9.2.06

Senza titolo 1124

l'altra  volta  ad uno spuntino per una festa di laurea ho trovato   Maria  antonietta  P ( qui il suo bellissimo  sito (  www.lunadivetro.it   la curatrice dela mostra   frammenti di luna calante  ( ne  ho  già  parlato  nei post  di  dicembre  e di gennaio )  discutendo  din antropologia  ,  esoterismo  , cc  .   gli ho chiesto    cosa per lei significasse  e cosa  ne pensasse di questo  sms  che  un mio amico , nonche  ex  iscritto a  questo blog  (  trovate qui  la sua home  ) in cui mi diceva il regno dei cieli  è dentro di te  . M.antonietta  mi  disse : << È vero che il regno dei cieli è dentro di noi. Ma il più delle volte lo soffochiamo. È la natura umana! Nostro compito è riscoprirlo .>> . Incuriosito gli chiesi  come realizzare questa  affermazione  , lei mi disse :  <<   cosi su e  due  piedi  non so  cosa darti  una   risposta  e  mi disse  te la  diro  via  email  >> .  ecco  l'email da lei mandatami   , la  quale    la rileggo ogni qualvolta che mi  vine  il magone  \ segamentale   (  di cui ho chiesto aiuto  in questo blog    ma  a cui  solo sonia  ha risposto   e  che  era : <<  a  che   vivere se  poi dobbiamo  morire : <<   ? )  . ecco il testo  dell'emaiol  conn la  sua email  oscurata    per motivi ovvi  di  privacy





























Da:   xxxxx@xxxxxx
Inviato il:  
06/02/2006 15:51
   
A: "GiuseppeScano"<useppescano@virgilio.it>
Cc:  
Oggetto: il regno dei cieli

Dunque, mi hai chiesto come realizzare/mettere in pratica questa frase: «È vero che il regno dei cieli è dentro di noi. Ma il più delle volte lo soffochiamo. È la natura umana! Nostro compito è riscoprirlo».   Ma nessuno di noi ha dei "consigli" infallibili per realizzare qualcosa, e tanto meno una cosa così grande.  Di solito non abbiamo consigli neanche da dare a noi stessi, quindi figuriamoci agli altri...L'unica cosa che possiamo condividere (non "dare", ma "condividere") sono le nostre opinioni, i nostri pensieri. Senza neanche sapere se siano buoni o meno.    In questo caso, credo prima di tutto che la frase "il regno dei cieli è dentro di noi" sia solo un luogo comune, un abituale modo di dire che però non è esatto. Pensa solo a quanto è grande, questo "regno dei cieli"! Sarà mai possibile contenerlo dentro di noi, così piccoli? E anche se la nostra anima è grande ed immensa (se lo è), potrebbe mai contenere qualcosa di infinitamente più grande, come lo è il regno dei cieli? No, mai.  È come pretendere di contenere o "comprendere" la Verità. Qualcuno, anche se grande, potrà possederla? (perché "comprendere" vuol dire sia capire sia possedere.)    Che cos'è il Regno dei Cieli?  Noi vi siamo immersi, in realtà. È lui a contenere noi, e non il contrario. Possiamo anche non vederlo, possiamo dimenticarcene, non crederci, rinnegarlo o addirittura cercare di distruggerne un pezzetto. Ma c'è. Sta dietro la cortina dei nostri sensi. È un piano più elevato, quello in cui abita l'essenza intima delle cose, la radice vitale e divina di ciascun essere.    Nei Vangeli viene paragonato ad un granello di senape. Se semini un granello di bene (e il regno dei cieli può essere anche questo: il bene), si moltiplicherà e diventerà un grande albero. Ma il regno dei cieli è soprattutto il campo nel quale seminiamo: i nostri granelli di senape o qualunque altra cosa vogliamo spargere.    Nei Vangeli viene paragonato ad un tesoro sepolto in un campo, oppure ad una perla rara: perché la "conoscenza" del regno dei cieli, la consapevolezza della sua esistenza, è davvero il tesoro più grande che si possa trovare. Nessun altra cosa la eguaglia.    E dunque, come cercare di "realizzare" il regno?    Sicuramente la prima cosa da fare sarà quella di cercare di rendersi conto della sua esistenza. Sempre, ovunque, in qualunque condizione di vita, il regno dei cieli può essere "scoperto" (come il tesoro) e quindi raggiunto.    E poi bisogna seminare, seminare tutto il buono che desideriamo per noi stessi, tutto il bello che possiamo immaginare. Seminare e coltivare questo Campo che, pur essendo immenso e quasi sempre invisibile (almeno per ora), tuttavia ci appartiene.


    Ti saluto

    Maria Antonietta

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che puo  essere  anche riasunta  dalla canzone  mi fido  di te dell'ultimo  album di jovanotti 

mi fido  di te

Case di pane, riunioni di rane
vecchie che ballano nelle cadillac
muscoli d'oro, corone d'alloro
canzoni d'amore per bimbi col frack
musica seria, luce che varia
pioggia che cade, vita che scorre
cani randagi, cammelli e re magi

RIT
forse fa male eppure mi va
di stare collegato
di vivere di un fiato
di stendermi sopra al burrone
di guardare giù
la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare
mi fido di te
io mi fido di te
ehi mi fido di te
cosa sei disposto a perdere

Lampi di luce, al collo una croce
la dea dell'amore si muove nei jeans
culi e catene, assassini per bene
la radio si accende su un pezzo funky
teste fasciate, ferite curate
l'affitto del sole si paga in anticipo prego
arcobaleno, più per meno meno

RIT

mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
mi fido di te
io mi fido di te
cosa sei disposto a perdere

rabbia stupore la parte l'attore
dottore che sintomi ha la felicità
evoluzione il cielo in prigione
questa non è un'esercitazione
forza e coraggio
la sete il miraggio
la luna nell'altra metà
lupi in agguato il peggio è passato

RIT

mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
eh mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere


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