Leggo sull'unione di qualche guiorno fa questa news che trovate sotto
Un dei pochi giudici illuminati che esistono in Italia e che sceglie si punire , ma senza necessariamente condannare e giudicare chi è un consumatore come in questo caso o chi ha seri problemi con la piaga fell'alcool .
Se in Italia fossero più frequenti tali tipi di pena , ovviamente solo per lo stato d'ebrezza ed incidenti non gravi cioè senza vittime e\o feriti ( per quelli tolleranza zero , corso obbligatorio alcolisti anonimi o in trattamento e carcere 5 anni per omicidio volontario e colposo ) , eviterebbero : 1) sovraffollamento delle carceri ., 2) provvedimenti palliativi e frustanti come indulti ed amnistie , che poi favoriscono anche con non le merita corrotti e stupratori e feccia varia
Decimomannu. Positivo all'etilometro: sentenza rivoluzionaria al processo contro un giovane ingegnere
Guidava ubriaco, farà il volontario
Condannato a un mese in ambulanza: potrà riavere la spider
Per punizione l'ingegnere diventerà volontario
L'imputato dovrà fare il volontario : pena alternativa decisa al processo. Era stato bloccato all'uscita di un ristorante.
Lo aveva inchiodato l'etilometro della polizia stradale: il test aveva diagnosticato una eccessiva presenza di alcol nel sangue, quanto basta per far scattare le sanzioni più pesanti.Guida in stato di ebbrezza e confisca immediata dell'auto, una fiammante spider Bmw. Ieri il processo con una sentenza rivoluzionaria: l'imputato (un giovane ingegnere di Decimonannu) dovrà lavorare per un anno e dieci giorni come volontario nelle ambulanze del soccorso stradale. Solo così potrà riavere la sua amata fuoriserie.
Dovrà lavorare per 40 giorni come volontario su un'ambulanza del 118, soccorrendo le vittime di incidenti stradali e prendendo così coscienza, questo almeno è l'auspicio del giudice, del rischio corso nel mettersi alla guida ubriaco. Solo così eviterà sia la condanna a un mese e 10 giorni di arresto, sia l'ammenda da 750 euro, sia, soprattutto, la confisca della sua amata e costosa spider Bmw Z4.
La rivoluzionaria sentenza, che applica per la prima volta le norme previste dal nuovo codice della strada in tema di guida in stato di ebbrezza, è il frutto del patteggiamento ottenuto da F. L., 33enne ingegnere di Decimomannu, che lo scorso gennaio era incappato in un posto di blocco della polizia stradale dopo essere uscito da un ristorante di Cagliari.
RATIFICA Il Gup Giovanni Massidda, ratificando l'accordo raggiunto tra il legale dell'imputato Carlo Monaldi e il pm Liliana Ledda, ha insomma concesso al professionista la possibilità di riscattare lo sbaglio fatto. E nel modo più utile: se per per 40 giorni accetterà di fare il volontario, dunque senza prendere un euro, presso il 118 di Decimo, le pesanti sanzioni previste dalla legge nei suoi confronti non scatteranno mai. Il reato sarà estinto, per cui anche la pena di un mese e dieci giorni di arresto decadrà. Inoltre gli verrà restituita l'auto, che altrimenti sarebbe stata confiscata definitivamente dallo Stato. Una sorta di messa alla prova che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe servire da lezione a chi non ha mai sgarrato in vita sua, anche perché è previsto che l'attività di volontariato si svolga nell'ambito del soccorso e della prevenzione stradale. L'automobilista, noto professionista che non ha mai avuto problemi con la giustizia, era finito nei guai il 30 gennaio, quando era incappato in un posto di blocco della polizia stradale. L'ingegnere aveva cenato in un ristorante di Cagliari con alcuni amici e, come capita spesso, senza quasi accorgersene, aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. Lui non si sentiva di certo ubriaco così, una volta uscito dal locale, si era messo al volante della sua Z4 per tornare a casa.
TEST Quando era stato fermato dagli agenti era rimasto tranquillo, convinto com'era di non aver esagerato. Il responso dell'etilometro era stato però implacabile: l'apparecchio aveva segnato una concentrazione di alcol di 1,6, oltre cioè la soglia di 1,5 che fa scattare la confisca del mezzo e una sanzione penale più dura. A quel punto l'unica via d'uscita per lui era quella del patteggiamento con messa alla prova, proposta che è stata accolta ieri dal Gup Massidda con una sentenza destinata a “fare scuola”
La rivoluzionaria sentenza, che applica per la prima volta le norme previste dal nuovo codice della strada in tema di guida in stato di ebbrezza, è il frutto del patteggiamento ottenuto da F. L., 33enne ingegnere di Decimomannu, che lo scorso gennaio era incappato in un posto di blocco della polizia stradale dopo essere uscito da un ristorante di Cagliari.
RATIFICA Il Gup Giovanni Massidda, ratificando l'accordo raggiunto tra il legale dell'imputato Carlo Monaldi e il pm Liliana Ledda, ha insomma concesso al professionista la possibilità di riscattare lo sbaglio fatto. E nel modo più utile: se per per 40 giorni accetterà di fare il volontario, dunque senza prendere un euro, presso il 118 di Decimo, le pesanti sanzioni previste dalla legge nei suoi confronti non scatteranno mai. Il reato sarà estinto, per cui anche la pena di un mese e dieci giorni di arresto decadrà. Inoltre gli verrà restituita l'auto, che altrimenti sarebbe stata confiscata definitivamente dallo Stato. Una sorta di messa alla prova che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe servire da lezione a chi non ha mai sgarrato in vita sua, anche perché è previsto che l'attività di volontariato si svolga nell'ambito del soccorso e della prevenzione stradale. L'automobilista, noto professionista che non ha mai avuto problemi con la giustizia, era finito nei guai il 30 gennaio, quando era incappato in un posto di blocco della polizia stradale. L'ingegnere aveva cenato in un ristorante di Cagliari con alcuni amici e, come capita spesso, senza quasi accorgersene, aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. Lui non si sentiva di certo ubriaco così, una volta uscito dal locale, si era messo al volante della sua Z4 per tornare a casa.
TEST Quando era stato fermato dagli agenti era rimasto tranquillo, convinto com'era di non aver esagerato. Il responso dell'etilometro era stato però implacabile: l'apparecchio aveva segnato una concentrazione di alcol di 1,6, oltre cioè la soglia di 1,5 che fa scattare la confisca del mezzo e una sanzione penale più dura. A quel punto l'unica via d'uscita per lui era quella del patteggiamento con messa alla prova, proposta che è stata accolta ieri dal Gup Massidda con una sentenza destinata a “fare scuola”
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