#LorenaCesarini, con uno straordinario mix di sorrisi e lacrime, forza e fragilità, racconta il #razzismo sul palco dell'#Ariston. L'importanza di portare sul palco più popolare d'Italia un pezzo di realtà che in troppi fingono di non vedere e un libro fondamentale come quello di Ben Jelloun.
"Mi presento, sono nata a #Dakar e cresciuta a #Roma. Ho una laurea in storia contemporanea, per un po' ho lavorato all'Archivio Centrale di Stato e poi ho iniziato a recitare. È diventato il mio lavoro, direi una vita tranquilla, come quella di tante ragazze italiane. Poi succede una cosa bellissima, ovvero che Ama rivela al Tg1 i nomi delle partner che lo accompagneranno a Sanremo quest'anno, facendo il mio nome. Succede anche che subito dopo questo annuncio scopro una cosa, ovvero che a 34 anni non sono una ragazza come tante, io resto nera. Fino ad oggi nessuno aveva mai sentito l'urgenza di dirmelo, invece appena Amadeus ha dato questa notizia splendida per me, certe persone hanno sentito questa urgenza. Evidentemente per qualcuno il colore della mia pelle è un problema, al punto da averlo voluto far sapere a tutti. Vi leggo alcune frasi lette sui social: "Non se lo merita, l'hanno chiamata lì perché nera/È arrivata l'extracomunitaria/Forse l'hanno chiamata per lavare le scale e i fiori.Mi chiedo perché ci si indigni per la mia presenza qui, perché ci siano persone che hanno un problema con il colore della mia pelle. Non sono qui per darvi una lezione, non ne sarei capace. Sono una persona che quando non sa una cosa va a informarsi, leggendo cose scritte da persone che ne sanno più di me."
Grazie
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