20.2.12

In mostra la prima e-mail della storia un indiano inventò la posta elettronica





da  repubblica  del 19\2\2012
INTERNET
In mostra la prima e-mail della storia
un indiano inventò la posta elettronica
Il National Museum of History ha acquisito il copyright del codice informatico del primo "messaggio" inviato nel '78 da Shiva Ayyadurai. "la gente cerca è una connessione, ha bisogno di crearsi dei legami con altri esseri umani", dice l'inventore  di FEDERICO RAMPINI




                              Shiva Ayaddurai
L'EMAIL viene accolta nel museo. Nel senso che potremo visitare "la prima email", ricostruire il percorso esatto della sua genealogia, grazie alla Smithsonian Institution di Washington. La più importante istituzione museale degli Stati Uniti ha "acquisito" tra le sue collezioni giovedì scorso tutta la documentazione sulla nascita delle email, i copyright, comprese le 50.000 "frasi" di codice informatico che contengono in sé una "cronaca" dell'invenzione della posta elettronica .         
Naturalmente gli esperti sono pronti a disquisire, obiettare e precisare, perché la data di nascita della posta elettronica è oggetto di discussioni infinite. Ma d'ora in avanti farà testo il materiale custodito nel National Museum of American History. Che, manco a dirlo, ben presto sarà visitabile anche… online. 
Il padre dell'email. Si scopre così che la email ha un padre vero, con nome e cognome. È un indiano trapiantato negli Stati Uniti dall´infanzia. Si chiama Shiva Ayyadurai  (  foto a  sinistra  )   nacque nel 1963 nel Tamil Nadu e quindi aveva solo 15 anno quando "inventò" la email nel 1978. Era liceale, alla Livingston High School, quando mise a punto il primo sistema di posta elettronica per la facoltà di medicina e odontoiatria del New Jersey. La sua paternità ha un marchio indiscusso: Ayyadurai, che in seguito divenne uno scienziato al Massachusetts Institute of Technology, ha ottenuto tanto di brevetto dallo U. S. Copyright Office, che lo ha certificato nel 1982 come l´inventore della prima email in senso moderno. Lui stesso naturalmente ha sempre ammesso che quella del 1978 non fu un'invenzione-lampo, un'intuizione solo personale, né una novità assoluta. Forme di posta elettronica sono esistite prima ancora di Internet, dai tempi del suo antenato che si chiamava Arpanet, nato nella comunità scientifica con l´impulso del ministero della Difesa americano. Fin dal 1973 nel mondo della ricerca informatica vennero proposti degli standard per codificare messaggi. Oltre ad Arpanet ci furono altri network "primordiali" come Autodin e Plato. 
"Messaggi inutili". Ma Ayyadurai diede alla email il formato che grosso modo le è rimasto fino ai nostri giorni, introducendo la "casella" degli arrivi, delle partenze, e le "cartelle" per la memorizzazione. Nel 1982 il Simple Mail Transfer Protocol (Smtp) divenne uno standard di Internet che consente il trasporto dei messaggi. L'anno precedente, nel 1981 il giovane cervello indiano era già stato premiato nell'ambito della Westinghouse Science Talent Search. In occasione della sua consacrazione di fronte al pubblico di massa, con l'ingresso nel museo di storia nazionale, Ayyudai è stato intervistato dal Washington Post. Che gli ha chiesto se dalla sua invenzione del 1978 a oggi non ci sia stata una proliferazione perfino eccessiva della posta elettronica, un diluvio universale da "sovra-comunicazione". La risposta dello scienziato indiano-americano: "La maggior parte dei messaggi inviati oggi sono inutili o irrilevanti, e questo oltre che alle email si applica agli sms. Ho l'impressione che non si tratti più di comunicazione. Quello che la gente cerca è una connessione, ha bisogno di crearsi dei legami con altri esseri umani".

 e  propria  mentre  finisco di leggere   questo articolo  sulla mia  bacheca  di fb  mi compare   questo video    di una canzone in sardo 

che  dice  le stesse  cose   contenute  in questo articolo  e    conferma  quando diceva  de Gregori  con questa  sua  famosa canzone  ripresa  da Fiorella Mannoia




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