Lei è Nives. Nasce a Trieste nel 1930. È una bambina vivace, gattona per casa, sgambetta da una parte e dall’altra, poi comincia a correre ed è impossibile starle dietro. I genitori la piazzano su un campo di atletica. Vai, sfogati. Nives schizza via, veloce come un fulmine. Ha 6 anni. Partecipa alla sua prima gara, e sbaraglia tutti. Vince trofei e medaglie, tra una corsa e l’altra trova pure il tempo di dedicarsi al pattinaggio, al tennis, e al ciclismo. Si cimenta nella pallavolo, riesce bene anche nella pallacanestro. Sono gli anni Quaranta, c’è la guerra. Nives corre per lasciarsi la paura alle spalle. Un giorno sente un gran fischio e un rumore assordante. Centinaia di bombe piovono dal cielo. Nives si affretta verso casa, la trova sventrata. Non hanno nulla di meglio, continuano a vivere sotto quelle mura, senza tetto, tra le macerie. Nives percorre la città in lungo e in largo, procura cibo, acqua, è instancabile. Torna la pace, Nives si dedica alla scherma, al golf e al tiro con l’arco, e già che c’è strappa anche un bel record. È il 1959. Nives corre i quattrocento metri in meno di un minuto. Festeggia l’importante traguardo facendo il giro dell’isolato. Sui campi di atletica conosce Bruno, scoppia l’amore. È tempo di fermarsi e mettere
su famiglia? Macché. Anche lui è uno sportivo. Gareggiano insieme, sono la coppia d’assi delle competizioni. È il 2006. Nives ha 76 anni. È in pista, ma le sue ginocchia fanno le bizze. I medici sono chiari. Usura delle cartilagini. Signora, non ha più l’età, si rassegni. Nives se la ride. Niente corsa? Bene, si dà al lancio del martello, del disco e pure del giavellotto. È il 2013. Nives ha 83 anni. Dopo una vita insieme, dice addio al marito, con una promessa. Lo sport ci ha uniti, continuerò a praticarlo finché avrò fiato. Oggi ha 91 anni, si alza alle nove, fa colazione con lo zabaione, mangia molta carne, poco pesce, poi esce ad allenarsi. Di fiato ne ha ancora tanto. La sua ultima fatica? Il campionato di Pentathlon dei lanci. Non poteva tirarsi indietro, cadeva proprio il giorno della scomparsa del suo amato Bruno.
Nel quale Quest’anno ad Ancona, Nives ha stabilito il primo record europeo indoor di categoria nel lancio del peso. La settimana dopo a Roma si è superata e ha lanciato ancora più lontano. Due record in due settimane.
la seconda storia
Lei è Melissa. Vive a Palermo. Ha 11 anni. La sua mamma e il suo papà dicono che le vorranno ancora più bene, ma che non staranno più tutti insieme sotto lo stesso tetto. Melissa ora è figlia di genitori separati. Passa molto tempo a casa della nonna, si annoia, scende in oratorio, dove ci sono tante facce nuove. Una è proprio bella, sorridente. Il suo nuovo amico si chiama Danilo, ha più o meno la sua età. Anche i suoi genitori gli vogliono tanto bene. Sarà per questa sorte comune, sarà perché Danilo la capisce e la protegge, fatto sta che diventano migliori amici. Gli anni passano, Melissa e Danilo vivono i loro primi amori, ma quando hanno bisogno, si cercano e si trovano. Melissa ha 17 anni. Conosce un ragazzo, perde la testa, nel senso che si abbandona e si lascia trasportare nella terra di nessuno Lui è geloso, la vuole tutta per sé, esige e ottiene l’esclusiva degli affetti. Melissa commette il più grande
errore della sua vita, allontana le persone care, specie quelle di sesso maschile. Danilo viene sacrificato sull’altare di una relazione di coppia scaduta. Accusa il colpo e si fa da parte. Melissa è libera di
sopravvivere a uso e consumo del suo fidanzato. Passano nove anni. Un bel giorno si sveglia e si guarda allo specchio. Non si riconosce, si sente svuotata, infelice. Deve fare qualcosa, prima che sia troppo tardi. Insieme a te non ci sto più, guardo le nuvole lassù, cercavo in te, le tenerezze che non ho, quella persona non sei tu, finisce qua. Melissa torna a respirare, rialza la testa, si guarda attorno. Dove sono finiti tutti? È una donna di 28 anni stravaccata sul divano davanti a un film che ha visto cento volte, ancora con le lacrime agli occhi, come la prima. Lo aveva visto con Danilo, il suo vecchio amico del cuore. Chissà in quale parte del mondo stanno brillando i suoi occhi. Prende il telefono, ci mette un po’ a realizzare che gli ha scritto un messaggio. Sono passati tre anni. Melissa e Danilo ora sono marito e moglie, e hanno avuto una bambina. L’amore della sua vita era accanto a lei, ci ha messo tanto per capirlo.
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