7.12.10

Ricordi di Renato



Il primo: un transistor. La musica, un po' gracchiante, trascinava e dava corpo ai miei sogni di bambina già cresciuta e scarabocchiata dalla vita. Non avevo neanche dodici anni. Ed ero tanto curiosa. Troppo. Portavo lunghi capelli scomposti. La canzone s'intitolava Madame. Un pensiero: "Parla di sesso". Un'immagine: lo vedevo un marinaio, un Querelle ante-litteram. Non era un brano tratto dall'album Trapezio, in fondo? Come il film del '56 con Tony Curtis, Burt Lancaster e Gina Lollobrigida. Il primo d'una serie di titoli circensi, cinematografici, poetici, "rubati" da altre opere, persino da preghiere: da I migliori anni della nostra vita ad Amore dopo amore, a La vita è un dono...

Poi il corso della mia città. Estate. Però quel corso era sempre grigio. Grigio come le parole della canzone. La corsa affannosa per trovare un suo disco: non era facile allora. Mi sormontava un condominio. Compatto. Elevato. Elevatissimo. Una cattedrale di sofferenza. Un monumento alla marginalità. Lì dentro, io immaginavo vite, silenzi a mezzofumo, camere di ragazzi, o ragazzi senza camere, in malsana promiscuità; cuscini, parole non dette, verità inconfessabili e inconfessate. Lì non c'era mai voce. A chi interessavano esistenze dozzinali? Vi si consumavano amori, forse amori segreti. Forse malati. Forse, da quelle parti poteva abitare non tanto un marinaio, quanto uno sterratore, muratore, travestita, drogato, un anonimo senza futuro. Era un universo chiuso, casalingo, dalle luci fredde. Se si apriva un pianeta, era dentro una stanza perché solo dal pertugio delle moquette stinte potevano nascere trovate, ribellioni, fantasie...

Poi il mare, l'apertura ariosa degli azzurri sconfinati. In quell'occasione lo vidi per la prima volta. Ma lui era sempre cittadino, sempre grigio. I colori, erano la lotta su quel grigio. Come Pasolini, incarnava "una realtà talmente concretizzabile che, sfogliando le pagine, mi sfregai le dita più volte per togliere la sporcizia". Questo mi avrebbe confidato, molti anni dopo, una giovane amica. Io non mi sfregai le dita, ma la sporcizia c'era. Se l'uomo non può resistere a troppa realtà, quella era davvero insopportabile. Eppure a me piaceva. Perché, malgrado tutto, non si esauriva in quella dura concretezza. Tragico samba. C'era un interno scuro, una "famiglia" con fratello incestuoso, una sorella fin troppo disinvolta, che passava di aborto in aborto. E questa dolente figura di amante che la invitava a non ammazzarsi, perché c'erano tante cose belle in tv. Non era ironico, era un sogno molto meschino, ma ancora uno sprazzo di umanità nel cinismo in cui si soffocava. (Come nell'ultima scena di Salò: quando i due adolescenti repubblichini, dopo aver assistito impassibili alle peggiori stragi, si ritrovano a chiacchierare delle loro semplici passioni: "Hai la ragazza?", "Sì". "Come si chiama?", "Margherita".)    

A cantare quest'intruglio, queste (o)scene di famiglia, un incrocio tra Freddie Mercury e Basquiat. Un'altra foto lo ritrae con la calzamaglia e gli stivali, accanto all'uomo con lo striminzito soprabito dimesso, a leggere un giornale, il quotidiano. Quella era la Romanina dalla squillante ed elegiaca amoralità. Il travaso dall'uomo antico al nuovo, non senza sofferenza e con un cerchio alla testa, reduce da nottate. Che confusione, ma il mondo così com'era non reggeva più.

Un mondo di uomini, comunque. Quasi e totalmente uomini. Non è che prima m'interessassero molto, anzi, li temevo, così rigidi ed esterni e vincenti. Io amavo la cavità profonde e in loro mi pareva non ci fosse nulla da scoprire. Sbagliavo. Gli uomini diventavano viscere, come quelle pareti anonime. Diventavano corpi, erano nudi, spogliati, seducenti e inermi. Erano maschi totali, perché non temevano la loro femminilità. Forse per questo, malgrado quelle note che descrivevano donne negative, o pupe dei boss, io non mi sentivo più ferita, stavo bene, con un'infusione di calma, tepida come infuso, e buona, buona. Stavo fuori del tempio, e vi trovavo Gesù in cattiva compagnia o Jesus of Montreal.

Poi, ecco, c'era anche uomo e camion. Un'evocazione, dopo aver ascoltato i racconti di E., classe 1951, che mi ospitava a casa sua offrendomi cioccolata bollente: e la musica di Renato sempre in sottofondo, fra tubetti di mascara e giornali, riviste alternative, Fuori, giornaletti. Giornalacci. E. raccontava le sue avventure. Dài, salta su. E il camionista accompagnava lo strano ragazzo e poi, dopo bevute e donne, magari una carezza scivolava anche sul giovane, così con una vena di malinconia e senza attese. E, dopo... le rande perfette dei due profili si stagliavano nel nero dell'abitacolo, soddisfatti e rilassati, e "tutto sommato è bello anche così... gli uomini sono più generosi". Non c'era da aspettarsi alcuna durata da quegli incontri, eppure quanta passione ci si metteva, quanto grido d'amore, quasi infantile.



In un'altra immagine ancora, sempre vista nei pomeriggi con E., Renato apponeva un bacio rapito e casto sulle labbra d'un giovane amico; la foto suscitò uno scandalo inimmaginabile, eppure era un ritratto elusivo, un fraseggio accennato. Il turbamento non stava nel gesto, ma negli occhi: chiusi, travolti, così puramente passionali. Composto e borghese, il ragazzo ricordava la danza di Carlo Cecchi con un altro compagno, ritratta negli anni Sessanta. E questo non era accettabile. Si poteva tollerare la trasgressione, non il sentimento.



Il resto? Ma il resto, le madri, i figli, le amicizie, i bambini, la fede, erano già racchiusi in quelle storie, in quegli squarci di volti, in quelle note secche come fuoco, in quella sfronzolata e sghemba follia.

























come sopravvivere al natale IV puntata le decorazioni e luminarie

Nonostante, ancora i tg e trasmissioni tv  on abbianomfatto  programmi menate sulle festività  , già se ne  respira sempre più nonostante manchino ancora  17  giorni, basta a suscitare ricordi  ancestrali e fantasie  natalizie  anche  un semplice  agrifoglio di un giardino  privato

o una  pianta  prenotata   e non ancora  ritirata  in  negozio ( a sinistra .
L'aria festività  si respira  anche  da gli alberi di natale  ( veri o finti  ) o piante  di Agrifoglio in vaso  esposte  fuori  o nelle vetrine   dei locali e dei negozi o che non ho   fotografato  ( nonostante  dagli amici\che e   quei "Giurassici "  :-)   mi  deridono  e ci scherzano   e mi prendono in giro  editandomi  come  " un turista  Giappone  "    per la mia  passione  mania secondo i Giurassici   \ matusa ...  ehm... genitori , di fotografare tutto  e  tutti )  per  evitare  pubblicità indiretta  o  violazione  della  pseudo legge   sulla privacy e perché  mi sono (  poi il gusto  è soggettivo  )  sembrate  ovvie   e scontate  visto  che  ormai  i  siti come   ,  e d i giornali e tra  un po' le trasmissioni tv  nei loro  insulsi  reportage natalizi .
Ne grandi  e ne piccoli centri   ci sono gà le  illuminarle , in alcuni in tempi di crisi economica  ( parlo del mio comune   poi  gli altri non so  , in quanto causa impegni non ho avuto modo d'andare  o a Sassari  a parlare con il prof  per la tesi , o  ad Olbia  per dare  una  mano  sgomberare la casa  , ormai venduta  di mia nonna materna  )  in forte deficit  causa  derivati  e spese inutili da cricca  \ casta  , delle lunarie  fai da  te  \  fantasia  come  le  foto  che riporto sotto 







Il Galletto  ( addobbato per  natale )  simbolo  del comune di tempio usato   comune  " stemma 2 dai negozi iscritti all'associazione dei commercianti .
Ecco  un modo intelligente , anche se  secondo alcuni  è un po' pacchiano e dicattivo  gusto , per  fare delle decorazioni natalizie  che  non siano le  solite  ,e  molto  dispendiose e sperperose  in termini  economici  ed  ambientali  .

