6.2.09

Lettera di Pietro Crisafulli, padre di Salvatore Crisafulli uscito dal coma dopo 2 anni


"Le bugie del padre Beppino"


In questi giorni di passione e sofferenza, nei quali stiamo seguendo con trepidazione il "viaggio della morte" di Eluana Englaro, non posso restare in silenzio di fronte a un evento così drammatico.

Era il maggio del 2005 quando per la prima volta ho conosciuto Beppino Englaro. Eravamo entrambi invitati alla trasmissione "Porta a Porta". Da quel giorno siamo rimasti in contatto ed amici, ci siamo scambiati anche i numeri di telefono, per sentirci, parlare, condividere opinioni. Nel marzo del 2006 andai in Lombardia, a casa di Englaro, in compagnia di un conoscente (
la foto in alto a destra lo testimonia, ndr).

Dopo l'appello a Welby da parte di Salvatore, Beppino capì che noi eravamo per la vita. Da quel momento le strade si divisero.

All'epoca anch'io ero favorevole all'eutanasia. Facemmo anche diverse foto insieme, e visitai la città di Lecco. Nella circostanza Beppino Englaro mi fece diverse confidenze, tra le quali che i rappresentanti nazionali del Partito Radicali erano suoi amici. Ma soprattutto, mentre eravamo a cena in un ristorante, in una piazza di Lecco, ammise una triste e drammatica verità.



Beppino Englaro si confidò a tal punto da confessarmi, in presenza di altre persone, che 'non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire'. In effetti, Beppino, nella sua lunga confessione mi disse che alla fine, si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni. Che non era più in grado di sopportare la sofferenza e che in tutti questi anni non aveva mai visto miglioramenti. Entro' anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l'unica soluzione ERA FARLA MORIRE e che proprio per il suo caso, voleva combattere fino in fondo in modo che fosse fatta una legge, proprio inerente al testamento biologico.

In quella circostanza anch'io ero favorevole all'eutanasia e gli risposi che l'unica soluzione poteva essere quella di portarla all'estero per farla morire, in Italia era impossibile in quanto avevamo il Vaticano che si opponeva fermamente.

Ma lui sembrava deciso, ostinato e insisteva per arrivare alla soluzione del testamento biologico, perché era convinto che con l'aiuto del partito dei Radicali ce l'avrebbe fatta. (...)

Questa è pura verita'. Tutta la verita'. Sono fatti reali che ho tenuto nascosto tutti questi anni nei quali comunque io e i miei familiari, vivendo giorno dopo giorno accanto a Salvatore, abbiamo fatto un percorso interiore e spirituale. Anni in cui abbiamo perso la voce a combattere, insieme a Salvatore, a cercare di dare una speranza a chi invece vuol vivere, vuol sperare e ha diritto a un'assistenza e cure adeguate. E non ci siamo mai fermati nonostante le immense difficoltà e momenti nei quali si perde tutto, anche le speranze.

E non ho mai reso pubbliche queste confidenze, anche perché dopo aver scritto personalmente a Beppino Englaro, a nome di tutta la mia famiglia, per chiedere in ginocchio di non far morire Eluana, di concedere a lei la grazia, fermare questa sua battaglia per la morte, pensavo che si fermasse, pensavo che la sua coscienza gli facesse cambiare idea. Ma invece no. Lui era troppo interessato a quella legge, a quell'epilogo drammatico. La conferma arriva, quando invece di rispondermi Beppino Englaro, rispose il Radicale Marco Cappato, offendendo il Cardinale Barragan, ma in particolare tutta la mia famiglia. Troverete tutto nel sito internet
www.salvatorecrisafulli.it

Noi tutti siamo senza parole e crediamo che il caso di Eluana Englaro sia l'inizio di un periodo disastroso per chi come noi, ogni giorno, combatte per la vita, per la speranza.
Per poter smuovere lo stato positivamente in modo che si attivi concretamente per far vivere l'individuo, non per ucciderlo.

Vorrei anche precisare che dopo quegli incontri e totalmente dal Giugno del 2006, fino a oggi, io e Beppino Englaro non ci siamo più sentiti nemmeno per telefono, nonostante ci siamo incontrati varie volte in altri programmi televisivi"


Pietro Crisafulli


Preciso che sono in possesso anche di fotografie che attestano i nostri vari incontri.

Catania, 04 Febbraio 2009


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C'è chi dice che non soffrirà.. Mentono sapendo di mentire!!!


Eli


 

6 commenti:

compagnidiviaggio ha detto...

Mi spiace , ma non condivido il tuo pensiero finale . perchè un mio zio ( per modo di dire perchè è un cugino in 1 grado di quella che era mia nonna paterna ) ex neurologo ora è in pensione da 3 anni dic e che se le lesioni sal cervello sono ai centri dele sensazioni non sentirà niente . E poi su crisafulli ho i miei dubbi . uno che prima chiede di morire perchè nessuno lo caga e poi quando berlusconi gli risponde cambia idea ? E poi se le cose fossero andate realmente come dice lui perchè non mostra le foto sul suo sito ? perchè non mette la possibilità di comentare ? perchè le rileva solo adesso e non prima ?

E poi se anche fosse ? e una sua scelta condivisibile o meno ( io se realmente è cosi non l'approverei ma lo comprendo povero uomo ) ma che và rispettata ed opporsi civilmente , e non come si sta facendo ora che si continua nonostante sentenze di stato abbiano dato ragione al padre .

compagnidiviaggio ha detto...

comunque grazie per aver messo un pensiero diverso dal mio .finalment e non ne potevo più di sentire solo pensieri da parte vostra faverevoli al mio .

Illusionissima ha detto...

Io invece non sono d'accordo con te, possibile che dopo anni ora tutti vogliono dire la loro?

Per me se ne parla pure troppo ora...Per quanto mi riguarda, e l'ho gia' detto ai miei, facessi la fine di Eluana, vorrei mi staccassero la spina, credo che nessuno vorrebbe finire a essere un vegetale.

Buona domenica.

compagnidiviaggio ha detto...

veramente io sono d'anni . Già da prima che mettessi questo blog ( cioè da quando hanno fatto il film le invasioni barbariche ) che dico che ci vuole il testamento biologico .


EliTramonto ha detto...

Altri scenziati hanno detto che non sono sicuri che non soffrirà.. Persone che sono uscite dal coma testimoniano che non è vero che non si sente nulla.. anche se in modo diverso si percepiscono le emozioni e alcuni hanno detto che sentivano anche tutte le parole dei loro cari e quello che succedeva intorno.. Eluana probabilmente sente tutto tant'è vero che respira da sola senza aiuto di macchine.. ogni tanto si muove.. tossisce... il suo cervello non è stato dichiarato piatto.. cmq io non condanno il padre.. nessuno può capire quello che prova se non chi l'ha provato.. ma nessun uomo anche se giudice può decidere di mettere fine ad una vita.. nessuno può giudicare quella vita "inutile".. però a me sembra che si voglia pretendere di mettersi al di sopra e scegliere.. mi sembra che sia troppo facile x altre persone, che non sanno cosa significa stare in coma o morire, dire "Io staccherei la spina".. questo penso sia diventato l'accanimento.

compagnidiviaggio ha detto...

@eli . no ti biasimo

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