è ritornata la caccia alle streghe e il rogo Forza Nuova a Milano: roghi in piazza per il libro di Altan sull'omosessualità



leggendo  questa  news  mi viene in mente    quanto  dicevano due  grandissimm poetri   del  900  -La prima  si tratta  di un intervista   fatta danPasolini  ad  Ungaretti   sull'omosessualità  






La  seconda  doppia  ed  è un discorso  di Fabrizio de  Andrè (  cosi  come  la  vignetta  di Vauro  riportata  più  sotto      ispirata   ad una  sua famosissima  canzone  )  e la  canzone principesa  (   nella stupenda   e toccante  versione degli amici  \  compagni di viaggio    Faber noster )   canzone su tali tematiche  






Lo so   che  questa  canzone  parla di transessualità non di omosessualità non sono assolutamente sinomini ma  sempre  di  vittime di  questo mondo (  per  usare un termine   caro  a de andrè )  e di perseguitatoi    si tratta 





da  repubblica  online 

L'organizzazione di estrema destra richiama la campagna di Göbbels e mette al bando
il volume del disegnatore. La Lega italiana nuove famiglie: "Andrebbe consigliato a scuola"

di MASSIMO PISA
"Roghi in piazza". Li invoca, con fin troppo sfacciato richiamo alla campagna contro i libri non tedeschi lanciata da Joseph Göbbels all'indomani dell'ascesa di Hitler alla cancelleria, la sezione milanese di Forza Nuova  (  sotto  a destra   una   schermata presa  dalla  voce  forza  nuova  wikipedia  su come riconoscerli ed  evitarli  )  . Lo fa, come usa 79 anni dopo l'avanzata ideologica nazista contro l'arte "degenerata e giudaica", attraverso un post su Twitter. Il bersaglio degenerato, questa volta, sono disegnatore Marco Tullio Altan e il suo libro Piccolo uovo, storia di un minuscolo pinguino che trova la famiglia ideale in una coppia di suoi simili omosessuali. Una favola che dallo scorso settembre ha sollevato un vespaio a Milano: l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, lo ha pubblicamente elogiato "da padre" fin dalla presentazione, con ovvie levate di scudi di cattolici e destre. 


da  google



La penultima crociata, in ordine cronologico, era una mozione del consigliere di zona 3  Francesco Migliarese (Pdl), che ne invocava la censura preventiva.   Adesso si muove l'estrema destra, per ora solo  sul web. "Il piccolo uovo di Altan. Odiosa cultura omosessuale insegnata ai bambini". Firmato : FN Milano. E quella richiesta di roghi. Ai dirigenti della Digos, al momento, non risultano iniziative di protesta imminenti. Di "nervosismo delle destre" e "assurdo tentativo di censura" parla Marco Volante, presidente della Lega italiana nuove famiglie. Che aggiunge: "Auspichiamo che il libretto venga acquisito come testo di educazione civica nelle scuole comunali". Ma nella Milano che   ha visto appena una settimana fa i lefebvriani manifestare in piazza contro la pièce teatrale Sul concetto di volto nel Figlio di Dio, di Romeo Castellucci, nulla è escluso



 Ora  esprimo la  mia  piena  ed  incondizionata   solidarietà a Tullio Altan e il mio fanculo   e la  totale   \ tolleranza  zero  contro i fascisti e cretini di forza nuova  ed  affini  , perchè








da wikipedia  alla voce  forza   nuova 













 mio fanculo   e la  totale   \ tolleranza  zero  contro i fascisti e cretini di forza nuova  ed  affini  , perchè spesso la loro   l'omofobia   (  esperienza  diretta a  livello locale  ) viene usata per  nascondere    una  omosessualità repressa.Ma soprattutto perché se devono "combattere" (  criticare  ) la cosa  la facciano  , se mai  ne posseggono una ,   con la  cultura  ( come faccio  anch'io  criticando   non solo  al mondo  gay e trans certe cose  come per  esempio  : l'ostentazione  esasperata  e  l'esibizionismo   )    non : 1) con la caccia alle streghe    e i roghi  non basta    quanti  ce  ne sono stati   dal medioevo ad  oggi . E  di quanta sofferenza  ., 2)  non con teorie  ormai  superate  e  smentite  scientificamente  (  anche  se  ancora  ci son  o degli zoccoli duri a morire   e la  considerano tale  )  è da     1974 che  l’omosessualità venne cancellata dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) pubblicato dall’American Psychiatric Association (APA). Nella prima versione del 1952 risultava condizione psicopatologica tra i “Disturbi sociopatici di Personalità”, nel 1968 rientrò nelle deviazioni sessuali, come la pedofilia, trovando posto tra i “Disturbi Mentali non Psicotici”, sempre   nel 1974 venne rimossa ma spuntò l’”omosessualità egodistonica”, ovvero quella condizione in cui una persona omosessuale non accetta il proprio orientamento sessuale e non lo vive con serenità. Anche questa voce sparirà dal Dsm nel 1987 ed effettivamente dal 1990 anche l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) depennerà l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali definendola “una variante naturale del comportamento sessuale umano”. (....) E se una persona dovesse vivere con disagio il proprio orientamento sessuale omosessuale o eterosessuale? Un buon intervento, oggi, in ambito di salute mentale, non dovrebbe certo agire nel senso del cambiamento della tendenza sessuale, piuttosto dovrebbe tentare di armonizzare in modo “sintonico” tutti gli aspetti della personalità del paziente, con un percorso di supporto che lo aiuti a comprendere e superare la sua difficoltà ad accettare il proprio orientamento sessuale. (.... )   continua  su  questo articolo di  http://www.psicoterapiadinamica.it/  )  con concludo  con questa  vignetta  di  Vauro  