Primo assalto mediatico con figura di ... sul caso Yara

Leggendo   le  ultime  news  su el caso di Brembate

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11:01 07 DIC 2010

(AGI) - Bergamo, 7 dic. - Mohamed Fikri e' tornato libero. Il marocchino accusato della scomparsa di Yara Gambirasio, la giovanissima stella della ginnastica ritmica
 e' stato scarcerato dopo che il gip ha accolto la richiesta del pm di farlo tornare in liberta' dopo che, nel giro di 48 ore, si sono polverizzati gli elementi a suo carico.           La cattiva traduzione di una frase intercettata pronunciata dal giovane che non era un'invocazione, ma una mera imprecazione, ha fatto crollare il principale atto nelle mani della procura. Se a cio' si aggiunge che il pericolo di fuga e' stato smontato dalla circostanza - confermata dal suo datore di lavoro - che Fikri stava tornando nel suo Paese di origine per godersi legittime vacanze, si comprende come per la difesa non sia stato difficile sgretolare il teorema della Procura. Fikri, per altro, era gia' stato interrogato prima del rocambolesco blitz sulla nave al largo di Sanremo, e nessun provvedimento restrittivo era stato emesso nei suoi confronti. E' stato l'ascolto dell'intercettazione (in un primo momento tradotta come 'Allah mi perdoni, non sono stato io ad ucciderla') a far scattare il fermo. Fikri restera' in ogni caso indagato per il sequestro e l'omicidio di Yara, anche se, a questo punto, gli investigatori cercheranno di coltivare altre piste. Pochissimo credito riscuote quella di due misteriosi italiani che sarebbero stati visti da un testimone a bordo di una Citroen rossa. (AGI) .
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 Mi chiedo  Se le  indagini fossero  fatte   bene  e non sull'emozione    del momento  e  pressioni istituzionali  perchè magari  nell'opinione pubblica  ha creato  un grande  clamore  . Ma  soprattutto  se   in italia  ( dall'estero apprendiamo solo le  .... cioè   le cose  più deleterie  e stravaganti  passivamente  e  acriticamente  per  lo più  ma non le cose serie  e utili )  i consulenti  di tribunale  si mettessero dei mediatori  culturali  s'eviterebbe  che  , in questo caso uno straniero  extracomunitario   finisca  sotto  il pubblico   lubridio  mediatico   e dell'opinione pubblica   e di una  xenofobia  sempre più strisciante  e  generale sobbilata dai media  di regime  e non,oltre che   dalle  dichiarazioni demagogiche  e  populiste   di gente  che parla  solo aalla pancia   e  allo scaricabarile  per  non ammettere  i  loro fallimento   nelle politiche  sociali e per tenersi  buon   a scopo elettorali  una frangia   d'elettorato  ottuso  , fanatico   , ed  xenofoba  ,  che  tende  a generalizzare  per  dimenticanza ed ignoranza o perchè  ha  timore     a fare  i  conti  con il proprio passato facendo  a loro  ciò che noi abbiamo subito emigravamo   fra  l'800  e il 900  in Europa  e nelle  Americhe  .
Eviteremo   cosi  cacce all'uomo  non solo da parte della  gente  ormai sempre  più acritica  a cercare  nell'emigrato integrato o meno  un capo espiatorio  o  come  colpevole  da  quelli che poi risultano i veri  colpevoli    nel caso di Novi Ligure  meglio  noto come  quello  di  Erika e Omar ( fortunatamente    gli investigatori    non l'hanno preso per  buone ed hanno evitato cantonate ) ,  o  presunti  come in  quello d'Erba  e  Meredith (presi per  buoni per poi essere  clamorosamente  smentiti \  sconfessati ) .
Concludo facendo  i  complimenti a  sindaco della cittadina  in questione    dal reato  d'omicidio ma  continua a rimanere indagato   per sequestro  , vuol dire  che fra i leghisti  c'è gente  che non  ha mandato il cervello all'ammasso  e   non  è razzista  insomma  anche i duri hanno  un cuore  e cantano  bay don't crait  dei Guns  Roses :-) per  come sta  gestendo la  cosa  e per  l'impegno per  evitare lo sciacallaggio mediatico  . chi se ne frega  se  è Leghista . Non tutti i suoi iscritti e rappresentanti     davanti a tragedie  come  queste  continuano alla pancia  e  gil istinti più bassi e  turpi  della gente e a ribadire    l'equazione -- non sempre  esatta-  e generica --  clandestini-criminalità e  << L'europarlamentare Borghezio attacca. E sotto il titolo «Ma che giustizia è?» la Padania punta il dito contro una immigrazione «incontrollata» e contro una giustizia ritenuta lassista.>> ( da  bergamoggi.it )  nonostante   l'indagato   sia  stato scagionato.
E  al   cardinale Tettamanzi (    finalmente  qualcuno  , spero non sia di circostanza   ed ipocrita ma reale  , degli altri papaveri  delle  gerarchie   ecclesiastiche dice  una cosa  giusta  )  : <<   Davanti ai gravissmi fatti che stiamo apprendendo dalla cronaca restiamo sconcertati», ha scandito Tettamanzi davanti ai rappresentanti delle istituzioni: «Prego non si sovrapponga genericamente a tutti gli immigrati la categoria della delinquenza». Tettamanzi ha invitato i milanesi e gli amministratori a lavorare per la «coesione sociale», tornando sulla lite della moschea con una «riflessione sulla possibilità di disporre di luoghi di culto.>>



 

6.12.10

come soppravvivere a natale III puntata ricette per i vegani e i vegetariani

Già  incominciano  in tv  e nei  media  le pubblicità  di gneri alimentati per  cenoni Le  vetrine dei negozi  , comprese  quelle de commercio equo  cominciano  ad esporre panettoni  e  simili  . E  già s'incominciano ad essere mangiati  (come questo di questa  foto  ,da me scattata    a  destra  ) , che  abbiamo aperto durante  il turno  e  offerto anche ai clienti    in bottega  per festeggiare  l'elezione    della nuova presidente ch'era  di turno  con noi  d sabato    .
 Ma  in queste  feste , salvo che no siano a tempio  non ce nìè devi andare  a Sassari (   un ora  ) o A Olbia (  30\40 minuti  ) che non siano  negozi  biologici , o piccole  botteghe del commercio equo ( come   quella cittadina , mancano  o sono rari i prodotti per  chi   ha scelto come stile di vita  l'essere  vegano  o di non mangiare  animali  .
Nel post   natalizio d'oggi  è dedicato da  un vegetariano   a chi ha fatto tale scelta  e che  soprattutto nelle festvità ( natalizie  in questo caso )  si  sente    discrimnaino  o in imbarazzo  ( come  testimonia questo post  sul  forum di vegan home   http://www.veganhome.it/forum/salute-cucina/pranzo-natale-famiglia/ ) da   carnivori o vegetariani  non vegani  .
 Ecco qui alcune ricette   non solo  per i vegani  , ma   chi ha il coraggio di affrontare i tabù  familiari  e sociali  che ci voglio per  forza  far mangiare  carne non solo tutto l'anno ( vedi Mc donald    e altre  catene   ) anche  a natale    tratte  da http://www.veganitalia.com/natale/natale_menu.html

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  IL Natale senza crudeltà è all’insegna dei colori del sole. Le preparazioni scelte per comporre il menu vegan delle feste 2006 si snodano lungo tonalità che vanno dall’arancione delle carote, al rosso scuro dei pomodori secchi e passando poi al giallo forte della zucca e delle lenticchie indiane, per trasformarsi poi nel bordeaux delle cipolle e del radicchio trevisano. L'intenso sapore del seitan si accompagna all'agrodolce del contrasto cromatico tra arancio e barbabietola, facendo strada alla dolcezza conclusiva di banane e ananas, mele e pere tuffati nello splendido abbraccio della fonduta al cioccolato. Tutte le ricette sono per 4 persone.


[bruschettine alla crema di carote speziata]

500 gr di carote
2 spicchi di aglio
olio d'oliva extravergine qb
aceto di mele
2 cucchiaini di cumino pestato
1 cucchiaino di harissa
1 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di zenzero
sale

Lessare o cuocere le carote al vapore.
In una terrina, schiacciarle con la forchetta, incorporando a poco a poco l'aglio triturato (o il succo ricavato con l'apposito strumento), le spezie, l'olio e l'aceto, girando e mescolando il composto fino ad ottenere una crema omogenea. Servire su crostini di pane integrale.
[hummus del sole]

2 spicchi d'aglio
2 cucchiai di tahina
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
1 pizzico di peperoncino e/o paprica
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
80 g di pomodori secchi rinvenuti in acqua bollente
sale

Mettere nel frullatore i ceci, la tahina, il succo di limone, gli spicchi d'aglio pestati, se necessario dell'acqua, e il sale; frullare a bassa velocità per 30 secondi fino ad ottenere un composto omogeneo abbastanza denso.
Aggiungere i pomodori tagliati a striscioline e fare ancora un giro di frullatore
Disporre in una ciotola comune e decorare con il prezzemolo tritato, un pizzico di peperoncino e/o paprica e
un filo di olio d'oliva. Servire con pane tostato.
[lasagne alla zucca ]

500 gr di lasagne vegan
1kg zucca,
una cipolla tritata,
olio extravergine
vino bianco dolce,
250 gr di besciamella vegan
noce moscata, sale, pepe

Lessare la zucca in acqua salata dopo averla privata della buccia, dei semi e dei filamenti interni.
Scottare le lasagne e lasciatele asciugare su un canovaccio.
Nel frattempo soffriggere la cipolla in olio con un bicchiere di vino bianco.
Sbucciare la zucca, renderla cremosa stemperandola con una forchetta, unirla alla cipolla e farla insaporire per qualche minuto.
Mescolare zucca e besciamella in una zuppiera capiente.
Procedere nella preparazione degli stati alternando pasta e composto di zucca .
Terminare con un leggero strato di composto. Gratinare in forno a 200° per circa 30 minuti.
Prima di servire spruzzare di gomasio.

