fuori il taccuino. Mamma, papà com’era l’ultima frase? Me la segno per il prossimo racconto. Grazia continua a scrivere, ma quando mette un piede fuori di casa, trova terra bruciata. Ha bisogno d’aria. Fa le valigie e parte per Roma, la capitale della cultura, dove non verrà giudicata per ogni respiro. Non è proprio così. Scrittori e intellettuali la guardano dall’alto in basso. È una donna, senza istruzione, dove crede di andare? Grazia punta i piedi. Da qui non mi muovo. Ha 29 anni. Incontra Palmiro. È un uomo schietto, gentile e senza pregiudizi. Entra con garbo nei suoi pensieri e nella sua vita. Sono marito e moglie. Grazia è felice, ma ha un peso nel cuore. Davvero ti sta bene se faccio la scrittrice? Palmiro balza in piedi. Perbacco se mi va bene, anzi, mollo il mio lavoro e ti faccio da agente. Grazia e Palmiro diventano gli zimbelli della città. Una donna intellettuale e un uomo che si mette al suo sevizio, si è mai vista una tale assurdità ? Grazia para i colpi con la penna. I suoi libri piacciono, e non solo agli italiani. Viaggiano oltre confine, arrivano agli occhi di una certa accademia reale svedese. È il 1926. Grazia Deledda vince il premio Nobel per la letteratura. Sale sul palco, mano nella mano con il marito. Sono una sprovveduta, un’ignorante se più vi piace, ma non dimenticate che sono una donna, e non ho paura di lottare.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
11.11.21
la sardegna non è solo costa smeralda ed affini ma è anche un nobel per la letteratura a una donna coraggio per quei tempi ed monumenti particolari
Lei è Grazia. Nasce a Nuoro, in Sardegna, nel 1871. La sua famiglia è benestante. La madre è una donna severa, il padre si diletta con la poesia. Grazia legge sempre, ovunque. Finisce la quarta Elementare, i genitori dicono che è tempo di lasciare la scuola. Grazia non capisce, le piace tanto. Semplice, perché sei una femmina. Grazia serra le braccia, e in qualche modo la spunta. Studia a casa con un precettore, poi continua da sola. Ha 17 anni, invia un racconto a una rivista. Lo pubblicano! Grazia festeggia, mentre in paese si grida allo scandalo. Anche il parroco si unisce alle malelingue. I genitori tentato di farla ragionare, spiegano che le donne badano alla casa, funziona così. Grazia tira
fuori il taccuino. Mamma, papà com’era l’ultima frase? Me la segno per il prossimo racconto. Grazia continua a scrivere, ma quando mette un piede fuori di casa, trova terra bruciata. Ha bisogno d’aria. Fa le valigie e parte per Roma, la capitale della cultura, dove non verrà giudicata per ogni respiro. Non è proprio così. Scrittori e intellettuali la guardano dall’alto in basso. È una donna, senza istruzione, dove crede di andare? Grazia punta i piedi. Da qui non mi muovo. Ha 29 anni. Incontra Palmiro. È un uomo schietto, gentile e senza pregiudizi. Entra con garbo nei suoi pensieri e nella sua vita. Sono marito e moglie. Grazia è felice, ma ha un peso nel cuore. Davvero ti sta bene se faccio la scrittrice? Palmiro balza in piedi. Perbacco se mi va bene, anzi, mollo il mio lavoro e ti faccio da agente. Grazia e Palmiro diventano gli zimbelli della città. Una donna intellettuale e un uomo che si mette al suo sevizio, si è mai vista una tale assurdità ? Grazia para i colpi con la penna. I suoi libri piacciono, e non solo agli italiani. Viaggiano oltre confine, arrivano agli occhi di una certa accademia reale svedese. È il 1926. Grazia Deledda vince il premio Nobel per la letteratura. Sale sul palco, mano nella mano con il marito. Sono una sprovveduta, un’ignorante se più vi piace, ma non dimenticate che sono una donna, e non ho paura di lottare.
fuori il taccuino. Mamma, papà com’era l’ultima frase? Me la segno per il prossimo racconto. Grazia continua a scrivere, ma quando mette un piede fuori di casa, trova terra bruciata. Ha bisogno d’aria. Fa le valigie e parte per Roma, la capitale della cultura, dove non verrà giudicata per ogni respiro. Non è proprio così. Scrittori e intellettuali la guardano dall’alto in basso. È una donna, senza istruzione, dove crede di andare? Grazia punta i piedi. Da qui non mi muovo. Ha 29 anni. Incontra Palmiro. È un uomo schietto, gentile e senza pregiudizi. Entra con garbo nei suoi pensieri e nella sua vita. Sono marito e moglie. Grazia è felice, ma ha un peso nel cuore. Davvero ti sta bene se faccio la scrittrice? Palmiro balza in piedi. Perbacco se mi va bene, anzi, mollo il mio lavoro e ti faccio da agente. Grazia e Palmiro diventano gli zimbelli della città. Una donna intellettuale e un uomo che si mette al suo sevizio, si è mai vista una tale assurdità ? Grazia para i colpi con la penna. I suoi libri piacciono, e non solo agli italiani. Viaggiano oltre confine, arrivano agli occhi di una certa accademia reale svedese. È il 1926. Grazia Deledda vince il premio Nobel per la letteratura. Sale sul palco, mano nella mano con il marito. Sono una sprovveduta, un’ignorante se più vi piace, ma non dimenticate che sono una donna, e non ho paura di lottare.
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il problema non è tony eff ma un altro visto che anche le paladine delle pseudo femministe che gridano alla censura dove non c'è insomma chi come dolce nera lo difendono invocando la censura o dicendo come Dolcenera: " Tony Effe mi fa sesso perché non pensa ciò che dice sulle donne. Le sue canzoni seguono la moda "
E' vero che dovrei non parlarne più e parlare d'altro magari di cose più importanti perchè come ho detto precedentement...
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