Commenti

Salvatore ha detto…
Più passa il tempo e più il mondo s'imbruttisce negli ultimi decenni. Saluti da Salvatore.
Andrea ha detto…
Occorre fare distinzione: la provocazione di FN è indifendibile, ma la mozione di Francesco Migliarese è stata travisata dalla stampa e la citazione riportata è stata estrapolata dal contesto. La richiesta era di evitare la diffusione a nome del Comune del libricino all'interno degli asili e delle scuole civiche, e non richiedeva in alcun modo la "censura" così come scrivono i quotidiani. Purtroppo la stampa strumentalizza le notizie per i suoi fini e non dà certo onore al buon giornalismo.
Andrea ha detto…
Bisogna distinguere: la provocazione di FN è indifendibile, ma la mozione di Francesco Migliarese è tutt'altra cosa. Purtroppo i contenuti della mozione sono stati travisati e la citazione più volte riportata è stata tagliata ed estrapolata dal contesto: la richiesta non era quella di una "censura" (così come tutti scrivono), ma era una critica all'iniziativa di diffusione del libricino a nome del Comune negli asili e nelle scuole civiche. Purtroppo il contenuto è stato travisato, segno di un giornalismo mistificatorio che non si fa certo onore.
Giuseppe Scano ha detto…
secondo me quella è censura lo dice anche il dizionario ecco il significato di censura http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/censura.shtml.
Quella di forza nuova non mi sembra una provocazione po se lo è molto vicina al vero
Andrea ha detto…
Se per "censura" si intende il semplice "non essere d'accordo" ed esprimere un dissenso, allora esprimere una qualsiasi opinione è "censura".
Mi sembra inaccettabile l'iniziativa del Comune di diffondere il libro negli asili; il nome più corretto per questa iniziativa sarebbe "propaganda", per di più su soggetti che non hanno ancora la capacità per poter filtrare le informazioni e per poterle "discutere" (così come l'assessore Majorino ipocritamente afferma). La mozione inviata al Comune è per prima cosa una tutela per i bambini degli asili: nessun libro ideologico andrebbe adottato, qualsiasi sia il suo contenuto...Ma immagino che per alcune persone funzioni che fino a quando i contenuti sono in linea con il loro pensiero è tutto lecito, ma non appena il messaggio se ne discosti, allora diventa "censura".
Giuseppe Scano ha detto…
adesso ti sei chiarito . ne sono parzialmente d'accordo con te . però bastava votare no, e non proporre una mozione del genere , logico che a più passa come un atteggiamento censorio .
Andrea ha detto…
Il problema è che per l'iniziativa proposta non esiste la possibilità di dare un voto (non per un consigliere di zona per lo meno). La mozione è quindi lo strumento più idoneo, e forse l'unico, che la democrazia dà a disposizione in questi casi.
A mio avviso è stato semplicemente montato su il caso per fare scalpore: leggendo la mozione si capisce che l'intento non era la "censura" (parola mai usata). Oltretutto presentare una mozione non vuol dire direttamente fare censura, ma semplicemente riportare l'attenzione e il dibattito su una questione.
Questo è l'articolo che chiarisce la posizione del consigliere di zona, che invito a leggere: http://milanesi.corriere.it/2012/02/03/perche-quel-libro-illustrato-da-altan-non-va-messo-negli-asili/
Si può essere d'accordo o meno con la sua posizione, ma almeno è doveroso proteggere la verità dei fatti e verificarli, sentendo entrambe le parti.

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