Lasagne vegan (prima ricetta)

o 250 gr di farina
o 2 cucchiai di olio e.v. di oliva
o 1 cucchiaio di amido di mais o di arrow root

Mescolare gli ingredienti aggiungendo acqua fresca per ottenere un impasto soffice ma assolutamente non appiccicoso. Impastare a lungo. Tirare con un mattarello inché diventa molto sottile spargendo un po' di farina se è necessario. Tagliare la pasta formando dei rettangoli di 13 x 18cm. Cospargere con un po' di farina e mettere da parte senza sovrapporre le lasagne. Cuocere tre o quattro alla volta in acqua salata con un po’ d’olio.

Lasagne vegan (seconda ricetta)

o 180 gr di semola di grano duro
o 80 gr di farina di ceci
o curcuma (un pizzico)

Mescolare gli ingredienti, aggiungere acqua e anche un po' d'olio per rendere l’impasto più elastico. Impastare il tutto con acqua fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Prima di passare a stendere la sfoglia, lasciare l’impasto a riposare in frigo per una mezz’ora. Poi procedere come sopra (si può anche usare l’apposita macchinetta a rulli).

Besciamella vegan

4 cucchiai di olio di semi di girasole
50 g di farina di riso
25 cl di brodo vegetale
noce moscata
pepe bianco (facoltativo)
sale

In un pentolino alto e stretto far scaldare l’olio.
Fuori dal fuoco unire la farina e mescolare con energia per far sì che i due elementi si amalgamino bene.
Rimettere sul fornello protetto da uno spargifiamma e, un mestolo alla volta, aggiungendo il brodo caldo mescolando senza interruzione.
Far addensare la salsa fino alla giusta consistenza.
Aggiustare di sale.
Aggiungere la noce moscata e volendo pepe bianco macinato.
[crema di lenticchie arancioni all'indiana ]

250 gr di lenticchie arancioni
1 cipolla
4 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di semi di cumino
1/2 litro d'acqua
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino

Lavare le lenticchie e scolarle. Sbucciare e tritare aglio (eccetto uno spicchio) e cipolla, poi farli soffriggere in un po' d'olio. Aggiungere la curcuma, mescolare e insaporire per qualche istante.
Unire le lenticchie, insaporire con sale e peperoncino; bagnare con l'acqua, incoperchiare e cuocere fino a quando le lenticchie si saranno ridotte in poltiglia.
Preparare il condimento detto "tarka": scaldare l'olio, affettare lo spicchio d'aglio rimasto, farlo soffriggere insieme ai semi di cumino; condire le lenticchie appena l'aglio si sarà imbrunito.
Servire accompagnando con del riso basmati (anche integrale).


[seitan della Regina di Cipro]

500 gr di seitan al naturale
2 grosse cipolle rosse
aceto balsamico q.b.
sale (assaggiare prima)
olio extra vergine di oliva

Tagliare le cipolle a metà e poi a fettine sottilissime. In una padella larga versare un paio di cucchiai d’olio, poi le cipolle. Farle imbiondire un po’ e quindi spruzzarre almeno un cucchiaio d’aceto balsamico, lasciarloevaporare, e quindi versarvi il seitan. Far cuocere lentamente, aggiungendo un po’ d’acqua ogni tanto. Quando il seitan sarà un po’ gonfiato e le cipolle saranno tenere, spegnere il fuoco e lasciare insaporire per una decina di minuti almeno. Riscaldare e servire.
[radicchio trevisano alla griglia]

600 gr di radicchio rosso di treviso
4 cucchiai olio extravergine d'oliva
1 limone
sale
pepe

Togliere al radicchio le foglie esterne, lasciare circa tre centimetri di gambo. Tagliare ogni cespo in 2 o 4 quattro spicchi.
Lavare gli spicchi e condirli con poco olio.
Cuocerli su una griglia rovente, da tutte le parti per circa 5 minuti.
Disporre il radicchio su un piatto di portata e condirlo con sale, pepe e il succo del limone.

[barbabietole e arance in insalata]

350 gr di barbabietola cotta
2 arance sbucciate e tagliate a fette
20 gr di noci
2 cucchiai di succo d’arance
1/2 cucchiaino di succo di limone
sale e pepe
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

Asciugare le barbabietole e affettarle.
Sistemare barbabietole e arance sovrapponendo a raggiera le fette su un piatto di portata o sui piattini
Tostare le noci in forno preriscaldato a 175° per circa dieci minuti.
Tritarle finemente e spargerle sopra barbietole e arance.
In un frullatore, mescolare il succo di arancia, quello di limone e un po' di sale e aggiungerevi l’olio mescolando continuamente.
Versare il condimento sull’insalata.
Cospargere di pepe e servire immediatamente.

[fonduta al cioccolato con frutti rossi e gialli ]

cacao amaro q.b.
mezzo bicchiere (o meno) latte di soia
zucchero moscovado q.b.
aroma di vaniglia o arancio
tofu cremoso (opzionale)
mele, pere, ananas sbucciati e tagliati a piccoli pezzi
banane a rondelle di un paio di centimetri
fragole intere o (se grandi) divise a metà

Le quantità da utilizzare variano a seconda delle dimensioni del recipiente per fonduta. Calcolare che bisogna ottenere una crema di cacao, latte di soia e zucchero, aromatizzata a piacere, molto densa. A piacere, per renderla più cremosa e ricca è possibile aggiungere del tofu cremoso frullato.
Una volta stemperato bene il cacao, far riscaldare bene la crema a bagnomaria, sempre mescolando, e poi passarla nel recipiente per fonduta da portare in tavola.
Accendere il fornelletto o la candelina e immergere la frutta, già sbucciata e tagliata, con le apposite forchettine.


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Prevvedo che riceverò email  d'intolleranti  carnivori ,  ma mi trattengo dal fanculizzarli , perchè  nonn sempre si può   fare , perchè avolte     prevale in me  un  po' di buonismo ( sarà anche l'atmosfera  caramellosa  , un po' sdolcinata ,  a limite   dello stucchevole   .  natalizia   )  oltre  pena  e  pietà visto che la maggior  parte     d'esse (  almeno dalla ,mia esperienza  che ho avuto ) saranno dettate   da pregiudizi e disinformazione  dei media ufficiali che  oltre  a disinformare   ridicolizzano  senza  conoscere  chi  non s'adegua   alle loro imposizioni . A loro  consiglio  ( anche se  alcuni mi diranno   che sto dando le perle ai porci , ma  mi sento seme  e  credo  che  in qualcuno\a  attecchirà   prima  o poi   )  oltre  i siti con ricette  , altri siti con le motivazioni  di chi ha  fatto a scelta coraggiossima dei Vegani



 Scelta  vegan


  ricette


e   altre che troverete in questi libri

Vegetariani, una vita senza carne, Stefano Momentè, PAN Gruppo Editoriale Armenia SpA, Milano 2001.




Vegetariani, una vita senza carne  Stefano Momentè, PAN Gruppo Editoriale Armenia SpA, Milano 2001.


spiega:

* perché una dieta vegetariana può giovare alla salute;
* quali sono gli alimenti indispensabili al nostro organismo;
* come attuare il passaggio alla dieta vegetariana nei bambini;
* benefici e svantaggi derivanti dall'eliminazione della carne dalla dieta.

Un utile glossario e un ricettario per realizzare pietanze genuine e gustose completano il volume.
 




Stefano Momentè Né di Carne, Né di pesce Il manualedel perfetto vegetariano L'Età  dell'Acquario - luglio 2010 - Euro 14,50 


I vegetariani, però, non sono tutti uguali: alcuni mangiano latte e uova, altri escludono qualsiasi prodotto di origine animale (vegani), altri ancora si nutrono esclusivamente di vegetali crudi e frutta (crudisti e fruttariani).
Vegetariani non ci si può improvvisare. Benché un’alimentazione senza carne e derivati possa essere considerata completa sotto tutti i punti di vista – oltre che eticamente corretta – è necessario bilanciare adeguatamente i diversi alimenti affinché il nostro organismo possa trarne beneficio e non subire carenze di alcuni importanti elementi.Questo testo offre un’ottima introduzione all’argomento fornendo risposte chiare ai più comuni interrogativi: perché optare per una dieta vegetariana; perché una dieta vegetariana giova alla salute; quali sono gli alimenti indispensabili al nostro organismo; come crescere dei figli vegetariani e quali sono tutti i benefici derivanti dall’eliminazione della carne dalla dieta.Un ricco ricettario per realizzare pietanze genuine e gustose, importanti documenti nutrizionali e un glossario in appendice completano il volume.



