diario di bordo N°36 anno II “Quanto sei hot, baby!”. Assedio Instagram di profili fake contro la Venere di Santanchè., cariche della polizia a Pisa ed a Firenze .,

Un ulteriore  conferma   della semre  pià  diffusa  [ SIC ]   analfabetizzazione  ed ignoranza  culturale    tanto  da  scambiare  un personaggio lartistico letterario poi   ripreso  a scopo comerciale promozionale     con un influencer  

Non c’è pace per la povera “venereitalia23”, la Venere del Botticelli in versione influencer creata dal ministero del Turismo l’anno scorso, che avrebbe dovuto rilanciare l’immagine del Paese mangiando pizza e andando sugli sci. Dopo le ormai arcinote polemiche e sfottò, e dopo due mesi di silenzio del profilo Instagram – l’unico social attivato nell’ambito della campagna pubblicitaria costata 9 milioni – tra giugno e agosto, ormai il profilo pubblica con relativa regolarità, anche per evitare critiche (“la Venere non era in pausa, era in giro” si era giustificata Santanchè in commissione alle Camere a
novembre, per spiegare il silenzio estivo). La resa grafica e linguistica lasciano ancora a desiderare, i like ai singoli post variano da poco più di 300 a oltre 90 mila, segno che alcuni di essi vengono “pompati” con investimenti mirati.

Ma il problema che la Venere che fu del Botticelli si trova ad affrontare ora è un altro: sotto ognuno dei post, oltre a qualche decina di commenti in italiano – di norma ironici – ella viene letteralmente assaltata da centinaia di commenti molesti, tutti in inglese, degni dei peggiori bar. “Wow, sei bellissima”, “hai il fidanzato?”, “mi piacciono i tuoi capelli”, “sembri una star del cinema”, “ero in cerca di una come te, dove sei stata?”. Per restare sulle più gradevoli. Perché poi si passa a “hot”, “so hot”, “hot hot hot”, o “wicked” (traducibile con “perversa”, “viziosa”), fuochi, baci, bacetti. Ci sono così tanti uomini che non sanno distinguere tra una modella e un quadro rinascimentale modificato? Con ogni probabilità no, dati i nomi degli utenti, da kennaxxx a fakei_d5816 fino a kingshit (“re m**da”, per chi non pratica l’inglese), e la ripetizione ossessiva di messaggi simili o identici: si tratta di migliaia di utenti falsi (bot, nel linguaggio dei social), che si usano abitualmente per aumentare le interazioni nei profili commerciali. Ma che, in questo caso, non sono in grado di capire quello che stanno commentando (nel post di San Valentino, ad esempio, per qualche motivo le chiedono, in sequenza, quanto costi e come possano comprare il vestito che indossa). La conseguenza, è che la Venere simbolo dell’italia nel mondo, in quello che è un profilo ufficiale del ministero, è trattata alla stregua di una modella bisognosa d’attenzioni: chissà se questo è un uso “compatibile con il suo carattere storico o artistico”, come recita la legge, che vale per i cittadini, ma meno per i ministeri.


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che dire   aggiungere qa quanto   è  già stato detto   sulle  cariche   vili ( i  cortei   soprattutto quello di Pisa  era  acifico e  disarmato  )   della  polizia    a  Firenze   ed  Pisa  ? la  risposta   e riassumibile in questa  battuta  presa  da  Spinoza.it  : 

Piantedosi ha fatto identificare così tanta gente che se lo incontri è lui che ti saluta
                  LA PALESTRA/MATTEO CAPPONI


 
















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