film consigliato
La battaglia di Hacksaw Ridge ( 2016) di Mel Gibson
come dice Lorenzo Tosa In quest’abbraccio c’e un mondo.
Ritrae due donne ucraine, entrambe madri di due figli, entrambe vittime di una guerra folle. La prima, Nataliya Ableyeva, in giaccavento gialla, si è diretta al confine con l’Ungheria solo con un numero di cellulare e per mano due figli piccoli che un uomo sconosciuto le aveva lasciato in carico, non potendo avvicinarsi.
“Portali a mia moglie” le aveva chiesto. E Nataliya non se l’è fatto ripetere. Lei che i suoi due figli, già grandi, li ha dovuti lasciare sul fronte. Quando è arrivata alla frontiera, l’ha trovata lì, la madre, Anna Semyuk, arrivata dall’Italia per riprendere i suoi figli e portarli in salvo.Il primo pensiero di Anna è stato per loro. Poi le due donne si sono strette in un abbraccio intenso, per lunghi minuti, al freddo, in lacrime, in cui c’è tutto: gratitudine, disperazione, dolore, impotenza, il sollievo per i figli che vanno, il dolore per quelli che restano. In mezzo a tanto orrore, gli esseri umani sono capaci di gesti straordinari.
Prima hanno hackerato la tv di Stato russa e buttato giù il sito del Cremlino, sostituendo la propaganda di regime di Mosca con canzoni ucraine e immagini di quello che sta accadendo (davvero) sul campo.
Poi hanno rivendicato tutto e si sono rivolti direttamente a Putin (“Contro di noi non puoi vincere,
colpiremo le tue infrastrutture"), ai soldati sul fronte con un appello a deporre le armi (“I crimini di Putin non devono essere anche i vostri”) e un omaggio al popolo russo che si oppone coraggiosamente al “dittatore Putin”.
Ha fatto di più il collettivo Anonymous nelle ultime 24 ore che l’intera diplomazia internazionale negli ultimi mesi.
La dimostrazione che oggi si può combattere una guerra senza sparare un colpo. Rispetto.
Un’altra immagine simbolo della Resistenza ucraina.
Nessun commento:
Posta un commento