 Ad ogni pagina tante risposte anche per quanti già conoscono, utilizzano e amano il cibo crudo (Raw Food), e cercano le ricette più indicate per un’alimentazione sana ed equilibrata e le soluzioni migliori per quando si mangia in compagnia.
La prefazione è firmata da Cherie Soria, grande esperta internazionale di Raw Food, che ha donato agli autori alcune tra le sue ricette più interessanti.
E ancora tante informazioni sul crudismo, quando e come nasce, le scelte alimentari e le motivazioni che ha alla base; le combinazioni alimentari e la disintossicazione. All'interno anche diverse tecniche per conservare il cibo, come ad esempio l’essiccazione, insieme alla presentazione della pratica del digiuno e dei suoi benefici sulla salute; come pianificare una dieta, gli accorgimenti per mangiare fuori casa e numerose ricette per colazioni, salse e condimenti, snacks, insalate, pane e crackers, piatti principali, ricette dal mondo e dolci.
GLI AUTORI
Stefano Momentè, quarantacinque anni, è vegetariano dal 1985, tendente al crudismo. Giornalista e comunicatore, è esperto di cucina e lifestyle vegetariano. Ha fondato e presiede Veganitalia (http://www.veganitalia.com), associazione per l'informazione sul veganismo in Italia. È ideatore e promotore del circuito Ristoranti Verdi. Tiene conferenze, corsi, seminari sul vegetarismo. Ha pubblicato: per Pan (Gruppo Editoriale Armenia), nel 2001, Vegetariani, una vita senza carne; per Macro Edizioni, nel 2002, Il Vegan in Cucina, oltre 300 ricette senza carne, pesce, uova o latticini; per Next Italia, nel 2005, Seitan, preparazione e ricette
Sara Cargnello, trentatrè anni, si è laureata in Scienze Ambientali all'Università Cà Foscari di Venezia.Salutista da sempre, è vegetariana da 16 anni e crudista da 4. Si è appassionata di nutrizione all'età di 12 anni, successivamente ha collaborato all'apertura di un ristorante biologico, ha lavorato nel settore erboristico, è stata guida naturalistica ed attualmente si occupa di Educazione Ambientale. È tornata sui libri per studiare nutrizione presso una scuola di naturopatia, gestisce il primo sito internet italiano interamente dedicato al crudismo (http://www.missvanilla.eu), e si diletta nella creazione di elaborate ricette senza l'utilizzo dei fornelli


seitan, tutto sul seitan, glutine, glutine di grano, seitan, glutine di frumento, libro sul seitan, libro, libri, seitan
Seitan, preparazione e ricette,
Stefano Momentè, Next IItalia Edizioni, 2005, Euro 9,80

Il suo nome evoca gusti e paesi lontani, tanto che la sua origine si perde tra i monaci buddisti cinesi, secoli fa, e rappresenta da sempre uno dei cardini della cucina orientale. Ricavato dalla farina di grano, risciacquata e impastata fino a quando non rimane solo il glutine, poi bollito in acqua aromatizzata e insaporita in diversi modi, il seitan è un cibo nutriente e dal sapore delicato, noto soprattutto ai vegetariani perchè si presta a innumerevoli utilizzi e la sua versatilità lo rende ingrediente principe della cucina attenta alla salute e senza crudeltà.
Questo manuale guida il lettore lungo un puntuale percorso per la conoscenza di questo prezioso elemento gastronomico, ne illustra i componenti e le tecniche per la realizzazione, destinate a quanti amano preparare i propri piatti partendo dall'ingrediente principale, la farina.

fine settimana . i concerti di Sandro fresi \Iskeliu e Mauro Mibelli Eleonora Georgia Sale

IL 4  dicembre   a tempio   ho assistito a  due concerti  interessanti  e  di notevole spessore .Entrambi testimoniano  sia il coraggio d'artisti che pur non essendo profeti in  patria o rimanendo   qui in Sardegna di nicchia  di rimanere   e  continuare  a far musica  e  amore per la propria terra  evitando   la via del nord   ( o  come   nel caso del chitarrista  e maestro  di conservatorio  del 1 gruppo   di ritornare  e  non rimanere definitivamente    o nel continente  o all'estero)  .. sia  la contaminazione \ sincretismo culturale  e quindi  una  identità aperta della nostra  cultura  .
Essi  come  tutta  quella  musica  underground (  termine  inglese  abusato e stereotipato  con cui si definisce   tutta  quella musica   che  non ha mercato o visibilità sui  media    salvo casi eccezionali  vedi Caparezza e di Nathalie di Xfactor  edizione 2010 o fatti di cronaca eccezionali come quelli di cui sono    stati 99posse  e del mondo   ----  ne trovate  maggiori news  ne  collegamenti ipertestuali   in quanto   rischierei parlandone ulteriormente  d'andare   di finire   troppo  OT rispetto  a ciò di cui questo post  parla  --  , della  musica  indipendente  , delle indie  , delle posse, ecc )  trascurata  salvo l'isola\ la riserva     , ma  SIC   limitata con il contagocce ,    dal programma    di Demo  di radio Rai   sono  : <<  l’ennesima conferma di quanto andiamo scrivendo da tempo – e che cioè in Italia tutto ciò che non rientra nei canonici canali della presunta cultura ufficiale ('mainstream', si diceva una volta) non solo non è valorizzato come dovrebbe essere in un paese normale (almeno in nome del tanto retoricamente blaterato diritto all'informazione), ma è addirittura clinicamente, programmaticamente ignorato per effetto di un disegno voluto, di una strategia di disinformazione e analfabetismo (di ritorno) nazionale.
Non si spiegherebbe altrimenti il destino delle musiche di tradizione, la fatica titanica di quanti (sempre meno, per la verità) operano a diversi livelli in quello che è ormai un’iperbole un po' patetica definire “settore” (la sezione interviste del mio “Folk Geneticamente Modificato” è emblematica a questo proposito…), l’assenza di sostegno (finanziario, mass mediale, culturale, politico…) delle attività che girano intorno. Ma l’abbiamo già scritto altre volte e, francamente, cominciamo ad esserne nauseati… Infatti   sia  Fresi e ISKELIU >>  e    anche  l'altro duo  come potete leggere   nelle righe sotto <<  sono stati recentemente a suonare in Australia, invitati dall’Ambasciata Italiana. Un successo per altro annunciato già sulla carta, conoscendo la grande maestria e sensibilità dei musicisti coinvolti.
Il punto è che, come mi scrive amaramente Sandro, “tanto per non smentirci, ti invio un paio di articoli della stampa australiana sui nostri concerti a Sydney, Brisbane, Canberra e Melbourne.
Mentre la Abc, la SBS e persino Rai International ci hanno dedicato servizi, interviste e riprese del concerto, tornati nella nostra bella italietta e sardinietta non sono riuscito ad avere uno straccio di pezzo in cronaca”.
Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Dalle nostre parti a tenere banco nelle cronache la rappresentazione di un paese surreale, sovente patafisico, cui le persone pensanti non si capacitano di appartenere: pippi baudi, veline, rapimenti, intercettazioni telefoniche, morti bianche sul lavoro, famiglie camorriste di spacciatori... una discarica di schifezze immonde, maleodoranti per la coscienza civile di ognuno...
Ecco una spiegazione plausibile della crisi di identità di questa nostra ridanciana nazione (quindi della crisi di valori, di memoria condivisa, di senso sociale…): ci si sente ‘altro’ a vivere da queste parti, dal momento che la realtà si è resa irriconoscibile. Sempre di più, ineluttabilmente, non rappresenta più alcunché. >>  da http://www.lucaferrari.net/articoloperle.php?ID=51

Ma  ora   veniamo a noi

Il primo intitolato fra Musica  e leggenda

Tale  gruppo composto  da



Alessandro Deiana =chittarra e ilaud
Fabio de Leonardis = violoncello
Yanara Reyes Mc Donald = contrabasso
Tore Mannu = percussioni



Ed  aperto  a collaborazioni   ha  visto l'esordio   in tale  formazione   della  cantante   Laura Masala  ( foto a destra  )  la prima volta  che esordisce  in tale genere musicale  , e lo  fa  con il suo stile  professionale  visto  che non è nuova alla scena musicale Gallurese   in quanto   fa   serate da  sola    o con altri musicisti o con  il suo  gruppo  le acustiche  ( vedere  il reportage  dell'anno scorso  su faber   suoni e parole  cangianti 2009 che  trovate  nell'altro blog  ) . E Erika  Perantoni all'arpa  ( sarebbe  stato interessante   sentirla  con il resto del  gruppo , ma   forse non avevano avuto tempo di provare  ) un promettente   inizio visto  che sta  ancora  studiando lo strumento in questione   al conservatorio . Ne trovate qua sotto  un il video  della  sua esibizione  .










