In questi giorni facendo , uso inernet e l'email da un pc esterno al mio , un po' di pulizia nella posta eletronica , eccovi alcune email riguardanti il mio post sui 150 del nostro amato\ odiato bel paese
dici che non c'era niente da festeggiare e poi sei caduto anche tu nella trappola delle celebrazioni .
dici che non c'era niente da festeggiare e poi sei caduto anche tu nella trappola delle celebrazioni .
Sei un ipocrita sputi ed insulti la patria e poi la celebri ? sei ipocrita ( questa la pubblico interamente perchè mi fa troppo ridere in quanto la persona non ha capito un di me o è di quelli che guargente con i paraocchi dell'ideologia ) << come la sinistra che si scopre patriotica. Mi fate amaramente ridere per non dire peggio per come all'improvviso vi coprite patriotici . Quandi Fino a pochi anni fa, a parlare di patria e tricolore eravamo noi di destra .Infatti fino all'anno scorso ,vedere l'ìopera da lei citata nel suo post precedente ,chi parlava più del Risorgimento? Quest'anno è di moda riempirsi la bocca ed esternarlo , forse perchè èil 150° anniversario del nostra amata patria.
L'anno prossimo tornera'nell'oblio. Non si erano mai viste persone di sinistra inneggiare al tricolore, ma solo insultarlo. Ma adesso c'è¨ la Lega e quindi: "Contrordine Compagni! Viva il tricolore!"Se non è ipocrisia questa caro Amico .>>
Inoltre mi è stato chiesto : << Dici d'essere sardo prima che italiano e poi celebri l'oppressore o non metti insieme alla bandiera tricolore neppure una sarda ? chde cosa c'è da festeggiare 80 anni di Savoia, 20 di fascismo, 50 di DC, quasi 20 di fra falsa opposizione e berlusconismo.Non c'è molto di cui esser fieri ma ci fu un momento in cui davvero "sentimmo l'amor per la patria nostra". W la resistenza, w la lotta partigiana, w l'Italia antifascista!
Inn parte è vero quello che dicono quelli che mi dicono cosa ci sia da festeggiare e quello che dicevo nel post precedente su cosa è stato per noi Sardi .Infatti Scrisse Antonio Gramsci nel 1920, sull'Ordine Nuovo, queste parole: "Lo stato italiano è stato una dittatura feroce, che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti".
Non Aveva tutti i torti . Ed è anche vero che il Risorgimento non fu per niente o quasi una "rivoluzione di popolo",in quanto quelli che loro furono furono emarginati ed isolati dopo essere stati usati e che fu usato dalla monarchia sabauda per costruire sì uno stato unitario, ma nell'interesse di una borghesia gretta e ottusa, subito pronta ad allearsi con i latifondisti meridionaliopposizione e, reazionari e sanfedisti. Il fascismo nacque, figlio carnale, da quella alleanza.Ma ,eppure <
E poiché vedo, con raccapriccio, chi sono coloro che oggi insultano il tricolore, i lanzichenecchi della Lega; e poiché vedo chi è, e di che pasta è fatto, l'eversore che guida il governo d'Italia, contro la Costituzione, allora non posso che stare dalla parte del tricolore (anche se non mi piace granche troppo retorico andrebbe riscritto , riadattato ad oggi e lasciato intatta la musica per altro bellissima , come è stato fatto con l'inno nazionjale della Csi ex Urss dove la musica è rimasta intatta ma ma hanno cambiato il testo = dee della Resistenza, che quella Costituzione promosse.Hon ricordato , scondinando nelle celebrazioni lo ammetto il 150esimo anniversario del nostro Paese: per difendere la sua unità (contro gli organizzatori potenziali della guerra civile) ; la sua democrazia (anche se così tanto minacciata e rimessa indiscussione da 60 anni a questa parte ); quel poco di giustizia sociale che ancora resta (anche se così tanto offesa).
Tornando a Gramsci: è un "casamatta", nella quale difenderci e dalla quale, appena possibile, riorganizzare la controffensiva contro chi offende e vuole riscrivere anzichè studiarla a 360°nel bene e nel male la storia
Per quanto riguarda la mancata esposizione della bandiea sarda con quella tricolore , non l'ho fatta perchè : 1) non ne avevo , e non ne ho trovato ; 2) non sapevo se usare quella classica istituzionalizzata erroneamente dallla dc e poi di nuovo dalla pdl o quellla riformata da Soru ( qui e qui maggiori news sulla diatriba ) oppure quella dell'albero sradicato insegne del regno giudicale d'Aborea che si ribella all'aragona .E poi sinceramente , non è mica necessario un simbolo o ( in questo caso ) una bandiera per dimostrare la propria identità .
Per quanto riguarda il tricolore è dovuto alla mia è una resistenza antropologica-culturale prima ancora che politica. Mi rivolta l'idea maniacale di doversi proteggere da tutto, odio il dogmatismo delle tradizioni (radici di questo e di quello da tutelare a tutti i costi ), prendo a calci dalla mattina alla sera il concetto fascista di identità chiusa , irrido il timore dell'alterità in qualunque forma si presenti, specie se è quella umana, detesto il culto del lavoro (il "fare") come sostanza etica dello stare insieme mi offende ( anche se non sono da qualche anno tanto praticante ) vedere la religione ridotta a marcatore identitario ed usata a proprio uso e consiumo per giustificare un ideologia xenofoba e razzistica Tutto l'impianto ideologico del leghismo incarna alla massima potenza il contrario del mondo che cerco di costruire. Questa resistenza è patrimonio civile di molti sul territorio italiano, e so che tanti ( me compreso ) hanno messo il tricolore alla finestra non tanto per dimostrare di essere italiani, quanto per affermare simbolicamente di non essere leghisti.Infatti << (...) Camminavo per le strade notturne di Santarcangelo di Romagna al ritorno da una conversazione pubblica con Emiliano Visconti nella biblioteca comunale, e parlavamo proprio di come la presenza di istanze razziste e incivili, distruttive del più elementare stare insieme da persone umane, abbia costretto persino un internazionalista come lui, uno che non ha mai subito il fascino della retorica della patria e di quel che si porta dietro, ad aver voglia di tricolore, manco fosse il solo scudo rimasto contro la deriva xenofoba e reazionaria che sta alla base della spinta popolare leghista.( .... dalla nota su fb diMichela Murgia ) . Infatti io che consideravo e ancora lo faccio nonostante tutto
E poi --- qui mi rivolgo alla lettera di ***** che mi accusa d'ipocrisia --- del risorgimento la sinistra ne ha sempre parlato di risorgimento ed patria non in maniera manifesta e acritica folkloristica usata per giustificare le guerre imbelli e colonialistiche ed imperialistiche ( come si diceva un tempo ) cioè sintetizzando : << (...)nei miti eterni della patria o dell' eroe (...) nei campi di sterminio dio è morto,coi miti della razza dio è morto >>. Mentre la sinistra e non solo ha un concetto diverso di patria ( anche se io credo che bisogna parlare di patrie vista la diversità da regione a regione ancora da li avvenire e da costruire ) ecco come ( riporto solo l'ultimo che in sintesi a mio avviso li rappresenta tutti di cui trovate i video nei vari url ) noi della sinistra vediamo la patria : il piave (1 2 ) bella ciao, il sentiero ( dei Mcr ) ,linea gotica ( ex Csi ) viva l'italia ( de gregori ) povera patria ( di battiato )
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