18.3.11

la bellezza non ha tempo IL Nabucco di giuseppe verdi

Ieri  17 marzo ho  visto il nabucco di Giuseppe Verdi , rinunciando  senza gosso sacrificio , tanto la  si può volendo   rivedere  in rete  alla  più noiosa e  soporrifera  (  non per  gli argomenti trattati  , ma  per  i soliti ospiti  chiamati ad intervenire  ) trasmissione di Annno zero che  ormai vedevo tra un abiocco  o zapping  e l'altro per le  vignette di Vauro
Essa  è stata l'occasione per avvicinarmi senza  pregiudizi e  a  360° alla Lirica  . Riavvicinarmi perchè  sono cresciuto  in una famiglia che mi ha trasmesso  (  i miei nonni paterni ed i loro parenti  e fratelli  almeno quelli che  ho conosciuto direttamente  o  indirettamente tramite  mio padre , ed  mia  zia materna  ) la passione  , anche se  in  realtà ,  forse causa testi  oltre  che i miei problemi d'udito  e  culturali  ( infatti la lirica va seguita  con un testo ) ne ascoltavo e mi lasciavo trascinare  da alcuni pezzi come l'atto  III  del nabucco



o dalle musiche  o dalleinterpretazioni tipo  quelle  della Callas .Ascoltandolo e leggendo i sottotitoli dell'opera di Verdi n  in questione  affermo che le opere  classiche non sempre  sono stuchevvoli e  barbose  .L'opera  in questione  sarà pure bibblica  e avrà la collocazione di un'autorità di tipo religioso, l'inflessibile pontefice Zaccaria, a capo della fazione ebrea. Una prospettiva non condivisa da Verdi, la cui simpatia e il cui interesse di drammaturgo vanno soprattutto verso le figure più complesse e tormentate del tiranno babilonese e di Abigaille.Infatti pochi forse sanno che, in origine, il nome dato da Giuseppe Verdi alla sua opera fosse
 "Nabuccodonosor" ma, data la lunghezza dello stesso sulla locandina, venne diviso in due righe e cioè "Nabucco" e, a capo, "Donosor" ma la gente faceva caso solo alla prima riga. Da qui la diffusione del nome dell'opera fino ad oggi come del "Nabucco".Ed il tema risorgimentale  è indiretto ed incentrato soprattutto su due  fatti .Il primo  il famosissimo coro Va', pensiero, sull'ali dorate, intonato appunto dal popolo ebreo. Il resto del dramma è invece incentrato sulle figure drammatiche del re di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille. Il secondo   che il librettista Solera aderì alla battaglia risorgimentale da posizioni neoguelfe.
Ma d'altronde   quando un regime o  una  dominazione  straniera controlla anche la  cultura e  tutte le forme  d'epressioni artistiche  bisogna  giocare sul filo di lana  ed usare la  fantasia  onde  evitare censure  ed repressione .
Molto curata la contestualizzazione   storico\culturale  fatta in studio  fra un atto e l'altro.Un opera di grande passione civile specie  nel coro   del terzo atto    e  se  ci pensiamo  di  grande attualita ,  nel   se ci pensiamo bene   come  dimostra  sia  da questo video e  quello riportato sotto



Da  profano  ed impedito problemi  d'udito e un insegnate caprone  e stizzosa  di educazione musicale   alle medie le  musiche  e  le interpretazioni dei cori  e  dei singoli personaggi  mi sono piaciuti  e mi hannpo  emozionatoproprio come   quando Julia Roberts in pretty woman.viene  portata  all'opera da  Richard Gere Concludo affermando  che  è  una delle opere  , più intese  della  cultura  del nostro  amato-odiato risorgimento e più attuale  che mai

approffondimento
testo  e curiosità sull'opera http://it.wikipedia.org/wiki/Nabucco

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