Un gruppo aperto alle collaborazioni esterne ed nazionali ed  internazionali  come  dimostra il disco  cd  , di cui  in questo concerto   sono  stati eseguiti eseguiti alcuni  brani   che vede la partecipazione di  shirin demma   (  artista Siciliana  ) e  Rosa temprano ( cantante  Spagnola  ) .La maestria  di Sandro fresi e del suo gruppo   sta  , come dimostra  sia a  sua  biogtrafia e il suo progetto : <<  Soffiano ancora sulla nostra terra echi trovadorici nelle ballate di origine corsa, sonorita' catalane negli antichi moduli a chitarra dei mutti e le arie dei celti nei passi dello scottish.Ma, come tutti i sardi, amiamo il suono continuo e sciamanico di benas e launeddas, la profondita' tribale dei nostri tamburi di pelle di capra e le audacie tonali di voci aspre e delicate, di miele e di granito che da tempo incerto abbiamo imparato a memoria, chiuse in un piccolo cerchio o spavaldamente solitarie.Da      qui parte il nostro viaggio musicale, sogno e curiosita', rispetto della tradizione ma anche esigenza e orgoglio 'di la janna abbalta', della porta aperta, da sempre, al benefico flusso dei suoni del mediterraneo.(...) partito alla ricerca degli archetipi espressivi sardi, ha sviluppato, agli inizi degli anni '80, una rilettura originale dei modi e dei repertori comunque rispettosa delle matrici. >>( dal sito del gruppo    http://www.iskeliu.com/ )e da  questo video  qui






 Da  qui   una ricerca prima  solitaria e pi  collettiva   tra i moduli polivocali e la riproposizione di antichi strumenti musicali della civiltà agropastorale caduti nell'oblio, è scaturito nel '97 il cd Iskeliu (prefazione di Fabrizio De Andre'), sintesi tra campionamento digitale del suono tradizionale e suono prodotto da strumenti acustici a cui sono seguiti gli album Speradifoli (2001) Zivula (2003) e Folas de Anglona (2005) e Elmusura ( 2010  prefazione   di Paolo Fresu  )  L'esigenza di riproporre dal vivo i brani di un repertorio che viaggia a ritroso nel tempo, in una sorta di arcaica contemporaneità', tra le sonorita' ancestrali della Sardegna centrale, quelle della Gallura di ascendenza corsa e catalane di Alghero, ha portato alla costituzione, complice la prorompente vocalita' di Paola Giua, di un team completamente acustico che poggia la sua forza espressiva nell'utilizzo di un set strumentale che attinge, oltre che dalla Sardegna, da tutto il bacino del mediterraneo.  non solo l'ultimo cd , ma  il loro  repertorio  dei lavori precedenti nel  recuperare in  chiave  antropologica   e " archeologica  "  e  rinnovare   le musiche  e i suoni della nostra  terra della tradizione agro pastorale del periodo  precedente a quella  del'ultimo degli ultimi due secoli  del millennio scorso  ormai  non più tradizionalmente perchè  troppo  modificata  d'essere  snaturata   visto l'abuso  mediatico  commerciale  che  viene fatto ) ottocentesca  cioè il medioevo e il rinascimento    e delle sue  influenze  mediterranee ( mediate  dall'influsso arabo , provenienti dalla vicina Corsica  e, dalla Provenza  e  da i dominatori \ conquistatori  Catalano\Aragonesi  prima  e poi spagnoli ) .Tutto ciò non solo  nei suoni  , ma  anche  nel0'uso degli strumenti  antichi come la  ghironda  , l'organetto diatonico,l'organetto portativo ( di cui no ricordo le particolarità tecniche  spiegate   dopo il concerto    dal maestro  Sandro )   e a fisarmonica , il tamburo di Gavoi  , ecc  .
gli altri due li trovate    prossimamente sul mio youtube  insieme ad altre  foto   degli eventi  sul mio  flicker

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 Il secondo concerto
 nel solito  locale  ( purtroppo è l'unico che  non si accontenta  di ciò che passo il convento e di musica  di Zanfaraglioli di ciocchi di  stagnali ,  slang  locale per  dire  musica  da quattro soldi e  da discoteca  o pseudo tale  come  o musica  con basi e  karaoke e  tutta  uguale senza  un ritmo  -- con questo senza  criminalizzare  nè chi l'ascolta o a  fà  , ne' il genere  nè tanto meno chi la  fa  o l'ascolta   ---    , ma  fa  musica  di tutti i generi  adatti a  tutti\e  e on solo ala massa ) i circolo privato endas l'osteria n mille  .
In esso  si sono esibiti durante la cena




  mi scuso per la qualità ,  ma l'atmosfera  era soffusa ed  a lume di candela. Le  foto ( le altre le  trovate  sempre  sul mio flicker  o sul mio album di  facebook ) sono uscite meglio perchè avevo il  flash

 Mauro Mibelli ( foto a  sinistra  )  chitarrista classe 1960, ed Eleonora Georgia Sale 17 anni . Un concerto “Hundred and Four Strings” – Sulle corde delle emozioni . La musica è così, sfugge ai retaggi culturali, supera le limitazioni degli spazi, oltrepassa i muri e permette l’incontro fra diverse generazioni. Questo è avvenuto fra Mauro Mibelli, chitarrista classe 1960,ed Eleonora Georgia Sale, (  foto sotto al  centro  )   diciassette anni, suonatrice d'arpa 







Lui appartiene ad una famiglia di musicisti, il nonno Felicino ha fondato la banda musicale di Olbia, il papà Walter era un batterista jazz. Da piccolo, dice, “non ero bravo a giocare a pallone e quindi l'unico modo per non essere da meno rispetto ai miei coetanei era quello di suonare e così feci seguendo la passione di famiglia”. All’epoca in cui Bob Dylan era considerato il punto di riferimento di una generazione di artisti, creò il gruppo "Boghe Noa" e poi, nei primi anni ’80, i "Jazz Line". Fu di quel periodo un'indimenticabile esperienza musicale con Gianni Basso, sassofonista scomparso lo scorso anno, uno dei più grandi esponenti del jazz italiano che ha fatto parte di band di primo piano quali la Kenny Clarke/Francis Boland Big Band, la Maynard Ferguson Biga Band e la Thad Jones Biga Band, collaborazione con la grande cantante Andreana DEMONTIS Ha collaborato con Beppe Dettori (voce solista dei Tazenda e sperimentatore vocale), Antonio Galbiati (compositore musicale che ha scritto le musiche per Laura Pausini, Backstreet Boys, Placido Domingo), sono continui gli scambi di esperienze con Marino De Rosas (profeta olbiese della chitarra con accordatura aperta). Poi, alla fine degli anni '90, la creazione del gruppo "Pater Mediterraneo", altre importanti collaborazioni e la tentazione un anno fa, con la nascita della prima figlia Eva, di dedicarsi interamente alla famiglia. Ma l’incoraggiamento della compagna Maria Agostina e la prospettiva di una nuova stimolante esperienza musicale lo hanno fatto infine desistere dall’idea di abbandonare la musica per scegliere di incontrare "zio", come lo definisce lei, Eleonora e la sua arpa.
Lei Dedica i pomeriggi alla sua passione, al suo strumento, per sognare, per essere se stessa, per far vivere la sua anima. Studia alla scuola Civica di musica di Olbia, si perfeziona con insegnanti di alto livello ed ha conseguito il diploma al conservatorio di Sassari, da privatista, in teoria e solfeggio.





qui Mauro ha chiesto ai proprietari del locale d'accendere la  luce  grande e   quindi il video  è di qualità migliore

Ora  l’esperienza di Mauro l' aiuta ad acquisire tranquillità e sicurezza durante le loro esibizioni.
Ne concerto  c'è stato  u bellisimo  incontro fra le sonorità dell'arpa e quelle della chitarra. U genere  musicale di confine  e di contaminazione  . Infatti   Non si tratta di musica etnica, classica e né tanto meno di jazz, è un genere che sta dentro le regole ma l’improvvisazione rende viva la musica perché i brani non si suonano mai allo stesso modo.
Infatti  ho letto   da qualche parte  del loro  invito al Festival Emmas (Ethnic Meeting of Music and Arts in Sardinia) che si svolgerà a ridosso delle festività natalizie ad Olbia ed al quale i due artisti olbiesi parteciperanno, insieme ad artisti di caratura internazionale, scelti a rappresentare l’originalità della musica della nostra regione.
Due  bellissimi concerti   , grandissimi emozioni  che  hanno contribuito a rilassarmi e scacciare  via   sia  i dolori ala cervicale  ( aumentati perché , sempre  con a testa fra le nuvole ,  ho dimenticato la notte  prima  e  e poi tutto il girno di mettere il baite  )  sia  la confusione  e frustrazione   per essermi smanettato troppo  e con mezzi da  cui sto lottando per uscirne  (  vedere mie post  ne blog  gemello sulla porno dipendenza  )  , facendomi viaggiare  con la mente  e il pensiero  tra  Mediterraneo ed Irlanda  , oltre  che   nel mondo onirico  .


