19.2.06

Senza titolo 1140








Non c'e piu rispetto
Neanche tra di noi
Il silenzio e rotto
Dagli spari tuoi
Dimmi
Quanti soldi vuoi
Quanti soldi vuoi
Quanti soldi vuoi
Per lasciarmi stare
Quanti soldi vuoi
Quanti soldi vuoi
Quanti soldi vuoi
Che mi hai fatto male!
Non c'e piu rispetto
Uoh uoh uoh uoh uoh
Non c'e piu contatto
Oh oh oh oh
Prima ero li
Stavo bene
Con gli amici al bar
Ci credi, ero li
Senza pene
Chiaro come il mar...
Dimmi
Quanti soldi vuoi
Quanti soldi vuoi
Quanti soldi vuoi
Per lasciarmi andare
Quanti soldi vuoi
Quanti soldi vuoi
Quanti soldi vuoi
Non ti ho fatto male mai!
Oh, ma che dolore
Oh, e un gran dolore!
Non c'e piu rispetto
Neanche tra di noi
Non c'e piu rispetto
Oh oh oh oh oh
E allora
Tira tira tira
che si spezza dai
Tira tira tira
Io non ti ho fatto male mai!
Oh, ma che dolore
Oh, e un gran dolore!

 ( zucchero )


Cari leghisti , Caro Calderoli



Non è insultando , provocando , e poi protestando contro i fanatismi , l'intolleranza altrui   nei nostri confronti che si difende come  lei  ha dichiarato: <<  Non sono un ipocrita, difendo le nostre radici >>. quella che chimate la civiltà occidentale , ma che io in virtù del significato che essa ha avuto  (  colonialismo,lager  )  negli ultimi due secoli del millenio precedente preferisco chiamare identità .
Ma essa , si difende con l'accettazione delel diverse identità \ culture con il dialogo e non con la pretesa assurda che siano solo loro a rinunciare nel nome dell'integrazione a detterminati aspetti della loro cultura \ identità ma anche noi . Mi viene spontaneo chiederle : come mai se lei dice d'essere contrario ad ogni forma di fanatismo e di fondamentalismo : perchè <<  guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello , e non t'accorgi della trave che è nel tuo ? Come puoi dire al tuo fratello : Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio , e tu non vedi la trave che è nel tuo ? Ipocrita, togli prima la trave tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dal'occhio del tuo fratello >> ( dal vangelo di Luca ) , mettendo indiscussione quel fanatismo di stampo crociato che sin richiama a Lepanto e alla vandea presente all'interno della lega da cui neppure lei sposatosi con rito celtico è immune ? Invece di pensare a provocare senza conoscere completamente una cultura ( l'islam in questo caso ) oltre le consuete generalizzazioni , perchè non s'infprma meglio ? Invece di far far figuracce al nostro paese e poi piangere lacrime di coccodrillo ? Mi  auguro  che  adesso non ci faccia  fare un'altra figuraccia  attaccando  violentemente  il  figlio di Gheddafi  che ha  dichiarato : <<
Calderoli è la voce di un partito estremista.Chi lo difende è irresponsabile e razzista», sbotta il figlio del leader libico, Saif Gheddafi, «Calderoli è la voce di un partito estremista. >> ?




Cari Mussulmani Cari Imam Italiani ( e non solo )


