10.6.19

Sama', la prima Dj donna palestinese: "Abbatto muri e stereotipi a colpi di techno" e Ezio Bosso “Che storia è la musica

di cosa  stiamo parlando 

che come dimostra la replica ( ne ho parlato qui  ) di  Stefano Massini è al suo  monologo    in cui  aveva parlato  quando ha parlato delle offese razziste verso un bambino che giocava a calcio su un campetto di periferia   che    si può fare politica anche senza essere ideologici e che gli artisti sono anch'essi politici senza essere politiki ( la k è voluta per differenziare la politica che viene dal basso e politica dei partiti e delle ideologie )


premetto che  non mi  piace  il genere  musicale  , lo  giudico  " ciocchi di stagnali  " , forse perchè   jurassico  o legato ad un musica   armonica \  ritmica     e non dozzinale  , di qualità , indipendentemente  dal genere . Ma     sono  concorde  con l'intervista  rilasciata   dala  giovane    e    con la sua storia  

"Non parlo di politica, io sono già un messaggio: sono una donna palestinese che fa la Dj". Sama' Abdulhadi è la prima Dj donna della Palestina. Undici anni fa ha introdotto in Cisgiordania la techno, un genere musicale figlio della musica elettronica, ed è riuscita a emergere nonostante le difficoltà create da muri e checkpoint. Ribelle sin da piccola, la sua è stata una sfida continua al patriarcato e agli stereotipi.

                     di Valentina Ruggiu





e il bellissimo concerto di Ezio Bosso “Che storia è la musica “ andato in onda ieri su rai 3 che è riuscito a far emozionare persino Enrico Mentana che ha detto: “Un giornalista, soprattutto televisivo, non dovrebbe mai commuoversi nè restare senza parole” ma è capitato.  Esso ha  






Ezio Bosso ha vinto la sfida di portare la musica classica in prima serata. Una sfida che intimorisce i più navigati esperti di indici di ascolto ma lui non ha avuto alcun timore di proporre Ludwig van Beethoven. Su Raitre, in prima e seconda serata a Che storia è la musica, Bosso si è messo in gioco dirigendo l’orchestra dell’Europa Filarmonica, da lui fondata due anni fa, nell’esecuzione della Quinta e della Settima sinfonia del compositore tedesco. Un amore per Beethoven che risale a quando da bambino ascoltò per la prima volta la Sonata al Chiaro di luna. Tre ore e mezza di musica e spettacolo nel Teatro Verdi di Busseto, in provincia di Parma che hanno appassionato i telespettatori. E i risultati sono andati al di là di ogni più ottimistica previsione. Bosso ha manifestato grandi doti da intrattenitore. È riuscito a spiegare la musica classica e a stregare il pubblico raccogliendo, infatti, davanti al video 1.010.000 spettatori pari ad uno share del 5.3% (presentazione dalle 20.27 alle 20.35: 720.000 – 4%). Un dato sorprendente, considerato che la musica di Beethoven non è mai stata proposta in una prima serata televisiva. Una scelta importante quella di Bosso: «Il fatto che sia una musica non parlata fa sì che ognuno, sulla base di ricordi, pensieri e sogni, possa costruirci sopra la sua storia per poi confrontarla con quella degli altri». [ .... continua qui]

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