4.12.10

come sopravvivere al natale e alle festivitaII puntata le abbuffate

 Dopo  la prima puntata   dedicata  allo stress  di compere  e regali  o d'auguri   che trovate   o qui  o nel   blog gemello . Adesso un altro aspetto   che   sta diventando  , visto che il natale  si fa' in famiglia  , sempre  più pre   natalizio  almeno per  i gruppi d'amici e colleghi di lavoro o per  chi dovendo  ce,me nel caso d'amici  che   stanno  nel continente  che ne fanno due  uno  con i genitori di lei  o di lui   nella città  dove stanno e  un altro che può essere o prima o  dopo   con quelli che stanno al paese  o regione da cui provengono   . Quello  quello delle abbuffate 



Pranzi interminabili, cene che si protraggono fino a tarda notte, visite da parenti  specie quelli anziani  ed amici che ci offrono dolci e liquori a ripetizione: o che insistono perchè assaggiavamo questo e questo   , anche  con  il ricatto ( che  crea rimorsi inutili  e  sensi di colpa  frustranti  )  da  che  poi  lo si butta  ,  dai che  non sei cosi  grassoi ,  siamo a natale , dai ecc  .
Se il nostro palato festeggia, con l’arrivo delle festività natalizie, è la nostra linea a piangere, con il rischio di ritrovarsi ad iniziare il nuovo anno dovendo rifare l’intero guardaroba, e non entrando più nei nostri jeans  e  di chi  , come il caso del sottoscritto  ad essere  èreso  in giro ( anche benevolmente  )  da  familiari  amici  . Ed  poi  finite  le feste  ( o anche  durante  ) avere  i sensi di colpa  che lo poteranno a sfogarsi  nel cibo  o  nell'alcool , pur  sapendo  che questo   gli fa male ( alla cefalea  e  allo stomaco  )  anche se non arriva  all'autodistruzione   gli succedeva in passato .
Ma esiste qualche piccolo accorgimento che può salvare sia il piacere di stare insieme a tavola senza troppe rinunce sia la nostra silhouette. A suggerirci i trucchi per sopravvivere alle abbuffate natalizie mantendo la stessa taglia, è Juliette Kellow, dietologa americana, che collabora con il Daily Mirror. Innanzitutto, quando è il nostro turno di preparare cene per parenti ed amici, possiamo scegliere di cucinare sano, seguendo gli stessi criteri salutisti che adottiamo ( o almeno  si dovrebbe  )  durante il resto dell’anno, senza trincerarci dietro alle classiche scuse che “tanto è Natale“ o  è festa  .
Dopo le feste sarà difficile perdere i chili in più messi su così in fretta, soprattutto perché provengono da dolci e grassi saturi, molto più ardui da smaltire.
Ma vediamo come correre ai ripari seguendo alcune  regole del buon senso  suggerite anche   udite  , udite   dall''osservatorio Grana Padano ha diramato una sorta di vademecum contenente consigli di vario tipo per evitare di abbuffarsi a Natale mettendo a rischio la propria salute.
Basterebbe sostituire il vino bianco al soffritto, la ricotta alla panna, l'acqua agli alcolici e alle bevande gassate e gustare piatti più piccoli.
Sotto accusa gli stravizi del periodo alimentare, che fanno schizzare il rischio di infarti: cotechini, lasagne e panettoni non sono di per sè un pericolo, ma l'abuso concentrato in pochi mesi dell'anno non è una mano per il cuore.

Per ridurre l'assedio dei grassi a cuore arterie si può far ricorso ad   altre regole  che andrebbero seguite sempre  semplici regole, ovvero:


* Occhio agli spuntini e ai dolci fuori pasto: cioccolatini, salatini, e stuzzichini vari, consumati tra un pranzo e una cena.   addirittura lo stesso pane  a volte sono più deleteri per la linea del pasto stesso. E’ inutile trattenersi sulle dosi di pane e pasta se poi ci si butta con foga su panettoni e torroncini.
 * Al posto di patatine fritte e salsine ipercaloriche, come contorno offrite ai vostri ospiti crudités e verdure fresche: saranno un piacevole diversivo e offriranno un po’ di sollievo anche al nostro stomaco, facilitando la digestione.
 * Per insaporire i vostri piatti, utilizzate le spezie ( ovviamente tenendo presente    chi non le può mangiare  o evitare  per  problemi di stomaco  ) : daranno un tocco di esotismo e originalità alle vostre portate senza minare la linea come fanno olio, sale e burro.
* Mentre cucinate, evitate di provare ogni due minuti il sugo o la carne o tutto ciò che state preparandoe  soprattutto d'integrarlo con il pane   Si immettono un sacco di calorie senza accorgersene ancor prima di sedersi a tavola. Per resistere alla tentazione masticate una chewing-gum senza zucchero o bevete  acqua  o fate respiri profondi 
    * Non comprate troppi cioccolatini e dolci, ma solo lo stretto indispensabile. Tutti i dolciumi che restano nella dispensa a fine feste verranno comunque consumati, e indovinate da chi? Proprio da voi! Con la scusante che “è peccato gettarli via!”. E così a Pasqua corriamo il rischio di stare ancora a mangiare il pandoro avanzato! :-)
   * Se proprio dovete acquistare patatine e stuzzichini, comprate quelli dietetici, nessuno si accorgerà della differenza ( almeno che non si a  un esperto gastronomico  come ciccio di nonna papera  ) ! Lo stesso vale per lo yogurt, da utilizzare anche per fare delle torte semplici e gustose, optate per quello magro.
    * Per evitare di esagerare con i drink alcolici, ricchi di calorie, offritevi di guidare quando uscite con gli amici, o di riaccompagnare a casa qualche ospite: sarà un ottimo modo per resistere alla tentazione di bere troppo.
    * Fate sempre uno spuntino sano prima di recarvi ad una festa o ad una cena: arrivare affamati e buttarsi sul buffet è assolutamente da evitare se si vuole mantenere la linea.

*acquistare solo le quantità di alimenti natalizi strettamente necessarie e di consumare gli stessi solo nelle occasioni conviviali;non far mai mancare sulla tavola natalizia acqua, servendo le bevande solo a richiesta;
* utilizzare come base per il soffritto, vino bianco o brodo vegetale che consentono di limitare l'uso di olio e burro;
 * sostituire la panna con ricotta magra diluita in poco latte;
 * preferire le cotture al vapore o alla piastra a quelle tradizionali;
  *scegliere ricette che prevedano l'utilizzo di verdure nella loro preparazione ;
*servire un gelato al limone senza grassi al posto del sorbetto;
*limitare l'utilizzo del sale per insaporire i piatti cercando di esaltare il gusto con spezie ed erbe aromatiche;
  * mantenere in casa e negli ambienti di lavoro temperature non superiori ai 18-20 gradi;
*vestirsi a strati;
*spostarsi preferibilmente a piedi e preferire le scale al posto dell'ascensore. 
  * Evitate di stare sempre seduti: passeggiate in centro, all’aria aperta, o se siete chiusi in casa, proponete giochi che vi permettano di fare movimento: ballare,mimi di film di romanzi  , ecc  organizzare tornei alla Nintendo Wii e, se siete con il vostro partner, fate l’amore: è un ottimo modo per smaltire le calorie divertendosi e guadagnandoci anche in buon umore.

