Gli studenti e le studentesse hanno occupato l'istituto Valentini Majorana di Castrolibero in provincia di #Cosenza per ottenere ascolto contro le #molestie sessuali del professore di matematica.
Al loro fianco le forze dell'ordine, che ora sono sul posto a indagare.
La denuncia parte da una ex studentessa - la chiamerò Chiara - che ha trovato il coraggio di denunciare pubblicamente gli abusi subiti.
Da quanto sta emergendo, il professore avrebbe fatto a diverse studentesse allusioni sessuali, apprezzamenti fisici, richieste esplicite di sesso; a una ragazza del primo anno avrebbe addirittura dato il suo cellulare e le avrebbe chiesto di andare nel bagno della scuola e scattarsi una foto del seno in cambio della sufficienza.
E la Dirigente?! Prima ha detto di non crederci, poi ha liquidato la denuncia delle ragazze dicendo che si trattava di battutine e anzi, avrebbe affermato che non sapevano stare agli scherzi.
In merito alla questione della foto Chiara racconta che la Dirigente si sarebbe messa a ridere, poi ha convocato i genitori della ragazza e insieme hanno formulato il testo per una denuncia alle forze dell’ordine. Denuncia che però non è stata mai formalizzata dalla Dirigente. Come mai? E quando ha scoperto che Chiara cercava testimonianze di altre ragazze molestate dal docente l'ha
pure denunciata per diffamazione. Ma, appunto, non ha mai denunciato il docente.
Chiara è stata forte, ha acceso i riflettori su una vicenda da cui l'istituzione scolastica esce veramente distrutta.
Fra l'altro risulta che la Dirigente, al momento, invece di cercare un dialogo, spiegarsi, parlare alla sua comunità scolastica si sia messa in aspettativa per malattia.[ vedere foto documentale a destra tratta da sito dell'Uff. Regionale della Calabria viene pubblicata una richiesta ufficiale per la ricerca di un/una Dirigente in sostituzione dell'attuale. ] Insomma, sparita!
Chiara nel frattempo ha scoperto che il professore, prima di insegnare nella loro scuola, lavorava in un istituto tecnico, da cui era stato allontanato per lo stesso motivo. E continua con fermezza nella sua lodevole battaglia.
"Tante ragazze hanno dovuto affrontare le sue molestie, molte le stanno ancora subendo, e non vogliamo che se ne aggiungano altre. Non vogliamo che questa persona continui a lavorare nella scuola e a contatto con le ragazze".
Chiara, sei una ragazza eccezionale, e in questa battaglia non siete sole, avete al vostro fianco gli inquirenti innanzitutto e tutti i vostri compagni che non si accontenteranno certo dei silenzi. Grazie a te e a tutti gli studenti e le studentesse per l'immensa dimostrazione di #coraggio e valori che state dando.
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