che strano paese il nostro celbra in pompa magna le vittime e dimentica gli eroi

come dicevo  dal titolo si celebrano in pompa magna  , e  i familiari  delle vittime  non s'oppongono nolenti o volenti , le persone  che  mandano  (  o scelgono d'andarci perchè ci credono  o vngono indottrinati oppure  per lucro e  facile guadagno  ) al macello nelle  pseudo  o vere  missioni umanitarie  . 
Ma  si scordano. fin quando  qualche  coraggioso  che sfida  i  tabù  di stato  e   non  ,  se ne ricorda   come il caso di Pietro Sini eroe di Nassyria che    è stato riconosciuto  4  anni  dopo  qui la  sua storia
Forse perchè odiano gli eroi vivi, perchè posso raccontare come sono andate le cose...
mentre commemorano in pompa magna gli eroi morti...(cancellando anche la compagna, il caso di Adele Parillo  compagna  di Stefano Olla  reggista morto a nassyria  , che quell'eroe si era scelto nella vita ) perchè i morti non possono parlare ....e protestare come  ha  fatto   lei  quando  fu allontanata  dal Vittoriano  durante le celebrazioni ufficiali  perchè ha sempre detto che << Stefano (e tutti gli altri morti) non era un EROE...ma una VITTIMA. >>
Mentre  i veri eroi   che  compiono  veramente  un atto  eroico  rischiando la vita  vengono o emarginati  ( vedere  caso  sopra  )  o dimenticati    come  quello  di cui  racconto  la storia   nel post d'oggi

Vedi le foto ROMA Si erano dimenticati tutti di lui, g  d'Angelo Licheri, il piccolo uomo di origine sarda, “l'eroe di Vermicino”. Fu quell'ex tipografo magrissimo che 30 anni fa fece trepidare tutta l'Italia con il suo tentativo di salvare Alfredino Rampi. Licheri riuscì a raggiungere il bambino in fondo al pozzo artesiano, 60 metri sotto terra, ma non ce la fece a legarlo per tirarlo su. Walter Veltroni l'ha scovato in una casa di cura dove Licheri vive da solo, in condizioni indigenti, con una gamba amputata per il diabete. Ha raccontato la storia nel suo libro di prossima uscita “L'inizio del buio” e intanto ha avvisato il ministro dell'Interno Roberto Maroni dello stato di salute di questo eroe dimenticato. Ieri Veltroni e Maroni sono andati a trovarlo nella casa di cura San Raffaele di Velletri e gli hanno consegnato un assegno di 10mila euro, erogato dall'Associazione nazionale vigili del fuoco. 
per  chi non conoscesse o ricordasse o volesse ricordare tale fatto ne  trova  una sintesi qui


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