Aveva 76 anni. Lo ricorda la Federazione degli Ordini dei farmacisti: "Innumerevoli le iniziative di solidarietà che ha promosso. Fu impegnato nella Protezione Civile insieme alla moglie Carla per offrire assistenza ai terremotati della sua Modena e, più tardi, agli sfollati del sisma che ha colpito le Marche e l’Umbria" . Per il suo impegno aveva ricevuto la Medaglia d’oro al valor civile. Belli era ricoverato al Policlinico di Modena, dove è deceduto dopo aver contratto il Covid-19. Il sisma emiliano del 2012, di magnitudo 5.9, fece 27 vittime: Renzo Belli, ancora in lutto per la morte del figlio Marco in un incidente stradale, aveva tenuto aperta l’unica farmacia agibile del paese e organizzato il Campo Paradiso: un allestimento di sacchi a pelo nel suo giardino per chiunque non avesse più un tetto a causa del sisma.Lo ricorda il sindaco di Concordia, Luca
Prandini: “Il suo sostegno e quello della sua famiglia agli sfollati nei momenti più drammatici del sisma del 2012 restano una delle pagine più belle della nostra comunità. Il Campo Paradiso allestito nella sua residenza, dove ha ospitato un centinaio di concordiesi, è diventato un esempio nazionale di solidarietà, riconosciuto anche con il conferimento ai coniugi Renzo e Carla della Medaglia d’oro al valor civile, la più alta onorificenza concessa dalla Repubblica Italiana”.Piange la scomparsa di Renzo Belli anche la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), che conta il “trentaduesimo farmacista deceduto a causa del Covid”. La Federazione ricorda “le innumerevoli iniziative di solidarietà promosse dal dottor Belli nella sua lunga carriera, che lo hanno visto impegnato come farmacista nella Protezione Civile prodigandosi, insieme alla moglie Carla, per offrire assistenza e conforto ai terremotati della sua Modena e, più tardi, agli sfollati del sisma che ha colpito le Marche e l’Umbria”.“È una giornata di grande tristezza”, scrive la Federazione, “per la comunità dei farmacisti che perde un collega di grande valore umano, che si è sempre speso con generosità e passione per il bene del territorio e dei suoi concittadini. I messaggi di affetto e commozione espressi in queste ore dai colleghi e da tutti quanti lo conoscevano rendono omaggio a una persona di rara levatura morale che si è dedicata, con altruismo e senso del dovere, alla tutela della salute delle persone e al conforto della sua comunità”.Ehgli ha saputo trasformare il lutto in gioia . Infatti pochi giorni prima aveva pure perso il figlio Marco in un incidente stradale, nel momento più difficile della sua vita, invece di chiudersi nel proprio legittimo dolore privato, con la moglie Carla Cestari aprì le porte della sua residenza a centinaia di sfollati, realizzando dal nulla nel suo giardino un vero e proprio centro di accoglienza. Lo chiamarono “Il Campo Paradiso”, in memoria del figlio scomparso. Una grande lezione su come trasformare un dolore immane in un enorme atto di solidarietà. Per quel gesto Renzo e Carla anni dopo ricevettero dal Presidente Mattarella la Medaglia d’oro al valor civile, la più alta onorificenza della Repubblica. Quando se ne vanno uomini così, perdiamo tutti qualcosa.Un abbraccio fortissimo alla moglie Carla. E grazie di tutto.
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