Senza titolo 1147







Dato che nel  post precedente  sono stato  incompleto per mancanza  di tempo   riporto qui con maggiori dettagli l'articolo  dela nuova  dsardegna del  23\2\005  che  parla dell'iniziativa del 25\2\206


La serata per De Andrè . IL convegno


TEMPIO. La cognizione del tempo, il rapporto con la Sardegna e, in particolare, la Gallura, l’amore per la vita e le ascendenze letterarie e artistiche. Di questo e altro ancora si parlerà nel convegno del 25 febbraio su Fabrizio De André, organizzato dall’omonima Fondazione in collaborazione con il Comune di Tempio che, per l’occasione, ha messo a disposizione il Teatro del Carmine. Sarà proiettato anche il video che la cineasta sarda Valentina Marcialis aveva presentato alla terza edizione del Premio De André. Coordinerà l’incontro la giornalista Carmina Conte. I quattro relatori parleranno di De André secondo prospettive diverse. Per tutti l’artista genovese è stato comunque un punto di forte riferimento. In particolare per Franca Canero Medici, grande appassionata della musica e della poesia dell’artista genovese. Docente di filosofia e storia in un liceo della capitale, Canero Medici è autrice di due particolari contributi critici sull’arte di De André, entrambi dati alle stampe tra il 2000 e il 2003 dalla casa editrice Bibliosofica “Fabrizio De André. Un volo tra amore e morte” e “Lo sguardo si fermava obliquo, un volo di ghiandaia. Per ricordare un amico”. Dietro il banco dei relatori ci sarà Carlo Facchini, una vecchia conoscenza per i “musicofili” più attenti. Facchini è stato, infatti, il fondatore, insieme a Cristiano De André, dei “Tempiduri”, gruppo di cui Faber, nelle insolite vesti di operatore del mercato discografico, produsse il primo lavoro. È inoltre co-autore, con Fabrizio e Cristiano De André, del brano “Cose che dimentico”, che, inserito in versione inedita nell’ultimo cofanetto di Fabrizio De André, “in direzione ostinata e contraria”, sarà il tema conduttore del suo intervento. Di taglio biografico e in gran parte incentrata sul rapporto che Faber ebbe con la Sardegna e con la Gallura sarà la relazione di Alfredo Franchini, giornalista della “Nuova” e collaboratore di altre testate, autore di un fortunato volume su De André. Il quarto relatore sarà Salvatore Niffoi, un apprezzato scrittore. Nell’ultimo romanzo pubblicato da Adelphi, “La leggenda di Redenta Tiria”, si può leggere sul frontespizio del libro una singolare dedica “A un amico fragile che la Voce si è portato via”. L’amico fragile, secondo Niffoi, è proprio De André. (g.p.)

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