chi lo dice che i giovani siano tutti\e bulli o non sappiano ribellarsi la storia di Mirko che ha fondato con gli amici un’associazione che cerca di prevenire il bullismo
Non azzardatevi mai più a fare una cosa simile! Quelli lo guardano increduli, qualcuno alza le spalle, qualcun altro se la svigna. Solo uno di loro resta dov’è. Mirko si fa avanti, sono faccia a faccia. Quello non regge, abbassa lo sguardo, sussurra. Mi dispiace. Mirko vorrebbe dirgliene tante, invece fa solo una cosa, lo abbraccia. Va bene così, è meglio così. Nei giorni successi, lo incontra nei corridoi. Il bambino agita la mano, gli sorride. Mirko ricambia, è contento. Il tempo passa. Mirko ha 14 anni, guarda la televisione, sta bevendo. L’acqua gli va di traverso. Raccontano di una ragazza che ha tentato il suicidio perché veniva presa regolarmente di mira dai compagni. La sua mente torna subito dentro la sua vecchia scuola, in quel corridoio. La rabbia, il petto che scoppia, le mani che prudono. Quelle emozioni combattono, si scontrano, si mischiano, alla fine ne esce un sorriso. Chiaro, luminoso, pieno di speranza. Il giorno dopo, Mirko condivide i suoi pensieri con i compagni. Parlano, si confrontano, tutti insieme sono d’accordo. Basta voltarsi dall’altra parte, bisogna fare qualcosa. Oggi Mirko ha 20 anni, ha fondato con gli amici un’associazione che cerca di prevenire il bullismo. Gira le scuole di tutta Italia, tende una mano alle vittime, ma anche ai carnefici.
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