Ancora una volta mi vergogno d'avere ( e d'essere rapressentato pur rispettando colorop lo hanno eletto ) da un ministro indegno come Calderoli . Vi chiedo scusa in nome del nostro paese perchè non siamo tutti cosi , ma sono solo piccoli gruppi che ancora reistono e nopnostante una dura lotta , il cui culmine è stato fra il 1943-1945 , ancora continuano ad esistere , e che sottovalutati potrebebro portare dei seri guai al nostro paese   e  che  s s'identificano  in questo  rirtratto  che  ne  fà  Umberto galimberti   rispondendo  a  questa  lettera  sul  n 484 di  D ( eccovi l'url  ) in serto settimanale  del quotidiano la   repubblica    che  riporto in  integralmente pertchè  è , almeno per il momento  poi  chi  sa  ,  per utenti registrati  .
<<
Mi permetta di riprendere il discorso dalla sua bella risposta pubblicata sull'inserto D la Repubblica delle Donne con il titolo "Coraggio siate laici". Ben vengano, di questi tempi "in cui assistiamo al rifiorire dei fondamentalismi religiosi, cristianesimo compreso", l'elogio del laicismo e l'esortazione all'uso della ragione. Qualche giorno fa Eugenio Scalfari, su la Repubblica, denunciava l'esistenza in Italia di una questione cattolica, cioè un'invadenza poco laica della Chiesa cattolica nella laicità dello Stato. La Chiesa fa il suo mestiere che è quello della confessionalità e non certo della laicità. Dunque non è alla Chiesa che dobbiamo chiedere conto dei danni prodotti dalla questione cattolica. Danni ingenti laddove la confessionalità e la fede nella dottrina limitano la libera ricerca e il libero pensiero. Ora, se, come lei sostiene, "c'è una responsabilità a non essere laici", essa va in primo luogo imputata allo Stato, cioè a chi, essendo fuori dalla confessionalità, ha il dovere etico di arbitrare, garantire e tutelare la laicità della vita civile. Ma, se, come sostiene Eugenio Scalfari, in Italia è sempre più diffusa la questione cattolica, ciò significa che il nostro Stato non è custode e garante della sua laicità. Questa anomalia avviene tutti i giorni nel nostro Paese; basti pensare all'insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali con insegnanti per di più pagati dallo Stato e nominati dai vescovi, insegnanti che non insegnano la storia delle religioni, peraltro già insegnata nelle ore di storia, ma affrontano tematiche di ogni genere allo scopo di diffondere la catechesi cattolica, facendo in questo modo entrare nel bel mezzo della laicità dello Stato, qual è appunto la trasmissione dei saperi, la confessionalità di una fede. Ricordiamo anche l'episodio deplorevole del ministro della Pubblica istruzione che proponeva di togliere l'insegnamento della teoria evoluzionista dai programmi scolastici, o le dichiarazioni sull'omosessualità come peccato del ministro Buttiglione al Parlamento europeo che scandalizzarono le menti laiche d'Europa, ma che in Italia determinarono un'alzata di scudi a difesa della cattolicità minacciata dall'Europa eretica; per citare solo alcuni casi in cui i vertici dello Stato non sanno tutelare la laicità dello Stato stesso e della società civile. Pierluigi Baselli pbaselli@libero.it
Io non credo che il farsi largo della Chiesa in ambiti che non sono propriamente suoi dipenda solo dall'incapacità e dalla debolezza dello Stato a farsi garante della sua laicità. Questo è senz'altro vero, come opportunamente ha fatto notare Eugenio Scalfari, ma non basta. Le ragioni più profonde io le andrei a cercare nell'aumento della complessità dovuto alla globalizzazione, che ha indebolito paurosamente la percezione della nostra identità e il nostro senso di appartenenza; nel dilagare dell'incertezza dovuta alla precarizzazione del lavoro che ha fatto implodere niente di meno che l'idea di futuro; nell'11 settembre che ha diffuso l'idea dell'Occidente minacciato che, bando alle chiacchiere e alle mollezze della tolleranza e del pluralismo, ha spinto tutti alla ricerca frettolosa di un'identità da contrapporre oggi al mondo islamico e domani alla Cina. Non si spiegherebbe diversamente perché il razzismo alla Oriana Fallaci è diventato un bestseller in tutto l'Occidente e la condanna del relativismo (a favore del suo rovescio che è il dogmatismo, quando non il fondamentalismo) di papa Ratzinger non trovi opposizioni, ma al contrario raccolga consensi anche da parte degli atei definiti per l'occasione "devoti". Quando il presente si sente minacciato e il futuro appare sempre più incerto e buio, in un'assenza totale di pensiero (che forse è la più corretta definizione di "pensiero unico") si ricorre frettolosamente al passato per reperire nella tradizione e nella religione quelle risorse simboliche che possono arginare il senso di disgregazione e di minaccia, se solo vengono riproposte in modo integralista e sottratte all'atteggiamento critico della discussione, vissuta come estenuante. Ma siccome l'Occidente appare, tra le civiltà emerse nella storia, quella che ha reperito la propria specificità nell'affrancarsi dall'assolutismo, dal dogmatismo, dall'intolleranza, è davvero curioso che, di fronte alla disgregazione contemporanea, rinunci alla sua peculiarità per rifugiarsi in un'identità del passato, quando, senza dialogo, senza ospitalità, senza tolleranza, senza relativismo, l'Occidente non era in nulla dissimile dalle altre civiltà. La Chiesa queste cose le sa e, riproponendo in modo integralista la sua tradizione millenaria volutamente sottratta al dibattito, approfitta dello stato di incertezza del mondo non tanto per dare una risposta alle paure dell'uomo contemporaneo, quanto per allargare la sua sfera di influenza tra quanti, e sono i più, non si sono mai accostati alla fatica del pensiero, e perciò sono ben disposti ad abbracciare una fede che dia loro certezza e soprattutto appartenenza e identità.
>>

Concludo con il chiedervi ancora scusa  a nome di tutta l'Italia  civile Laica ( come nel mio caso ) e cattolica ( da non confondere con quelli delal lega o dell'estrema destra o clero fascisti coem si definivano un tempo o con quelli presenti anche a sinistra che tentano di convertirvi a forza o che rifiuutano l'assistenza perchgè non di religione cattolica ) . Vi chiedo scusa dellle sue generalizzazioni e delal sua falsa e iipocrita tolleranza  . Ringraziandovi per  la  vostra moderazione  e  per non aver reagito  con violenze ma con maifestazioni pacifiche   evitando  di fare il  loro  gioco  .  



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