14enne picchiata e minacciata perché si rifiuta di indossare il velo: denuncia madre e fratello maggiore


CRONACA ITALIA 15 NOVEMBRE 2021, 14:43
14enne picchiata e minacciata perché si rifiuta di indossare il velo: denuncia madre e fratello maggiore


                    BARBARA BUFFA 

Un'adolescente ha denunciato madre e fratello che per mesi l'hanno picchiata e minacciata per via della sua scelta di non indossare il velo islamico. Aperte le indagini sul suo caso.



Una 14enne è stata maltrattata per mesi dai familiari nella sua casa di Ostia.
Un’adolescente di religione islamica è stata maltratta e picchiata per mesi dalla madre e dal fratello, per via della sua scelta di non indossare il velo. La giovane ha sofferto a lungo in silenzio prima di decidere di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Ostia, denunciando quanto vissuto fra le mura domestiche. Sul suo corpo sono state individuate ferite dovute alle aggressioni. Picchiata e minacciata da madre e fratello perché non vuole indossare il velo islamico


La madre 39enne e il fratello di 17 anni, spiega Il Corriere, l’avrebbero picchiata perché non seguiva gli obblighi della religione islamica e si rifiutava di indossare il velo per strada. I due l’avrebbero anche minacciata di portarla in Bangladesh, loro Paese d’origine, se non avesse accettato di obbedire agli ordini imposti.
14enne denuncia madre e fratello per maltrattamenti
Secondo quanto riferito da OstiaTv.it, la giovane avrebbe deciso di parlare con una sua insegnante delle continue aggressioni subite.
Quest’ultima avrebbe ascoltato il suo racconto, accompagnandola poi presso la stazione dei Carabinieri di via dei Fabbri Navali di Ostia. Qui ha potuto rendere noto alle autorità il resoconto dei maltrattamenti subiti, denunciando madre e fratello. Dopo averla ascoltata, i carabinieri l’hanno accompagnata all’ospedale Grassi per farla medicare. In seguito a un’aggressione subita da parte del fratello infatti, la giovane riportava graffi e ferite alla testa e alle braccia. I medici hanno decretato per lei alcuni giorni di prognosi. Ora la 14enne si trova in una struttura protetta ed è stata affidata ai servizi sociali.
Attualmente è inoltre seguita da alcuni psicologi.
L’ultimo maltrattamento subito dall’adolescente risalirebbe alla fine della scorsa settimana. Le forze dell’ordine hanno aperto le indagini sul suo caso. Gli investigatori hanno intenzione di comprendere se vi siano altri familiari coinvolti nella vicenda.
1522: il numero per denunciare la violenza
Il caso della giovane aggredita dai familiari a Ostia contribuisce a tracciare il triste disegno delle molte facce della violenza sulle donne. Solo nel secondo trimestre del 2021 il numero di richieste d’aiuto con chiamate al numero di pubblica utilità contro la violenza sulle donne è aumentato del 6,7%.
Dati Istat mostrano chiaramente che i mesi caratterizzati dal periodo di lockdown sono corrisposti con un netto aumento della violenza fra le mura domestiche.
Il numero 1522 nasce per prestare soccorso e supporto a tutte le donne che scelgono di chiamare e denunciare le violenze subite. Si tratta di un numero gratuito e disponibile 24 ore su 24, gestito da operatrici disponibili ad ascoltare le segnalazioni di chi chiama. L’accoglienza è disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.
La maggior parte delle donne che si mettono in contatto con il 1522 denuncia la violenza fisica come violenza principale.
Di tutte le forme di violenza subite però, quella psicologica risulta essere la più frequente.

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