23.2.09

I "Pretacci" di Candido Cannavò

Se ne andato un giornalista di razza mio conterraneo, Candido Cannavò. Non voglio ricordarlo come uno splendido cronista sportivo assolutamente convinto del fatto che lo sport dovrebbe ripulirsi delle tante brutture che lo deturpano (e già per questo sarebbe grande), voglio ricordarlo per un suo libro che dà la dimensione dell’uomo e che mi trova concorde nel modo di intendere la chiesa: “Pretacci”

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