Nella Bassa friulana l'uomo che sussurra ai coleotteri






Fausto Del Pin, di San Giorgio di Nogaro, ha creato nella sua fattoria l'habitat adatto alla crescita del "cervo volante", un coleottero che si sta estinguendo. Ecco le immagini di uno degli insetti cresciuti nella Bassa friulana (Video Fausto Del Pin)




San Giorgio: Del Pin ha creato nella sua fattoria l’habitat naturale per il cervo volante. «Sono in via d’estinzione e ci vogliono anche cinque anni per farli crescere»di Francesca Artico

da http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca del 27 maggio 2017



SAN GIORGIO DI NOGARO. A dieci anni dalla creazione di un habitat adatto, nella Bassa Friulana è nata la nuova generazione di cervi volanti (Lucanus cervus), i grossi coleotteri in via di estinzione la cui specie è inclusa nella Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa.
Nella Bassa friulana l'uomo che sussurra ai coleotteriFausto Del Pin, di San Giorgio di Nogaro, ha creato nella sua fattoria l'habitat adatto alla crescita del "cervo volante", un coleottero che si sta estinguendo.
Fausto Del Pin, imprenditore e produttore di nuove tecnologie conosciuto anche fuori dai confini nazionali per aver realizzato il Defend un dispositivo “antifulmini”, animalista e naturalista convinto (in questi giorni sta combattendo una battaglia contro l’abbattimento delle nutrie), lavorava da dieci anni per raggiungere questo risultato.
«Oggi - racconta - sono contento. In dieci anni é nata la seconda generazione di cervi volanti nella fattoria dove tenevo i cavalli a San Giorgio di Nogaro. La vita da larva nei tronchi vecchi e morti dura 5 anni. Lo sviluppo di un cervo volante può durare tra i 3 ed i 5 anni.Da noi si possono considerare in via di estinzione ma se si agisce come ho fatto io si ripopolano e si salvano. Basta lasciare marcire dei tronchi dove nelle vicinanze c’è un esemplare.
Loro depongono le uova alla base dei ceppi di alberi vecchi o morenti (preferibilmente quercia, castagno, faggio, salice e pioppo) che vengono incisi dalle mandibole della femmina prima della deposizione. È un insetto stupendo che va tutelato».
Il via grazie a un cumulo di legno vecchio lasciato riposare per anni. «Dopo cinque anni - racconta Del Pin - ho visto nascere i primi coleotteri. Li ha visti combattere e anche amoreggiare.
Ora si sono di nuovo riprodotti. Vorrei trasmettere questo mio impegno a tutti con il fine di iniziare a ripristinare quell’ecosistema che l’uomo ha interrotto in alcuni suoi passaggi. Tutti dobbiamo fare un passo indietro se vogliamo un mondo vivibile.
Ricordo che un tempo il cervo volante – come altri coleotteri che vivono nel legno –, era molto comune. La specie si deve considerare potenzialmente minacciata per la riduzione o la distruzione del suo habitat, in particolare per le pratiche forestali che tendono a eliminare i vecchi tronchi».
Il cervo volante è inserito in alcune norme di protezione dell'Unione Europea, e precisamente nella direttiva Habitat del 1992, che prevede la designazione di zone speciali per la conservazione.



















direttiva Habitat del 1992, che prevede la designazione di zone speciali per la conservazione.

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