4.12.10

Al traguardo grazie alla forza di volontà sacrificio dedicato allallenatore malato di sla

L'esperienza di Dorando Pietri insegna. Il 24 luglio del 1908, ai Giochi Olimpici di Londra, il maratoneta emiliano passò alla storia con un epilogo tragico della gara che ancora oggi, a distanza di un secolo, fa commuovere nonostante le immagini in bianco e nero rovinate dal tempo.In quell'occasione il corridore italiano si presentò da solo nello stadio, ma, stremato dalla fatica, imboccò prima la corsia in senso opposto, poi cominciò a barcollare e cadde. Fu soccorso allora dai giudici di gara, impietositi.
La leggenda narra che tra loro ci fosse anche sir Arthur Conan Doyle, il "papà" del detective Sherlock Holmes. Pietri tagliò con immensa fatica il traguardo al primo posto, ma gli fu revocata la medaglia d'oro (assegnata ad Hayes) perché aveva ricevuto un aiuto fisico da esterni.
Così, ai giorni nostri, ci si ricorda di quel drammatico evento e ci si regola di conseguenza. IInfatti ci sono    atleti che fanno  gare  a limite  dele proprie possibilità   e  si va  avanti alla forza  doi volontà   ccome  dimostra questo  sito  http://cittadiariano.it/blog/ferriero/category/personaggi/  e  il film  momenti di gloria    e running-il-vincitore Ma  quel  che  è successo  in  una gara di corsa campestre negli Stati Uniti, Holland Reynolds, di 16 anni (  foto a destra  
estrapolata  tramite i mio cattura  schermata   dal video   intervista  preso da youtube    dell'emittente  Abc   che  trovate qui )  si è ritrovata coinvolta in una situazione simile. Avrebbe dovuto solamente tagliare il traguardo per poter consegnare a squadra e allenatore il trofeo della vittoria, ma a pochi metri dall’arrivo è stata colpita da un malore. Barcollando, si è accasciata al suolo, ma ecco che l'allenatore è intervenuto, accostandosi a lei (senza aiutarla)

per poterla  incitare a proseguire. come dimostra  sia il video  e la  foto   citati  prima  sia quest'altro pesa  da youtube



La forza di volontà e il desiderio di dedicare una vittoria a coach Jim Tracy, malato di Sla, hanno fatto il resto.Grazie  Holland   ce ne fossero di più persone cem te il mondo sarebbe migliore

1 commento:

James Ouyang ha detto...

Coraggio Holland Reynolds e la determinazione a finire la gara, non solo per sé, ma per la sua squadra e il suo allenatore in difficoltà lungo tempo parlano i volumi ed è un compendio del tipo di giovani uomini e donne che hanno eseguito nel corso dei decenni sotto istruzione Jim Tracy.

Speriamo di essere altrettanto favorevoli Jim fuori corso nella sua battaglia contro la SLA. Avrà bisogno di un sostegno finanziario significativo nei prossimi giorni. Se volete contribuire o semplicemente saperne di più, visitare il sito http://coachjimtracy.com/

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