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Salve
siamo degli alla pagina Yara e Sara due bimbeminchia in meno da lei [ non riporto l'url , talmente è cinico e vergognosi i contenuti fatti allo scopo gratuito di provocare a tutti i costi , ignorando che anche nelle provocazioni ci dev'essere , parla uno che ne faceva a bizzeffe , un po' di moralità e buon senso ] come quei .. che non capiscono l'ironia e la provocazione segnalata conl' invito alla rimozione sul suo blog .Cosi come lei da falso moralista segnala anche la pagina alcuni nostri amici <<
Sarah Scazzi contro Yara Gambirasio (Schieramento Sarah Scazzi) >> Non c'è piaciuto il suo atteggiamento censorio e per niente ironico . Faccia meno l'ipocrita e si faccia ogni tanto qualche risata , visto che dal suo post risulta troppo serio su smili tragedie e provi ad esorcizzarle con ironia e umorismo .E smettila di fare il falso moralista ed avere più rispetto per i vivi che per i morti e ipocrita che si batte contro la censura , ma poi reprime e censura .
Carissimi fifoni\e (visto che non avete neppure il coraggio di firmarvi)
Prima di buttarvi a capofitto sulla tastiera e spargere veleno leggete meglio con attenzione l'introduzione , le faq ed il blog e se sapete esercitare il vostro spirito critco sempre che non abbate mandato il cervello all'ammasso o in cassa integrazione capirete il contrario . Lo so che non dovrei neppure perdere tempo a rispondere alle vostre accuse gratuite e superficiali, ma quqndo esse sono dettate da ignoranza e poca sesnsibilità nei confronti dei familiari che soffrono e soffrirono per la perdità msa soprattutto per il modo di cui persone come voi parlano ed itronizzano senza unminimo di rispetto , scelgo di farlo .
Io non sono ipocrita ( o almeno non completamente perché in fondo tutti a volte lo siamo chi non lo è scagli la prima pietra ) , ma certo tipo d'ironia \ provocazione , irrispettosa, cinica , ecc . non mi piace e mi disgusta . Alla stessa maniera non sono bubero e serioso anzi certe volte sono un
Questa non è , ovviamente è soggettivo , ironia \ satira , ma cinismo e cattivo gusto sempre più imperante e di cui già de Gregori in Adelante Adelante ( qui il video e qui i testo ) del 1991\2 in canzoni d'amore lo aveva previsto . Io non censuro niente ed odio e continuerò' ad odiare la censura , ma metto la moderazione,questo si è innegabile ,m che voi considerate uguale alla censura . Quando esse sonoi due cose differenti , anche pur sottilmente come spiega benissimo www.mentereale.com/ : << la differenza fra i due concetti è molto netta: mentre la moderazione serve a tenere “pulito” il sito dalla spazzatura degli insulti o di post non pertinenti, la censura ha lo scopo di tenere nascosti alcuni argomenti scottanti che il sistema ha interesse a non trattare. Ad esempio, sui siti di Grillo e di Travaglio vengono censurati argomenti come il Signoraggio o i crimini dello Stato d’Israele, che non saranno mai esclusi dai blog indipendenti, pur moderati. In altre parole, la censura si riconosce perché colpisce i contenuti non graditi al gruppo di potere. La moderazione serve a proteggere il sito ( o blog) mentre la censura serve a proteggere il sistema. Confondere i due concetti è tipico del gatekeeper, pagato per farlo e per mettere tutti nello stesso calderone, al fine di nascondere la pesante censura attuata dal gruppo di potere. Certamente, non tutti i commenti emotivi e insensati sono tendenziosi, ma soltanto una parte. ( .... continua qui ) >> . Sarò come di te voi falso moralista ma almeno ho dei valori e rispetto le persone
Non è con il cattivo gusto e con il cinismo che s'esorcizzano tali eventi ma con il silenzio
e non con l'abuso dell'ironia \ satira e come riporta questi due articoli che vi cito integralmente sotto artioclo che vi citatopmintegralmente , magari imparate un po' qualcosa . Gli articoli\ le voci di non eciclopedia su Sarah scazzi e su yara hanno più rispetto di vi . questa è vera ) ovviamente il giudizio e è soggettivo ed opiniabile ) satira ed ironia
i l primo è tratto da http://www.net1news.org/ più precisamente qui
BREMBATE - Preparatevi: il ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio ha riacceso i riflettori su un caso che farà fare un sacco di quattrini ai media italiani. Niente come il caso di una 13enne fatta sparire e poi uccisa, attira l'interesse di giornali, tv e siti Internet. Già lo si vede sul web in queste ore:Yara e Yara Gambirasio sono le parole più cercate su Google. Tutti vogliono sapere, conoscere, partecipare al dolore in maniera più o meno conscia, più o meno sentita. Si sta creando insomma, così come capitato con l'omicidio di Sarah Scazzi, un'onda di interesse che non si sa se sia la causa o l'effetto della smaniosa attenzione che i media dedicano a casi del genere.
E' un pubblico semplice da raggiungere e da soddisfare quello che è a caccia di ogni minimo particolare sul caso di Yara. E i giornali, i siti e le tv, saranno pronti ad assecondarlo, non solo: con la loro smaniosa ricerca di scoop veri o falsi, lo spingeranno più oltre ancora. Il problema è che il limite tra quello che è diritto/dovere di cronaca e quello che è spettacolarizzazione e sfruttamento della vicenda a fini pubblicitari/economici, è moltolabile. Quello che paga, infatti, in un panorama mediatico così interessato su un singolo caso, è sempre il particolare in più, anche se minimo, anche se lontano dal cuore dela vicenda. E allora ecco che, specie in mancanza di notizie ufficiali, fatti di nessun valore giornalistico come per esempio l'intervista al panettiere che vedeva Yara ogni tanto, o quali canzoni fossero caricate nell'Ipod che aveva con sè quando fu uccisa, diventano improvvisamente titoli di pagine e di servizi.
