La Asl di Olbia invita a vivere bene il Carnevale, salvaguardando la propria salute e quella degli altri.
Viste le passate edizioni e i numerosi casi di “etilismo acuto” registrati nei Pronto Soccorso galluresi in occasione dei festeggiamenti del carnevale la Asl di Olbia invita la popolazione di tutte le età a godersi i festeggiamenti del periodo, contenendo però l’uso di alcolici ed impedendolo ai minori.
Nel carnevale 2009 sono stati 25 i ragazzi che si sono presentati al pronto soccorso del Paolo Dettori con una diagnosi di etilismo acuto. Nel 2010 invece sono stati 10 i ragazzi che si sono presentati nella struttura tempiese. Lo scorso anno, nella sola giornata di giovedì grasso, sono state ben 15 le persone, soprattutto giovani, che sono arrivate al Pronto Soccorso di Tempio Pausania in uno stato di alcolismo acuto.
“Il carnevale è un periodo di festa, che deve essere vissuto bene, il divertimento sano esiste – spiega il responsabile del Pronto Soccorso del Paolo Dettori di Tempio Pausania, Elio Tamponi - Il carnevale fa parte della nostra tradizione, il divertimento non lo si trova però nell’alcol, ed e’ assurdo che soprattutto dei “bambini” finiscano all’ospedale dopo aver assunto dosi eccessive di alcolici. Come Asl invitiamo la popolazione a divertirsi, senza eccedere nell’uso dell’alcool. A causa di problemi anche strutturali dell’ospedale tempiese, un grosso afflusso di persone all’interno del Pronto Soccorso potrebbe comportare difficoltà nell’erogazione del servizio sanitario. Com’è capitato negli anni passati, un intasamento della struttura di Emergenza-Urgenza potrebbe mettere in crisi la struttura e creare grosse difficoltà nell’erogazione del servizio, per questo invitiamo i genitori ad un più attento controllo dei propri figli, soprattutto quelli più piccoli, e invitiamo le maschere più grandi ad un divertimento sano senza eccessi”. Attenzione anche alle basse temperature che, “associato all’alcol aumentano il rischio di ipotermia”, conclude Tamponi.
“In particolari peridi dell’anno, come appunto Carnevale, capita purtroppo troppo spesso di
dover prestare cure mediche a dei giovanissimi che bevono con lo scopo preciso di annebbiarsi la mente. E’ giusto tenere a mente che l’alcool è una sostanza tossica per l’organismo e che nei soggetti che non hanno un’assuefazione alla sostanza può determinare un’intossicazione acuta che potrebbe portare anche al coma”, spiega Attilio Bua, direttore del Pronto Soccorso di Olbia. “Essendo l’alcol una micromolecola supera la barriera nervosa e determina l’alterazione del sistema nervoso che portano al presentarsi di effetti collaterali indiretti, come ad esempio alla guida: chi si mette in auto sotto l’effetto di alcol è convinto di essere un pilota di Formula 1, quando invece non ha le capacità di guidare”.
dover prestare cure mediche a dei giovanissimi che bevono con lo scopo preciso di annebbiarsi la mente. E’ giusto tenere a mente che l’alcool è una sostanza tossica per l’organismo e che nei soggetti che non hanno un’assuefazione alla sostanza può determinare un’intossicazione acuta che potrebbe portare anche al coma”, spiega Attilio Bua, direttore del Pronto Soccorso di Olbia. “Essendo l’alcol una micromolecola supera la barriera nervosa e determina l’alterazione del sistema nervoso che portano al presentarsi di effetti collaterali indiretti, come ad esempio alla guida: chi si mette in auto sotto l’effetto di alcol è convinto di essere un pilota di Formula 1, quando invece non ha le capacità di guidare”.
Protezione dei giovani anche a Carnevale. La regola è: niente alcol ai giovani.
“E’ noto a tutti il rischio connesso all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche, e tutte le problematiche individuali, familiari e sociali che esso provoca”,spiega Salvatore Carai, direttore del Servizio delle Dipendenze della Asl di Olbia. “E’ necessario che tutti si ricordino sempre le normative vigenti in materia di vendita e somministrazione di sostanze alcoliche, le quali vietano la vendita di alcolici ai minori di 16 anni, alle persone con disabilità psichiche e a tutti coloro che sono già palesemente in uno stato di ebbrezza alcolica”, spiega il dottor Carai, che all’interno del suo Servizio ha istituito ormai da anni anche un equipe alcologica.
“Un appello particolare viene rivolto ai genitori e a tutti coloro che esercitano la potestà genitoriale, affinché vigilino sui propri figli, nell’ottica di una maggiore tutela verso i rischi connessi all’uso e abuso di sostanze alcoliche”,conclude Carai.
Per non guastare la festa
Gli amanti del carnevale possono contribuire ad evitare i problemi causati dall’alcol, seguendo quelli che possono sembrare dei banali consigli:
- Non farsi trascinare e influenzare dai ritmi del consumo alcolico altrui;
- Le musiche e l’euforia carnevalesca fanno sudare, conviene però placare la sete ricorrendo alle bevande analcoliche;
- Chi beve non guidi. Bisognerebbe impedire a chi ha un tasso d’alcolemia troppo elevato di tornare a casa alla guida di un veicolo;
- Se si bevono grandi quantità di alcolici, si rischia un’intossicazione alcolica: uno dei segnali d’allarme sono: la perdita delle capacità sensoriali, l’eccessiva tristezza o euforia. In caso di dubbio è meglio contattare la centrale del 118 e ricorrere subito alle cure mediche.
“Una miscela esplosiva si ha con l’associazione di alcol e sostanze stupefacenti, in questo caso si assiste alla perdita di tutte le capacità cognitive: per questo invitiamo la popolazione ad un divertimento attento”, conclude Bua.
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