divoramento»), oppure Samudaripen («genocidio») per descrivere lo sterminio operato dai nazisti
1) non sono , nonostante le mie posizioni critiche sulla politica delo stato israeliano , antisemita e contro il polopoo ebraico . e le mie amicizie iscrizioni a ( pur non condivendone in toto alcuen cose ) a gruppi come https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus ed avendo fra i contatti- amicizie alcuni\e dir eligione ebraica ed israeliani
2) non intendo sminuire l'olocausto ebraico cioè la Shoah che è il peggiore fra gli olocausti in quanto iniziato primna degli altri ed quello che ha avuto maggiore numero vittime . Ma solo evitare i media e i siti internet compresi i social facciano passare in secondo piano o peggio tacciono gli altri Genocidi . Infatti : << Con il termine Olocausto (con l'adozione della maiuscola), a partire dalla seconda metà del XX secolo, si indica il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute "indesiderabili" che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni.Il termine olocausto viene principalmente utilizzato per indicare lo sterminio sistematico di milioni di ebrei da parte dei nazisti. In alcuni ambienti il termine olocausto viene usato anche per descrivere il genocidio sistematico di altri gruppi che vennero colpiti nelle stesse circostanze dai nazisti, compresi i gruppi etnici Rom e Sinti (i cosiddetti zingari), comunisti, omosessuali, malati di mente, Pentecostali (classificati come malati di mente), Testimoni di Geova, Sovietici, Polacchi e altre popolazioni slave (considerati nel complesso Untermenschen). Aggiungendo anche questi gruppi il totale di vittime del Nazismo è stimabile tra i dieci e i quattordici milioni di civili, e fino a quattro milioni di prigionieri di guerra. Molti Rom usano la parola Porajmos o Porrajmos («grande divoramento»), oppure Samudaripen («genocidio») per descrivere lo sterminio operato dai nazisti
da
http://www.linkiesta.it/documentario-hitchcock-olocausto
È
il 1945 e le truppe inglesi, oltre a combattere contro i soldati
tedeschi in Germania, hanno un altro compito: girare filmati dei campi
di concentramento liberati. La richiesta è del Ministero
dell’Informazione britannico, che vuole realizzare un documentario — di
propaganda, pensato per i tedeschi e non gli inglesi — con cui mostrare
alla popolazione la realtà dei campi di concentramento.
Già nel febbraio del 1945 il regista Sidney Bernstein è incaricato di occuparsi di questo lavoro: prendere i filmati che arrivavano dal fronte e trasformarli in un film. E Bernstein, conscio della mole e della difficoltà dell'opera, chiede aiuto dell’amico Alfred Hichcock e i due si mettono insieme al lavoro sul documentario. Bernstein si occupa della regia, mentre Hitchcock scrive uno script per accompagnare le immagini e lavora con i montatori per scegliere i filmati e trasformarli in una narrazione coerente.
Il progetto, però, viene presto bloccato. Nell’agosto 1945 i rapporti politici tra Regno Unito e Germania sono già cambiati e il Ministero degli Esteri (non più quello dell'Informazione) invece di calcare la mano sui campi di concentramento, preferisce percorrere la strada della riabilitazione del Paese.
Da lì in avanti, il film rimane fermo negli archivi del Imperial War Museum per quasi quarant’anni e conosciuto semplicemente per il suo numero d’archivio: “F3080”. Il film esce dagli archivi solo nel 1984, quando viene proiettato in una versione incompleta al festival del cinema di Berlino. Poi, nel 1985, il programma Frontline della della rete statunitense PBS acquisisce i diritti per trasmettere il film e lo manda in onda, esattamente come è stato trovato, intitolandolo Memory of the Camps. Il film è ancora incompleto: manca la sesta e ultima bobina di filmato e il soggetto scritto da Hitchcock non è mai stato registrato. PBS chiede allora all’attore Trevor Howard di registrare la traccia sonora e manda in onda il film senza video nella parte conclusiva, montando la voce di Howard sopra immagini statiche.
Il film andato in onda è quello che si vede qui sotto, in una versione archiviata sul sito Internet Archive.
Nelle scorse settimane l’Imperial War Museum ha annunciato di aver restaurato la pellicola, anche recuperando da nuove fonti il materiale mancante della sesta bobina del film, e che lo pubblichterà nel 2015 in occasione dei 70 anni dalla creazione del film. Il curatore del museo, Toby Haggith, dice che «la restaurazione digitale fa sembrare il filmato molto vivo [...]. Uno dei commenti che abbiamo sentito più spesso [nelle proiezioni private del film] è che il documentario è terribile e acuto allo stesso tempo».
Il progetto, però, viene presto bloccato. Nell’agosto 1945 i rapporti politici tra Regno Unito e Germania sono già cambiati e il Ministero degli Esteri (non più quello dell'Informazione) invece di calcare la mano sui campi di concentramento, preferisce percorrere la strada della riabilitazione del Paese.
Da lì in avanti, il film rimane fermo negli archivi del Imperial War Museum per quasi quarant’anni e conosciuto semplicemente per il suo numero d’archivio: “F3080”. Il film esce dagli archivi solo nel 1984, quando viene proiettato in una versione incompleta al festival del cinema di Berlino. Poi, nel 1985, il programma Frontline della della rete statunitense PBS acquisisce i diritti per trasmettere il film e lo manda in onda, esattamente come è stato trovato, intitolandolo Memory of the Camps. Il film è ancora incompleto: manca la sesta e ultima bobina di filmato e il soggetto scritto da Hitchcock non è mai stato registrato. PBS chiede allora all’attore Trevor Howard di registrare la traccia sonora e manda in onda il film senza video nella parte conclusiva, montando la voce di Howard sopra immagini statiche.
Il film andato in onda è quello che si vede qui sotto, in una versione archiviata sul sito Internet Archive.
Nelle scorse settimane l’Imperial War Museum ha annunciato di aver restaurato la pellicola, anche recuperando da nuove fonti il materiale mancante della sesta bobina del film, e che lo pubblichterà nel 2015 in occasione dei 70 anni dalla creazione del film. Il curatore del museo, Toby Haggith, dice che «la restaurazione digitale fa sembrare il filmato molto vivo [...]. Uno dei commenti che abbiamo sentito più spesso [nelle proiezioni private del film] è che il documentario è terribile e acuto allo stesso tempo».
Un film \ documentario come testimonia anche rai3 nella puntata d'ieri speciale 27 gennaio de la grande storia che ha mandato anche un doumentario sulle vicende di questo film dove è spiegato , causa guerra fredda fra Usa- Urss il perchè si ebbe solo fino a quasi 60 anni fa una versione edulcorata e non completa del documetario , anche se vista la suia forza e le sue prove schiaccianti leimmagini furono usate come prova al processo di Norimberga
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