21.2.06

Senza titolo 1144


L’amante dei libri si distingue dagli altri per il fatto che non potrebbe vivere senza la sua biblioteca, posto isolato e magico dove lasciarsi catturare dalle voci del passato. E quante volte, nella mia lussureggiante Bagdad, mi ritrovai a fantasticare su che cosa accadrebbe se credenti e infedeli si combattessero soltanto a colpi di inchiostri e calamai! Pochi uomini ho conosciuto che fossero appassionati dicarte più del celebre al-Jàhiz, autore di quel capolavoro davvero esilarante che è Il Libro degli Avari.


La sua biblioteca personale gli andava così stretta! Divorava traduzioni di opere greche e siriache e tutto ciò che gli capitava sotto mano. A volte, poiché alla sua bramosia di leggere e di imparare non bastavano mai i manoscritti che aveva acquistati, prendeva talvolta in affitto i negozi dei librai e vi si installava comodamente per intere giornate. Né gli capitò mai fra le mani un qualche trattato senza che lo studiasse da capo a fondo. Le circostanze della sua tragica morte furono tali che tutti i veri sapienti ne provarono invidia: dal momento che era sua abitudine accatastare pile e pile di libri di cui si circondava ed essendo stato colpito in vecchiaia da una parziale paralisi che gli impediva agili movimenti, un giorno un’autentica montagna di fogli gli cadde addosso… seppellendolo.


D’altronde, anche lo storico Ibn Tiqtaqaqa’ soleva dire maliziosamente:


"Il libro è un compagno che non tradisce, che non annoia e che non ti fa dei rimproveri quando lo maltratti"; mentre ai figli rivolgeva volentieri il seguente ammonimento:


"Quando passate pei mercati, fermatevi soltanto davanti alle botteghe di armi e di libri".


Dello stesso tenore erano le parole del poeta al-Mutanabbi:


"Il più onorevole posto in questo mondo è la sella di un corsiero, ed il miglior compagno sarà sempre il libro",


oppure quelle di Ibn ’Abd Rabbih:


"Quale buon compagno è un libro, quando sei solo! Con esso puoi distrarti, anche se coloro che amavi ti hanno tradito."


Sappiatelo, comunque, in conclusione: il vero paradiso è tappezzato di libri! Altro che urì…


Iacovella

2 commenti:

catsplinder ha detto...

Splendore inconsumato

di tutto l'universo, fiato,

punto fermo del cosmo:

Terra, desolata..........

Qualcuno ci lancia nella vita,

questa nella coscienza:

getta sulla terra -

dolori e sofferenza.

Non fate crescere niente

su questa terra.

M.Sgalambro

BUONA VITA

catkiss

catsplinder ha detto...

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