Nel suo consueto intervento a Piazzapulita, in onda su La7, Stefano Massini è tornato sul monologo della settimana precedente, quando ha parlato delle offese razziste verso un bambino che giocava a calcio su un campetto di periferia: "Ho ricevuto tantissime reazioni, ma una mi ha particolarmente colpito", ha detto. "Una signora ha scritto che devo stare muto perché sono feccia in quanto scrittore e che gli scrittori non si devono occupare di razzismo ma del mio mestiere.
Le ricordo che tutti i più grandi scrittori della letteratura italiana, da Foscolo a Dante, erano gente gagliarda che ha rischiato la galera per raccontare la realtà e la politica: tutto fuorché dei cacasotto. Ma siccome ho deciso di darle ascolto, ho guardato la sua pagina Facebook e ho visto che è un tripudio di criceti e pappagallini, per cui ho deciso di seguirla: non parlerò di politica, ma di animali". E lancia il suo manuale di 'zoologia politica' con i ritratti di cinque animali in cui dipinge a modo suo la politica italiana.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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