a tutti i miei tredici lettori\trici fissi , ma anche no , che mi chiedevano storie ecco tre al pezzo di una . Ho provato qui a raccogliere tre diversi tipi sfumature \ sfaccettature dell'amore . Se voi ne avete qualcun'altra da suggerirmi usate o i commenti o la classica email del sito redbeppe@gmail.com
La prima
Fidanzati da nove anni, sposi per tre giorni e poi subito il divorzio
La crisi è arrivata durante il viaggio di nozze a Parigi. Con la nuova normativa, fra sei mesi sarà tutto finito
di Ilaria Purassanta da http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/ del 04 maggio 2015
Galeotta fu Parigi, ma per il divorzio. Sono bastate 48 ore di luna di miele ai due novelli sposi – lei pordenonese, 38 anni, lui pugliese, un anno più vecchio – per il dietrofront a tempo di record. Nozze lampo per la coppia, dopo un fidanzamento all'antica, durato invece nove anni.
La meta più romantica per antonomasia non ha prodotto l’effetto sperato. Anzi. All’ombra della Tour Eiffel si è consumato l’epilogo della storia d’amore coltivata a distanza. Per l’impiegata postale e il militare il viaggio di nozze è stato il primo vero test di convivenza sul campo. Dopo due notti insieme, l’incantesimo si è infranto per entrambi, tanto che i due sposini hanno rifatto anzitempo le valigie per ritornare in Italia. Ognuno a casa propria.
E a tre giorni dal fatidico sì pronunciato in municipio si sono presentati agli uffici della Fondazione nazionale consumatori per avviare le pratiche di divorzio consensuale.
Ora sono separati di fatto. Fra sei mesi, non avranno più nulla in comune, grazie alla formula del divorzio breve: nessun figlio, né beni immobili o conti correnti. Se non quella firma apposta dianzi all'ufficiale dello stato civile, il mese scorso, a suggellare nove anni d’amore, tramontato poi sotto un beffardo cielo parigino.
«Secondo i nostri consulenti di coppia – spiega Giovanni Rossetti, della Fondazione nazionale consumatori, che ha sede a Roma– non si tratta di dinamiche così strane: se due fidanzati non hanno mai convissuto, alla prova dei fatti può capitare che comprendano di non essere fatti l’uno per l’altra.
Secondo quanto riferisce il sodalizio che tutela i consumatori, i due ex promessi hanno deciso di istruire una pratica in Tribunale, «non potendo accedere al divorzio in Comune per motivi burocratici». La scelta è stata condivisa da entrambi, «in modo pacifico, nonostante il difficile momento».
Il problema, come spiega Rossetti, è che in caso di sposi con comuni di residenza differenti rispetto al luogo della celebrazione, si complicano le procedure di trascrizione dei matrimoni in calce all’atto di nascita.
«La celerità della trascrizione – aggiunge il referente del sodalizio – varia da Comune a Comune. Se si desidera convolare a nuove nozze, in calce all’atto di nascita deve comparire lo stato civile di celibe e nubile. Il paradosso è che entro sei mesi il divorzio è sulla carta, ma poi bisogna magari aspettare un anno per la trascrizione: è un problema che ci è stato segnalato da vari colleghi. Se ci si rivolge, invece, al Tribunale, il giudice dispone l’immediata trascrizione. I nostri due associati hanno scelto pertanto questa strada».
Dal momento che la coppia aveva optato per il solo rito civile, senza presentarsi all'altare, fra un semestre potranno festeggiare la ritrovata libertà.
Ma probabilmente passerà del tempo, prima che un nuovo amore li convinca a rimettere la fede al dito.Il dato insolito, in questo caso, è la brevità del matrimonio».
la seconda un po' più allegra da http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca del 2\5\2015
LOVE STORY IN SALA
Sul maxi schermo appare l'happy end: "Mi vuoi sposare?"
