28.2.06

Meds, Placebo alla carica

Ho appena ascoltato il nuovo album dei Placebo che attendevo, ero, sono marcio di considerare Black Market come il lavoro che ha fatto da colonna sonora a diversi eventi, piacevoli e non... ma sopratutto intensi, questo si. E allora prendo respiro, rimetto le cuffie e lo voglio riascoltare... (lo devo, ho bisogno). E piacevole molto... Brian e sempre lo stesso, loro sono sempre gli stessi, i verse sembrano assomigliarsi per certe canzoni, impostazione vocale? La cosa seria è l'utilizzo di effetti azzeccati, sopratutto i delay e i "noise filters" che danno quel noise che in quest'album non è così evidente come in altri... ( avete presente tutti quei frusci e quelle stecche che non sembrano stecche? le chitarre distorte e contorte così tanto che se ne distingue solo l'armonia latente? Si si, quello! Quel sound è fantastico) Non importa, la carica originale di quest'album c'è, solo a tratti può sembrare buttato così, in memoria dei vecchi lavori. Il ciddì inizia con Meds con una feat. di Alison VV Mosshart (mittica) dei The Kills... e sono 3 miseri minuti molto molto avvolgenti, la chitarra "strimpella" un ritmo fisso e marcato dove tutto poi andrà a parare (verse chorus...) Lei è fantastica, direi la cosa che rende ottima questa canzone (praticamente da colonna sonora) e la rende avvolgente (in questo caso in senso cupo). Infra-Red, il loro classico Rock o la classica song "chorus" dei Placebo, infatti ciò che mi sorprende è la semplicità compositiva di questo gruppo ( ivi compresi gli arrangiamenti), che veramente merita! Tutto ma non Sanremo!!! Lanciatissima da sala, vai DJ! Drag che segue e la mia preferita (fra quelle in tono "allegro" come se si potesse dire allegro con i Placebo, nonostante l'aria melanconica che il loro sound trasmette, forse è solo la voce... li adoro!). Mi dispiace ma non ho commenti su Drag, vi dico solo che mentre l'ascoltavo urlavo già il Chorus "bla bla bla bla while i drag behind, drag behind". Speciale! Space monkey inizia e pensi "ma che cazzo ci fa il reverendo qua, adesso fa le basi ai Placebo?" E' angosciante come è "parlato" il verse ed il chorus è sconfortante Molko raggiunge veramente il massimo della sua capacità interpretativa, mi ha emozionato parecchio. Solito lento alla Placebo con Follow the cops back home, quasi strappalacrime se Brian non sembrasse "falsissimo" (passatemelo) insomma non sembra rendere. Post Blue sembra già interessante, ma strizza l'occhio anch'essa ai vecchi lavori (nel totale, l'intro è da sballo) Contaminazioni da disco russa? Mah!? Terrore morte e distruzione! (Zurli!)o(Cribbio!). Because i want you è...è...è... ritmata?! (non so perchè non mi dica una cippa lippa?) Passabile per riempire un buco ne cd. E finalmente Blind, che atmosfera! Perfetta! Equilibrata in tristezza e dolcezza... Lui, insomma Brian si risveglia dal sonno, o la solita sbronza e si ricorda che è un Cantante e lo sa fare bene, come qui! Uccidete Pierrot the clown! Facciamo che dormo, per un po... Broken Promise mi ha deluso, me l'aspettavo grande invece suona incompleta parte bene ma si arena subito, sob :( Migliora se sentita a spezzoni! One of a kind mi ricorda la mia canzone preferita di Black Market Music... E segue l'angoscia... mi sento catapultato in una notte fredda, poi leggo il titolo nello schermo e faccio "Eh!!!" In the cold light of the morning è angoscia ma non da suicidio, il titolo mi schiaffa in faccia un ricordo devastante la mattina che non è mattina. Ottima. E per chiudere Song to say goodbye una song che era meglio spostare di posizione perché tira ritmicamente, e ti lascia stupito quando capisci che era l'ultima, eri convinto ve ne fosse un altra dopo. Piacevole! Tutto il lavoro è piacevole, nonostante siano sempre i Placebo (come dovrebbe essere) e le canzoni per certi versi odorino di vecchio. Pazienza ho già il cruccio di capire come cazzo faccio ad andare a vedermi i Tool Live, o i Tool o Bonn... è una decisione che non voglio prendere senza essere sbronzo... ehm ehm... buon ascolto!

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