 Veiamo ora   a chi  , sic  , è a dieta  per  i chili di troppo o  per motivi di salute

Se nel caso  foste  a dieta  proprio in quel periodo   in cui   fra brindisi e cenoni ( parentali  , di  avoro  , damici  , ecc ) portano ad ingrassare un pò e a mettere su qualche chilo di troppo, potete seguire  la  dieta sotto riportata  . Ma  soprattutto non , l'invito   è direttomanche al sottoscritto , non ci colpevoizziamo  , perchè durante le feste non vale comunque la pena di rinunciare completamente  e  del tutto ai peccati di go­la nel periodo di Natale. Già  nel periodo di Natale tenere sotto stretto controllo la dieta è stressante, bisogna lot­tare contro noi stessi e contro amici e parenti che insistono per far assaggiare dolci e salati E’ quindi meglio lasciarsi un pò andare e adottare la strategia del “poco di tutto”: un assaggio di ogni cosa e, soprattutto, mai il bis durante i cenoni. E’ meglio quindi , come si diceva prima , assaggiare un pò di tutto ma non lasciarsi andare completamente: esagerando con i dolci e le pietanze ipercondite, spesso ricche di sale, facendo cosi il pieno di zuccheri e di sodio, entrambi favoriscono la ritenzione idrica, con il ri­sultato di accumulare due o tre chi­li, tra grasso e acqua, che pesano sulla bilancia e tirano i vestiti.
In realtà s’ ingrassa più facilmen­te nei lunghi mesi che ci separano dalle feste di Natale piuttosto che durante le feste: per accumulare 1 chilo di troppo bisogna sforare di ben 7000 calorie, eccedere di 1000 calorie ogni giorno per una settimana (quella delle feste) o di 2000 calorie in più per 3-4 giorni non è così semplice come sembra.
Ecco quindi una Dieta delle Feste per chi ama i dolci e non ri­nuncia al panettone: si può comunque arrivare alla Befana in forma senza troppe rinunce. Se ti piace il pandoro o il panettone, non in­ventarti un’ alternativa light: tagliatene piuttosto una fetta piccola e goditela. L’ im­portante è che ti limiti a uno sgarro al giorno. E se ti sei fatto prendere la ma­no, puoi sempre com­pensare con l’ attività fisica: per bruciare una fetta di panettone bastano 45 mi­nuti di sci di fondo a rit­mo moderato o una mez­z’ ora di camminata in sa­lita (un’ ora di camminata veloce in pianura).

LA DIETA DELLE FESTE DI NATALE PER CHI AMA I DOLCI: dimagrire con la dieta da 1400 calorie senza troppe rinunce


Con lo schema del menù settimanale di questa dieta da 1400 calorie al giorno è possibile perdere 2 chili senza rinunciare ai dolci.
SCHEMA MENù SETTIMANALE DIETA DA 1400 CALORIE AL GIORNO

TUTTI I GIORNI
COLAZIONE: tè verde con un cucchiaino di zucchero (circa 20 calorie), 2 fette biscottate con un cucchiaio di miele (circa 149 calorie) oppure 1 bicchiere di latte parzialmente scremato con tre cucchiai di muesli (circa 137 calorie)
SPUNTINO: 2 mandarini (circa 51 calorie)
MERENDA: 200 ml di spremuta di pompelmo (circa 39 calorie)
PANE: solo 50 grammi pane integrale al giorno (circa 112 calorie)
CONDIMENTI: consentiti al giorno solo 4 cucchiaini d’ olio extravergine d’ oliva (circa 180 calorie), 2 cucchiaini di parmigiano grattugiato (circa 39 calorie)

LUNEDì
PRANZO: spaghetti pomodoro e basilico con 70 grammi di pasta e 20 grammi di pomodoro (circa 285 calorie); 100 grammi di vitello (circa 107 calorie); 100 grammi di carote (circa 35 calorie)
CENA: minestrone di verdure con 30 grammi di riso e 200 grammi di verdure a scelta (circa 150 calorie); 50 grammi di prosciutto cotto sgrassato (circa 66 calorie); puoi concederti un calice di spumante moscato (circa 90 calorie) con due cantucci (circa 60 calorie)

MARTEDì
PRANZO: 70 grammi di riso basmati (circa 232 calorie) con 200 grammi di seppioline al pomodoro (circa 182 calorie); 200 grammi d’ insalata verde (circa 30 calorie)
CENA: passato di verdura a scelta con 20 grammi dì crostini (circa 100 calorie); 60 grammi di bresaola (circa 90 calorie); puoi concederti una fetta piccola di panettone (circa 200 calorie)

MERCOLEDì
PRANZO: 1 patata lessa (circa 170 calorie); 2 uova sode (circa 130 calorie); 200 grammi di verdure grigliate a scelta (circa 40 calorie)
CENA: pasta e fagioli con 30 grammi di pasta e 50 grammi di fagioli surgelati (circa 171 calorie); 200 grammi di sogliola al vapore o lessata (circa 166 calorie); 200 grammi di insalata (circa 30 calorie); puoi concederti 1 crème caramel (circa 136 calorie)

GIOVEDì
PRANZO: bruschetta con 50 grammi di pane tostato, 60 grammi di pomodoro, origano e basilico (circa 130 caLorie); 120 grammi di fesa di tacchino ai ferri (circa 130 calorie); 200 grammi di zucchine e palate al vapore o lessate (circa 96 calorie)
CENA: 80 grammi di prosciutto crudo sgrassato (circa 214 calorie); 200 grammi d’ insalata verde (circa 30 calorie); puoi concederti mezza fetta di pandoro alla crema (circa 200 calorie)

VENERDì
PRANZO: crema di piselli con 20 grammi di crostini di pane (circa 194 calorie); 150 grammi di carpaccio di pesce spada al limone (circa 187 calorie); 100 grammi di carote in insalata (circa 35 calorie)
CENA: omelette di 2 uova con 100 grammi di spinaci
(circa 161 calorie); 200 grammi di verdure a scelta al vapore o lessate (circa 40 calorie); puoi concederti 35 grammi di frutta secca mista (circa 195 calorie)

SABATO
PRANZO: carpaccio di manzo con 100 grammi di carne di manzo magra e 100 grammi di funghi porcini (circa 131 calorie); 200 grammi di peperoni saltati in padella (circa 62 calorie)
CENA: 200 grammi di baccalà grigliato e 2 pomodori cotti al forno con 20 grammi di pane grattugiato (circa 280 calorie); puoi concederti 70 grammi di torrone (circa 336 calorie)

DOMENICA
PRANZO: insalatona con 300 grammi di verdure miste a scelta (circa 60 calorie) e 120 grammi di pollo saltato in padella (circa 120 calorie)
CENA: 80 grammi di tortellini i di carne in brodo (circa 230 calorie); 200 grammi di verdure miste alla griglia (circa 40 calorie); puoi concederti una fetta grande di panettone (circa 360 calorie)


 no so che altro dire . nella prossima puntata  ricette per  i  vegetariani  e per  i vegani ( vegetariani estremi   come li chiamano alcune persone )

Al traguardo grazie alla forza di volontà sacrificio dedicato allallenatore malato di sla

L'esperienza di Dorando Pietri insegna. Il 24 luglio del 1908, ai Giochi Olimpici di Londra, il maratoneta emiliano passò alla storia con un epilogo tragico della gara che ancora oggi, a distanza di un secolo, fa commuovere nonostante le immagini in bianco e nero rovinate dal tempo.In quell'occasione il corridore italiano si presentò da solo nello stadio, ma, stremato dalla fatica, imboccò prima la corsia in senso opposto, poi cominciò a barcollare e cadde. Fu soccorso allora dai giudici di gara, impietositi.
La leggenda narra che tra loro ci fosse anche sir Arthur Conan Doyle, il "papà" del detective Sherlock Holmes. Pietri tagliò con immensa fatica il traguardo al primo posto, ma gli fu revocata la medaglia d'oro (assegnata ad Hayes) perché aveva ricevuto un aiuto fisico da esterni.
Così, ai giorni nostri, ci si ricorda di quel drammatico evento e ci si regola di conseguenza. IInfatti ci sono    atleti che fanno  gare  a limite  dele proprie possibilità   e  si va  avanti alla forza  doi volontà   ccome  dimostra questo  sito  http://cittadiariano.it/blog/ferriero/category/personaggi/  e  il film  momenti di gloria    e running-il-vincitore Ma  quel  che  è successo  in  una gara di corsa campestre negli Stati Uniti, Holland Reynolds, di 16 anni (  foto a destra  
estrapolata  tramite i mio cattura  schermata   dal video   intervista  preso da youtube    dell'emittente  Abc   che  trovate qui )  si è ritrovata coinvolta in una situazione simile. Avrebbe dovuto solamente tagliare il traguardo per poter consegnare a squadra e allenatore il trofeo della vittoria, ma a pochi metri dall’arrivo è stata colpita da un malore. Barcollando, si è accasciata al suolo, ma ecco che l'allenatore è intervenuto, accostandosi a lei (senza aiutarla)

per poterla  incitare a proseguire. come dimostra  sia il video  e la  foto   citati  prima  sia quest'altro pesa  da youtube



La forza di volontà e il desiderio di dedicare una vittoria a coach Jim Tracy, malato di Sla, hanno fatto il resto.Grazie  Holland   ce ne fossero di più persone cem te il mondo sarebbe migliore

3.12.10

come sopravvivere al natale e ale festivita' prima puntata

 La  classica stagione   di mezzo è ormai finita  ( anchs se in realtà  astronomicamente  dovrebbe essere il  23 di dicembre , ma con il clima impazzito   tutto è possibile )
è l'inverno  ormai iniziato

L'Autunno se ne va,
l'Inverno già se sente,
coe raffiche che fa
u vento de levante:
'e foje e renturcina,
je fa fa mulinélli,
'e piante de licina
cantanu có  l’ornélli:
cerasi, ruti e pera,
tignu de rusciu 'e fronne,
'a terra quann'a sera,
cou celu se confonne.
         Pierluigi Camilli 
Con esso  inizia il torpore, il letargo ,le serate  ( anche se non più come quelle  di una volta  quando  anziché i pc  portatili e la tv  c'erano storie , improvvisazioni letterarie  , e commento dei fatti del giorno  ) davanti al caminetto 
il mio camino
 