Isabel Maggio e Giacomo Coppola: lei va a vedere un film con le amiche ma appare un video del fidanzato che l'aspetta fuori in Limousine: «Ho un anello per te»di Elisabetta Giorgi
Giacomo Coppola e Isabel Maggio ad agosto 2014, quando si lanciarono con il paracadute
GROSSETO. Luci spente, buio in sala. Zitti tutti, comincia “Adaline, l’eterna emozione” di Lee Toland Krieger. Partono i trailer degli altri film ma poi l’imprevisto si materializza e sul grande schermo balza senz’alcun preavviso la proposta di matrimonio più pazza che c’è. Straordinariamente appassionata e confezionata ad arte per lei, la donna della sua vita. «Mi vuoi sposare? Fuori c’è una Limousine che ti aspetta».
Il film che diventa realtà Il “promo” cui Giacomo Coppola ha lavorato per mesi proiettandolo al cinema di Grosseto
Di fronte a decine di grossetani sbigottiti che credevano di gustarsi un altro film Isabel rabbrividisce mentre vede scorrere la sua vita in formato gigante: un video con foto e frasi d’amore del fidanzato che si è inventato un modo speciale per farla capitolare ai suoi piedi per sempre. «Ci ho messo cinque mesi - sorride lui, Giacomo Coppola, 27 anni - ma ne è valsa la pena».
Finito il video i grossetani in sala capiscono e applaudono. Le amiche (complici di lui) sorridono birichine mentre lei schizza fuori dal fidanzato. Gli salta al collo, atterra nel macchinone, pronuncia il fatidico sì e si fa infilare dritto dritto l’anello al dito. «Come potevo dire no?», racconta riavvolgendo i fili di una storia fantastica che dura da cinque anni e piena di colpi di scena, sane follie e romanticismi d’altri tempi. Come in un film, ma stavolta è tutto vero.
Isabel Maggio ha 29 anni, fa la parrucchiera nel proprio salone “Déjà-vu” in via Brigate Partigiane mentre lui gestisce un’impresa edile: si amano da cinque anni di un amore vero. Lei è stata già sposata e ha due figli, il primo dal precedente matrimonio e il secondo da lui, Giacomo, l’uomo che fin dal primo sguardo ha deciso di corteggiarla e sorprenderla per sempre. Partenza soft, quasi pudica. «All’inizio mi invitò a prendere un aperitivo», racconta Isabel. C’erano timidezza, tanta delicatezza nell’aria. Poi è stato un crescendo di sentimenti: una passione seria e sanguigna con vene fanciullesche e naïf.
''La nostra vita come al cinema: lui mi ha chiesto di sposarmi così''Era in sala con le sue amiche quando il fidanzato le ha formulato la proposta di matrimonio proiettando il film della loro vita
«In effetti ho sempre avuto una componente di stranezza nel mio carattere - ammette Giacomo con un sorriso buono e l’espressione gentile - ma non l’avevo mai manifestata così per nessuna donna: lei è l’unica persona al mondo per la quale faccio follie. Prima, quando non ero innamorato, potevo anche partire da solo per un viaggio all’improvviso, ma tutto finiva lì. Ora Isabel mi ha fatto proprio aprire la vena...». Come quella volta che lui l’ha raggiunta a Rimini: lei era là per un corso da parrucchiera.
«Le mie colleghe - racconta Isabel - mi dicono: c’è un ragazzo che ti cerca. Io: boh, vediamo chi è. Era lui. Arriva da me, mi stampa un bacio in bocca e riparte». Manco il tempo di un caffè, non c’era tempo.
L’anno scorso altro round e altra follia, stavolta più a lungo termine: è Natale, tempo di regali. E sotto l’albero Isabel trova un megapacco con materiali vari, paglia e bigodini. «Fruga fruga c’è pure una chiave: chiedo cosa sia e scopro che lui mi ha regalato un salone da parrucchiera.. Quello dove attualmente lavoro insieme a sua sorella...».