E un'attenzione a parte la meritano i talk show, soprattutto Matrix, Porta a Porta e Quarto Grado. Qui troviamo l'esperto di turno che su casi del genere ha fatto la propria fortuna, tra un'ospitata e un'altra, un libro, una conferenza. Quasi sempre, dopo 2 ore di questo infotainment, un misto tra informazione e intrattenimento, non ne sappiamo assolutamente nulla di più, ma abbiamo soddisfatto quel morboso bisogno di particolari inutili di cui questi programmi sono infarciti.
Se li confrontiamo a trasmissioni come Chi l'ha visto? capiamo ancora meglio che un limite, il diritto di cronaca, deve averlo. E il fatto che la trasmissione di RaiTre si occupi ogni puntata da sempre di centinaia di persone scomparse che non fanno audience (e quindi soldi), mentre quelle citate prima improvvisamente scoprono questi casi quando s'accende l'interessa nazionale, la dice lunga sull'ipocrisia che c'è dietro queste produzioni televisive.
Il fatto di sangue, da sempre è così, fa vendere più copie, fa salire l'audience dei programmi che ne parlano, fa aumentare il numero di visite dei siti Internet che ne scrivono. I media allora che fanno? Ne parlano sempre di più: esiste un codice deontologico, certo, ma in Italia non c'è un Ordine dei Giornalisti che intervenga in maniera repentina ed efficace, e allora ecco che l'orgia meditica esplode.
Alla fine sta solo all'utente, al lettore, al telespettatore, al singolo cittadino cercare di ristabilire un'ordine nella propria agenda, nella propria dieta mediatica, soprattutto ora che c'è Internet e nessuno può trovare la scusa che "si parla solo di questo", perchè sul web si parla di molto, molto, molto altro che di certo, per le nostre esistenze, ha un peso oggettivamente maggiore.
il secondo da http://www.corsera.it/notizia.php?id=3190
SARAH SCAZZI OMICIDIO.MATRIX ORGIA DURANTE L'OCCULTAMENTO DEL CADAVERE. |
Avetrana 10 Novembre 2010 (CORSERA.IT)
quasi un moncone del corpo,seviziato,"anzi putrefatto e sfigurato",come descritto dalle funeree inclinazioni letterarie della Barbara Palombelli (lettera a Sarah al TG5 delle ore 20.00).
Ho guardato con ripugnanza la scena,il martirio e il mercimonio del corpo di Sarah,della sua vita,la replica simulata dell' orrenda fine.Una kermesse teatrale ributtante,ideata dal prurito degli autori del programma Matrix a tutto vantaggio dell'audience.Ma quello che mi ha reso ancora più perplesso è stato lo squallore comportamentale,la piaggeria dell'avv.Nicodemo Gentile,il sosia di Stanlio,uno dei due difensori della famiglia Scazzi,compare di Ollio,l'altro collega al secolo avv.Walter Biscotti.
L'Avv. Nicodemo Gentile,non ha sollevato una parola, contro la feticistica rappresentazione teatrale sull'occultamento del corpo di Sarah,resa in diretta senza alcuna pietà,alcun senso del pudore e della vergogna giornalistica.Sarah Scazzi ,come ormai quella fanciulla,anche il suo ricordo, sia parte integrante di una puntata di CSI,un pezzo del fotogramma di un telefilm di successo.Una protagonista necessaria per gremire le poltrone della platea dei telespettatori dell'orrore.Un circo di successo,che replica nel corpo devastato di Sarah le proprie frustrazioni e ambizioni mancate.
Avv.Nicodemo Gentile sosia di Stanlio,come mai non sei intervenuto? Avevi paura di non essere più invitato alla kermesse necrofila che va in onda quotidianamente su Matrix?
Eppure, quando poco dopo,si è presentata l'occasione, di esternare la riprovazione per l'efferrato delitto,non hai giustamente, evitato di urlare:" Non si deve avere pietà per Michele Misseri".
La verità, cari avvocati Nicodemo Gentile e Walter Biscotti,sosia o alias di Stanlio e Onlio,anche voi due siete cicciati fuori dalle coltri dell'anonimato,grazie ai delitti efferati di Amanda Knox e oggi di Sarah Scazzi,e insieme ai Bruno Vespa e agli Alessio Vinci,siete protagonisti di un orribile spettacolo del circo mediatico,che offre pezzi di carne al pubblico affamato di sangue.
Come abbiamo spesso scritto,nella vicenda delle indagini e sulla ricostruzione del delitto di Sarah Scazzi,moltissimi giornalisti,anche blasonati,hanno rimesso la faccia,ma il circo mediatico continua,senza mostrare scrupoli,anzi con la complicità tra i protagonisti,che blaterano senza provare alcun rimorso.La Barbara Palombelli, almeno ha offerto dei soldi a Claudio Scazzi, per il suo canile in memoria di Sarah,un gesto ripatore,anche se tardivo,ma meglio che apparire avvocati e far ridere il pubblico,come e meglio di Stanlio e Ollio,senza avere nemmeno una probabile sceneggiatura da recitare sotto il braccio.
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