ma per poter morire con dignita' bisogna.s andare al'estero o andare in tribunale ?



in sottofondo
Breathless - Don't Just Disappear




"Qualcuno ha provato a convincermi che questa scelta poteva essere rimandata, che c'era ancora tempo. Li ringrazio per questo tentativo e per essermi stati vicini, ma il mio tempo è terminato". Loris Bertocco, di Fiesso d'Artico, è morto l'11 ottobre.




Era nato nel 1958 e da 40 anni era paralizzato a causa di un incidente, da 15 era cieco. Ha scelto l'eutanasia e in una lunga lettere che ha lasciato spiega la sua storia e le sue ragioni

da  http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2017/10/12/

Da 12 anni in stato vegetativo: "Un giudice liberi mia figlia Elisa"
Dopo Loris Bertocco che ha scelto il suicidio assistito in Svizzera ecco a Mestre la battaglia di un papà per la figlia da 12 anni in stato vegetativo

di Mitia Chiarin


MESTRE. Non ci sono solo le storie come quelle di Loris Bertocco e di quanti hanno scelto l'eutanasia in una clinica svizzera piuttosto di vivere una vita senza autonomia. Ci sono anche le storie di persone che vivono da anni in uno stato vegetativo, senza possibilità di risvegliarsi


Fine vita, "Serve una legge per aiutare Elisa a morire"Giuseppe "Pino" P. vive a Mestre ed è il padre di Elisa. Una giovane donna che oggi ha 46 anni e che da 12 anni versa in uno stato vegetativo persistente, irreversibile, e viene tenuta in vita con un sondino che le garantisce l'alimentazione e una cannula che le consente di respirare. "Serve una legge sul testamento biologico - dichiara Pino - il Parlamento prenda coscienza" (a cura di Damiano Mari).










Eutanasia, Englaro: "Un quarto di secolo per questa legge, ora siamo pronti" La legge sul biotestamento è stata approvata dalla Camera dei Deputati lo scorso 20 aprile, ed è attualmente in Commissione Sanità del Senato. Beppino Englaro, padre di Eluana, porta avanti da anni la sua battaglia per il fine vita e ancora oggi considera necessario che il paese abbia una legge sul tema. "Siamo stati due randagi che abbaiavano alla luna per quattro anni, noi eravamo già avanti e per noi era la strada più ovvia e naturale che Eluana potesse autodeterminarsi", ha detto Englaro al termine di una conferenza stampa sull'eutanasia alla Cameravideo di Martina Martelloni Ci sono anche storie come quelle di Elisa P. Nelle foto la vediamo bella e sorridente a 34 anni: ma oggi ha 46 anni e da 12 anni è in stato vegetativo: respira con una cannula, alimentata da un sondino in un letto dell'Antica Scuola dei Battuti di Mestre. A prendersi cura di lei in tutti questi anni è stato il padre Giuseppe, per tutti "Pino", che ha deciso di rivolgersi a un giudice per ottenere la possibilità di «ottenere un modo alternativo per un accompagnamento» di sua figlia a un fine vita dignitoso. «Non ho minimamente cambiato idea», ribadisce.


Biotestamento, Beppino Englaro a 'Tempo di libri': ''Proposta di legge molto valida, le cose si mettono bene''Beppino Englaro guarda con favore alla proposta di legge sul biotestamento in discussione alla Camera. Intervenuto a Tempo di Libri per presentare la sua pubblicazione "Vivere e morire con dignità", il papà di Eluana ha affermato: "Proposta di legge molto valida, le cose si mettono bene"di Francesco Gilioli

È un caso simile a quello di Eluana Englaro. Anche Elisa e suo padre attendono la legge che normi il fine vita e il testamento biologico. «Chi sceglie di andare in Svizzera per l'eutanasia, ha una sufficiente capacità di comprendere che la sua personale situazione è insostenibile. La situazione di mia figlia, invece, è diversissima. Elisa non ha alcuna possibilità di risveglio o di miglioramento e in assenza di una legge dovrò andare a chiedere aiuto a un giudice».

DJ Fabo: la scelta che divide l'ItaliaIn Svizzera per porre fine al dolore: la scelta di DJ Fabo fa discutere e pone nuovamente l'accento sul problema del fine vita in Italia. Un vuoto normativo che dura da anni e che, da Welby a Eluana Englaro,si ripropone puntalmente nel dibattito pubblico del nostro Paese


«Altri che hanno vicende simili la pensano diversamente. Sono scelte», spiega il padre della donna, che in questi mesi ha ottenuto l'assistenza dell'associazione Coscioni che gli fornisce assistenza legale. Oggi la difficoltà, spiega Giuseppe, è quella di organizzare i due esami a cui la figlia Elisa deve sottoporsi dopo la visita di un neurologo. Elettroencefalogramma e risonanza magnetica, necessari visto che gli ultimi sono stati eseguiti 12 anni fa quando la giovane, allora 35enne, rimase gravemente ferita in un incidente stradale assieme al fidanzato.Ma a quanto racconta l'uomo, difficili da organizzare anche a pagamento.Oggi Elisa è alimentata e idratata artificialmente. «Per una polmonite è stata trasferita al Policlinico San Marco e le sono stati somministrati farmaci, quindi non è solo alimentata e idratata. Serve sicuramente la nuova legge che però è bloccata al Senato», conclude il padre. «Ma a pochi mesi dalle elezioni politiche a chi interessa questa legge? Siamo in balìa della politica che non decide e anche di una Chiesa troppo rigida su questi temi», conclude

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