7.2.22

IL caso Drusilla Foer tirata per la giacchetta da Lgbt e dai pro vita

 Sapete bene che non guardo , se  non facendo zapping  o  a  blob un determinato  tipo    di televisione, quindi ho solamente letto   , sui  social  e  sui  giornali  ed   sentito qualche passaggio   ai tg ,  di lei.

Ed ho letto cose bellissime: una donna intelligente, simpatica, ironica, colta, ecc. Ma molto di più: un inno all'anticonformismo e inclusione, contro i bigotti. 

Ho  Immaginato  che potesse  essere   una donna transgender e cerco su internet qualcosa in più su di lei... e qui la scoperta: Drusilla Foer è un personaggio inventato dall'attore Gianluca Gori.
Non è una donna cisgender. Non è tantomeno una donna transgender.
Al di là della simpatia, intelligenza e bravura del personaggio, mi chiedo, esattamente dove sarebbe l'inclusione e l'anticonformismo ?  che  viene  visto sia  dal  popolo  Lgbt+ e   gli pseudo cattolici   di provita  e  famiglia   (  vedere  foto  sotto della  loro manifestazione   poi  bloccata      con espulsione dal  comune  di San remo  )  

   la  possano definire  in tali categorie  . 
Negli anni '90  (  o  forse  anche  prima   se  la memoria  non m'inganna  )   quindi ben 30 anni fa, c'era la Signora Coriandoli, personaggio femminile interpretato dall'attore Maurizio Ferrini. E nessuno si scandalizzava, perché era un attore che interpretava un personaggio. E nessuno nemmeno l'aveva identificato come icona dei diritti trans o tantomeno come icona femminile, perché, guarda caso, non era né l'uno né l'altro, ma un attore che recitava un personaggio.  Ecco quindi  mi  chiedo   :  ma dopo 30 anni, siamo sicuri di essere progrediti ? 
Ecco  cosa  dice https://www.facebook.com/I.have.a.voice1/

Da donna cisgender, non mi sento rappresentata da un attore maschio che si inventa un personaggio femminile. Mi può sicuramente piacere, così come mi faceva ridere la Signora Coriandoli, ma nessuna
donna, credo, si sentisse rappresentata dalla Signora Coriandoli, essendo un personaggio inventato.
Tant'è vero che, guarda caso, tutte le donne che hanno presentato il festival, nessuna si è mai permessa di avere anche un solo capello bianco, nemmeno passati gli 80 anni, come Iva Zanicchi, perché, diciamoci la verità, alle donne queste cose non sono "permesse".
Non posso parlare per le donne transgender, perché io non lo sono, ma ne conosco qualcuna, e so di per certo che la loro "identità maschile" non esiste, si identificano donne al 100%, non hanno un "alter ego", non si inventano un personaggio femminile. Il loro percorso di transizione è spesso molto difficile, tra ormoni, visite psichiatriche, chirurgia, e soprattutto una battaglia per l'accettazione sociale.
Ho letto il commento di una madre di una ragazza transgender sotto uno dei tanti post che parlavano di Drusilla come icona trans, la quale era frustrata e diceva che la realtà delle persone trans è ben diversa.

Personaggio vero, finto? Reale, costruito? Non ha alcuna rilevanza, come a nessuno interessa sapere dove stia Joaquin Phoenix mentre entriamo e ci perdiamo nella psiche di Joker o cosa pensi Robert De Niro mentre Travis Bickle punta la pistola allo specchio in Taxi Driver.
Conta solo la sua straordinaria capacità di far passare temi complicatissimi con la rapidità fulminea di una battuta, un gesto, un occhiolino, e di fare tutto questo vestendo un’identità in cui si riconosce, diversa dalla propria, non omologata, non contenibile in un involucro convenzionale di genere e persino d’età (sì, l’età, tema fondamentale e sottovalutato nella performance di Drusilla).C’è una parola precisa in italiano che tiene in sé tutto questo: SCELTA. Scegliere di essere chi vogliamo essere, senza chiederci cosa penseranno gli altri, senza paura dei giudizi e dei pregiudizi che fanno male e a volte uccidono. <<Ma, se la presenza di un uomo travestito da donna davanti a 15 milioni di persone può servire - come serve - ad abbattere tabù e stereotipi di un’assurda mascolinità anni ‘50 e a mandare in cortocircuito i pillon e gli adinolfi, sia benedetta Drusilla Foer. >> e [come giustamente fa notare Lorenzo Tosa << [...] Ci vuole, una cultura pazzesca, ci vuole uno studio mostruoso, ci vogliono anni di auto-analisi e consapevolezza di sé per arrivare sino a qui. Non c’è messaggio più potente e più profondamente politico di questo, oggi.>> Infatti

Drusilla Foer e il monologo sull’unicità: “Le convinzioni non siano solo delle convenzioni”

“Quando verbalizzo la diversità sento sempre di tradire qualcosa che penso o sento. Le parole sono come le amanti quando non si amano più vanno cambiate subito. Un termine in sostituzione potrebbe essere unicità, perché tutti noi siamo capaci di coglierla nell’altro e pensiamo di esserlo. Per niente, perché per comprendere la propria unicità è necessario capire di cosa è composta, di cosa siamo fatti. Di cose belle: le ambizioni, i valori, le convinzioni, i talenti”.


Quindi, ripeto, il personaggio Drusilla Foer, interpretato dall'attore Gianluca Gori, sarà simpaticissimo, sagace, meraviglioso, ecc. ma rimane un personaggio inventato   ed  non sono  l'unico a farlo notare  , lo dice  anche  il vescovo di san remo  (   qui maggiori  dettagli
Le battaglie femministe e dei diritti LGBT+ sono importantissime, ma tali battaglie, per essere credibili, devono trovare i loro rappresentanti in chi veramente vive quelle situazioni, non solo  da personaggi inventati,   che   poi  diventano  nella  maggior  parte  dei  casi   macchiette  ,  per quando interessanti possano essere.
 << Pare quasi che  >> ,  come dice   ancora Ihaveavoice , <<  per la ricerca disperata di qualcuno a cui ispirarci, abbiamo perso il contatto con la realtà e non siamo più in grado di chiamare le cose con il loro nome.
Drusilla Foer ha contenuti stupendi e utili, e ben vengano, ma è un meraviglioso personaggio inventato. Donne e transgender, invece, sono persone VERE. Cerchiamo di ricordarlo.
ATTENZIONE: Questo post non ha niente contro Drusilla Foer, personaggio stupendo che ha , come ho già detto  , ottimi contenuti. Qui si critica il totale distacco dalla realtà che fa passare un personaggio inventato ed interpretato da un attore, come una persona vera. 
 E ATTENZIONE: non è Drusilla che fa questo, ma molti commentatori che la spacciano per quello che non è, forse in cerca di consensi e like facili. Insomma, cerchiamo di essere obiettivi e dire le cose come stanno.

Infatti   pare che sia troppo difficile da capire - Drusilla NON si dichiara trans. L'attore che la interpreta NON si dichiara trans. Ci sono molte persone che la spacciano per ciò che non è, strumentalizzando la situazione. Questo è sbagliato. >>
I messaggi portati avanti da Drusilla sono giustissimi. Farla passare per quello che non è (non lei, ma altri che strumentalizzano) è sbagliato.

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