cazzeggiando un po' per prendere sonno ho trovato questo intervento di
Quante sciocchezze, quanta ipocrisia, quanta cattiveria gratuita è piovuta addosso in queste ore su Alessia Marcuzzi.
La sua “colpa”? Durante una diretta Instagram, a precisa domanda di un follower: “pro o contro i vibratori?”, ha risposto nel modo più naturale del mondo, mostrandone uno nell’armadio.
Apriti cielo! “Ma non ti vergogni?” “Che schifo”. “Tienitele per te queste cose!” le hanno scritto. Vi svelo un segreto, cari bigotti sessuofobici, non c’è nessuna esibizione, ostentazione, nessuna perversione o mania di protagonismo né probabilmente alcuna “sfida” al patriarcato (anche se è un buon inizio).C’è solo una donna che, nel 2021, risponde a una domanda su di lei senza tabù o ipocrisie. A suo agio col proprio corpo. E soprattutto - tenetevi forte - libera. Se la cosa vi scandalizza, cambiate canale, pagina, epoca. Non è difficile.
Ora i commenti in assoluto migliori sono quelli dei moralisti finti disinteressati passivi aggressivi.
Quelli del genere: “Cosa ce ne frega a noi?”.
Infatti sulla pagina Instagram, le hanno fatto una DOMANDA, ha dato una RISPOSTA.
Il fatto che poi sia diventata una notizia dimostra solo una cosa: che parlare liberamente in pubblico di un vibratore in Italia, nel 2021, per una donna è ancora un tabù. Tranquilli, la sessuofobia è curabile. Ma, se non trattata adeguatamente, in certi casi ti fa diventare anche senatore...
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