In questi cinque anni sono stati molti i viaggi e le passioni comuni. Vacanze all’estero, passatempi di tutti i tipi. E persino il volo, altra follia cresciuta pian piano. Così il 18 agosto 2014 Isabel e Giacomo sperimentano la vertigine di un amore ad alta quota. Si lanciano da 4mila metri d’altezza alla Parrina, ognuno con il proprio istruttore.
Isabel che si lancia con il paracadute
«E anche qui - ride la ragazza - mentre siamo in volo carichi di un’adrenalina pazzesca lui trova il modo di farmi un cuoricino con le mani». Per la verità, anche in quel caso lui la spiazza per un altro verso. «Mi aveva detto che voleva chiedermi di sposarlo in volo, invece niente. Siamo atterrati e la dichiarazione non è arrivata».
Che avesse cambiato idea? «No, era una finta».
Infatti il 24 aprile scorso lei se ne va al cinema con le amiche: sei ragazze di cui una diventata madre, tutte complici di Giacomo che da Natale ha preparato il suo piano alla zittina chiedendo all'amico Simone Giardini di fare un video. «Mi sono accordato con il cinema, poi ho coinvolto le sue amiche che l’hanno portata a vedere il film: tutte hanno retto bene la parte». Iniziano a scorrere i trailer, lei non sospetta nulla. Tra una pubblicità e un’altra vuol andare alla toilette ma le amiche la bloccano. «Nooo!», urlano. Lei le guarda sbigottita e pensa che siano impazzite, finché non compare una possente sigla della 20 Century fox. «A Jack Coppola production. 11 luglio 2015».
Coppola? Forse è Francis Ford. E invece no: ecco le prime foto: la foto del suo Jack, Giacomo. Loro due, due fedi intrecciate. E «vieni: sono qui ad aspettarti». Isabel va in iperventilazione. Le amiche gioiscono, gli spettatori applaudono. Gioia e lacrime. Lei corre fuori, c’è una limousine bianco latte. Poi l’anello, bicchieri e brindisi. A bordo del bolide la coppia inizia un giro per la città e programma la data.
Un frame del video di Giacomo per Isabel
Le nozze saranno celebrate l’11 luglio al Cassero: a celebrarle sarà un’amica della sposa. Poi partenza per Messico, Giamaica e Bahamas. Ultima follia evaporata (ma solo in parte)? «Il giorno del matrimonio volevamo lanciarci col paracadute e atterrare col vestito da sposi dalle parti del ristorante, ma ci dicono che non si può fare». Poco male: se è possibile «lo faremo lo stesso il giorno prima alla Parrina».
Sarà un bel volo da 4000 metri, antipasto di un’altra vertigine che durerà tutta la vita.
La terza ed ultima da unione sarda online del 5\V\2015
Tenta il suicidio davanti al figlio 13enne Lui la salva trattenendola per un braccio
Il il ponte di Introd
Il gesto sventato in Val d'Aosta grazie alla reazione del bambino, che ha avvisato la zia con un sms.
Voleva togliersi la vita davanti al figlio di 13 anni che, disperato, tentava di farla desistere.
La donna, residente a Saint-Vincent, in Val d'Aosta, e da tempo depressa, è stata salvata grazie all'allarme lanciato dal ragazzino con un sms alla zia: "Siamo su un ponte molto alto", che ha avvisato i carabinieri.
L'intento era quello di gettarsi dal ponte di Introd: dopo essere andata a prendere i figli a scuola, oltre al 13enne anche un bambino di cinque anni, li ha portati dai nonni. Ha detto loro "addio" e li ha abbracciati.
Il più grande però ha capito che qualcosa non andava e risposto alla madre: "Vengo con te". Questo non ha fermato la donna, che ha raggiunto il ponte in auto.
Lì ha mostrato le sue intenzioni, ossia gettarsi di sotto. Il figlio ha scritto il messaggio col telefonino e intanto tratteneva la mamma per un braccio: "Non farlo mamma, non farlo", le gridava.
Poi sono arrivati i carabinieri, che hanno tratto in salvo la donna: "Sarà per la prossima volta", sono state le sue parole. E' stata accompagnata in ospedale.
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