Inizia a sentirsi l'aria natalizia   che  è  in ogni uno di noi ( sottoscritto compresa  che  canta   canzone  natalizie compresa questa   che  trovate  sopra e soi mette  a fare  foto  , e  anzi  che studiare  va   a curiosare in negozio  dove la madre  insieme alle  commesse  allestisce  la  vetrina con le decorazioni natalizie  albero compreso  )  , e che ci fa  ritornare  bambini e sognare la pace nel mondo  almeno per  un giorno  , e  che  il potere  si un po'  umano almeno  nella notte   e nel giorno di natale   . E ci fa essere  a volte  più ipocriti che mai  più buoni  .
A segnalarcelo non è solo il calendario   ( foto a sinistra  ) ma  anche l, sic a  tv  con spot  alimentari ( panettoni e pandori )   di  buone feste delle  industrie alimentari  e non solo, e  di cine panettone    che di comico  hanno  ormai  solo  il titolo se ce l'hanno
Fortunatamente  i tg   non si sono ancora  buttati sui  " classici"  ( ed  ogni anno  uguali   sembra   che  le immagini sia  registrate    e tenute  in qualche  cassettop  per    riproporle  uguale  , le cambieranno ogni due tre ann  )    speciali e  servizi  su cosa  si amangia  su cosa  si regala , su dove si possano le vacanze   e sui come non ingrassare     e menate varie  che continueranno insieme  ai film stantii,triti e ritritti   e  a volte troppo zuccherosi e melensi    quasi stucchevoli  per tutte le feste .
Da  oggi Comincio i post natalizi con un qualcosa che è molto lontano dal mio modo di vivere le festività... La fuga dal Natale e lo stress correlato alle festività
Ecco qua sotto una guida semiseria   in parte  modificata  da me   ( qui  l'originale  )  presa dala rete   , come sopravvivere  a natale  e  alle feste .
 Il post è diviso in due parti: 5 consigli per la fuga vera e propria dal Natale e altri 5 per gestire al meglio il tour de force natalizio.

                        FUGA DAL NATALE

C'è chi il Natale proprio non lo sopporta. Per carità, ognuno è libero di vivere la propria vita come gli pare,ma  nessuno ha il coraggio di dirlo apertamente per  paura  d'infrangere  un tabù  buonista  e  d'eressero additato come  un guastatore della felicità altrui . Io con il natale  ho un rapporto d'amore  e odio e cerco di coglierne  ogni sfumatura  posso provare  a  consigliare metodi sicuri per lasciarsi alle spalle la festività più attesa dell'anno.

 Spegnete la televisione

 La televisione in questo periodo è tutta uno sfavillare di luci, suoni, giocattoli e pubblicità che vi ricordano quanto poco manchi al 25 Dicembre. Spegnetela. Non vi serve. C'è sempre Internet. Al massimo troverete qualche banner decorato o qualche blog fissato col Natale ( evitate   fb e simili  tra il 20\6   per   non sesere costretti a fare   o rispondere ad  auguri  anzi chiudete la bacheca  )   Film, news... Sul pc li potete avere comunque.Salvo che non abbiate  bambibni piccoli  e allora o  inventate storie  natalizie o  li fate vedere  la tv  a voi la scelta 
Spese 

Andate al supermarket durante la settimana e non il fine  settimana  ed evitatelo  il   20-24  Lasciate a casa i bambini e niente code, niente bambini che si fiondano sulle corsie dei giocattoli (moltiplicate per l'occasione), niente stress. I bambini "  scaricateli ai nonni  "
Decorazioni, panettoni, ecc...? Lasciateli perdere a meno che non abbiate  un negozio ed  un attività commerciale   e  dei bambini  al di sotto dei 16
    Uscite
Uscite poco  Meglio stare a casa a leggere un buon libro o  a  ciucculare   che vedere le cittàed  i paesi  invase da luminarie e sciami di persone che migrano da un negozio all'altro quandoi  i regali  si posso programamre  come  ho fatto io e faccio ogni anno   da  ottobre  \  novembre
 
Pranzi e cene  d'amici , parenti e lavoro

 Avvisate per tempo amici e parenti della vostra "allergia"  o che siete  a dieta
 Mettere subito in chiaro che non gradite inviti, regali o altre smancerie: eviterà a voi di dovervi giustificare un innumerevole quantità di volte e ai vostri amici e/o parenti di farvi regali o pensare a cosa vi piace mangiare
 Se potete andate in vacanza in un posto caldo Natale in costume da bagno non è Natale, nonostante in Australia possano pensare il contrario.

Veniamo ora a qualche consiglio per sopravvivere allo shopping compulsivo natalizio: parliamoci chiaro, è un po' un vizio di noi tutti\e  ( sottoscritto   compreso  )  piuttosto si azzerano i risparmi, ma il Natale lo si festeggia come si deve ma  si  rimane  al verde  

   1. Comprate prima i vostri regali  Se ordinate regali online il consiglio vale ancor di più: eviterete gli ingorghi dei corrieri e sarete sicuri che il vostro pacco arriverà per tempo.Io  li compro già da  ottobre\novembre  , perchèi pezzi dell'artiginato  dele botteghe del mondo\ commercio equo e solidale   sono in numero limitato  e unici
   2. Fate la spesa per a cena  o  il pranzo di Natale in anticipo.   Anche la spesa può essere fatta con largo anticipo. Troverete tutto  a prezzi decenti. C'è sempre il congelatore    Non fate shopping di sabato e domenica     Eviterete il delirio nei centri commerciali, il traffico e tutto il companatico: se potete fate gli acquisti dopo il lavoro, tanto ormai i centri commerciali rimangono aperti fino alle 21 o alle 22.
   4. Addobbi, carta regalo e chincaglierie varie? Comprateli all'IKEA  Costano mooooooolto meno di quanto costino nei vari centri commerciali. E magari all'ikea trovate anche qualche regalo utile come il cuscino per portatili.
   5. Occhio al portafogli Tenete un minimo di contabilità delle vostre spese. Riuscirete a capire dove è finita la vostra tredicesima (sempre che ne abbiate una)ù
   6)  riciclate doppioni a cui  il mercato ci sottopone  . Esempio io l'anno scorso   m'ero dovuto comprare  due volte   romanzo criminale  per  potermi vedere il film inversione integrale  . Ecco che allora  ho reso  dal cofanetto ( dvd  + libro il ibero  nuovo ed  intatto,l'ho confezionato   togliendo prezzo e  ditcura  non vendibile separatamente  da  questo dvd  , e   nel cofanetto   da tenere per me   ci ho messo il libro che avevo già  con l'autografo dell'autore  e  l'altro l'ho regalato  . Oggetti inutili che avete vinto a lotterie di feste di paese o  deoi comitati patronali \  classi  ( da  noi   vari comitati  per l'annio successivo s'organizzanoanche  facendo lotterie ) roischiando però  , a me   è successo  , che  ho regalato  l'oggetto   ( non ricordo cosa  )    che quella  persona  aveva regalato \ donato per  quella  lotteria  .
Regalate cd\ dvd  che  avete ricevuto in allegato o in omaggio con riviste  , o  di cui vi siete pentiti , mi è successo ,   perchè vi piaceva  una due canzoni  o attratti  da recensioni o pubblicità .
7) fate voi qualche oggetto se siete creativi

ed ecco altri siti al prossimo post  pre natalizio

concludo  suggerendo  altri Url in merito
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Manuali:Sopravvivere_al_Natale
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Manuali:Natale
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Natale

Peso


Questo è Michael e io lo trovo bellissimo.

Non è retorica. Lo trovo bellissimo, angosciante, difficile, insopportabilmente umano.Suo padre ha chiesto di condividere la sua immagine oggi, nella Giornata internazionale della Disabilità. Lo faccio molto volentieri [per info e aiuti, qui].

Michael è umano perché greve, imprevisto, imprevedibile, diverso. Sì, diverso da tutte le nostre normalità in serie, amorfe o, al contrario, proteiformi: ma sempre dello stesso vuoto. Lui resta là, nella rozza fatica d'un rantolo, per conquistarsi il diritto di svelare quel pezzo di muro, quel soffitto inesplorato di cucina, per stupirsi.

Michael ricorda quanto siamo indifesi, quanto lo diventeremo, quanto lo siamo già nell'anima.

E per questo lo ringraziamo.

Come fanno a scattare le foto le persone ipovedenti e cieche? Le tecnologie utilizzate.

Alle scorse Paralimpiadi di Parigi il fotografo cieco João Maia da Silva ha stupito tutti con i suoi scatti. Ma come ha fatto? Scattare foto...