perchè se tradisce una donna la si definisce cagna o peggio ? quando è un uomo solo frasi di circostanza o silenzio


 Stamattina  sfoglio libero e leggo  questo articolo dell'ex gruppo   della sinistra extraparlamentare lotta  continua  ora diventato lobby , la  cosiddetta  lobby di lotta  continua    di cui l'articolista GIAMPIERO MUGHINI n'è   uno dei maggior  rapressentanti  .
Lo leggo tutto  , anche  se  dalle  prime  righe   : <<  È meglio essere  cornificati dalla propria donna o dalla propria cagna? Bibi è come tante mogli che si strapazzano con l’amante ma restano in casa a godere i vantaggi dell’azienda-matrimonio >> chi ha  ancoira  un po'  di raciozino  e d''alennamentro al libero arbitrio  , capisce  dove voglia  andare  a aprare  . Ma poichè  io  , chi mi conosce  lo sà ,  non piace  ( anche  se non sempre  riesco a farlo   al 100  p%  come credo d'altronde tutti  )    giudicare \  criticare   apriori  , ho letto tutto 'articolo  . E confermo   l'idea  che mi sono fatto dalae prime righe  . Il  solito  maschilismo e sessimo dall anostra  ( salvo  ovviamente rari  casi )   della nostra  intelligentia  culturale  

E fa male come con le donne
Anche i cani tradiscono...
di GIAMPIERO MUGHINI

Secondo voi, per un uomo è peggio essere tradito dalla propria donna o dalla propria cagna? È peggio vedere la propria donna civettare e fare gli occhi di merluzzo a un qualche visitatore di casa vostra, o non è forse peggio vedere la propria cagna adorata e padrona della mia vita che scodinzola forsennatamente e va in brodo di giuggiole tutte le volte che a casa nostra si presenta uno dei miei più cari amici“lo zio Enrico”? Certo è che se la situazione continuerà così, il mio disonore sarà grande e io passerò alle vie di fatto. Ossia la strage di gelosia, e l’uomo e il cane. Al confronto con gli effetti della mia ira furibonda quello che fece il marchese Camillo Casati Stampa nell’agosto 1970, uccidere a colpi di fucile la moglie Anna Fallarino e il suo giovane amante, apparirà come un episodio di cronaca minore.
Perché i fatti sono nudi e chiari.Per la mia setter inglese Bibi(le iniziali di Brigitte Bardot) di un anno e mezzo io rappresento la continuità ma anche la noia del matrimonio, e laddove Enrico
è per lei lo sfrenarsi della fantasia,i sensi che gridano, la testa che se ne va in frantumi. Io sono per lei una sorta di marito, sicuro e relativamente affidabile ma in fondo prevedibile;Enrico per lei è la tentazione, l’avventura, la trasgressione. Al fondo c’è che io per lei non ho glamour, esattamente come deve essere per unadonna che s’è stufata del proprio marito e si infiamma
per quello o quell’altro giovanotto che intravede da qualche parte Assieme narcisissima e comodista, Bibi non ci sputa affatto sulle comodità della nostra vita coniugale. A lei piace la chaiselongue di Le Corbusier che sta da 40 anni nel mio studio e dalla quale lei mi ha espropriato, costringendomi a leggere seduto su una sedia scomodissima. A lei piace il divano della stanza di Michela,dove guardano assieme “Beautiful”, l’unica trasmissione televisiva che piaccia a Bibi. È difficileche lei trovi altri padroni che quanto noi le facciano fare tutto quello che vuole sul letto della camera da letto, che ormai lei considera specificamentesuo. E quanto ai suoi due pasti giornalieri, le vengono somministrati con grande puntualità e tutto cibo di prima scelta calibrato per la sua razza e per la sua età.
Bibi su tutto questo non sputa, come avviene per così tante donne che si strapazzano con l’amante epperò restano in casa a godere i vantaggi dell’azienda-matrimonio. E l’amante per Bibi
è Enrico. Un po’, e per il fatto che Enrico è il più caro amico mio e di Michela, lei lo considera giustamente uno di famiglia, semmai della famiglia un tantino allargata. Da come entra e si muove in casa nostra, lei pensa che Enrico è dei “nostri”, niente a che vedere con un estraneo. Ma non è questo il punto fondamentale della sua attrazione per lui. C’è che Enrico ha una sorta di autorevolezza affettuosa nei suoi confronti, ciò di cui Bibi va pazza.
L’altra sera a cena, non so quale discoleria aveva fatto Bibi ed ecco che Enrico le ha appioppato due o tre buffetti sulle guance. Lei era in visibilio.
D’essere colpita epperò affettuosamente le andava a meraviglia. Io che non sono capace di sfiorarla neppure con un dito, ebbene lei non mi prende sul serio. Quando la rimprovero, mi guarda con
l’aria di chi se ne infischia bellamente. E invece se Enrico le dà una voce, lei subito si raggomitola e si flette per poi subito cominciare le sue smancerie.
Le cene a casa nostra diventano per me un supplizio di Tantalo. Bibi che se ne strainfischia di me, va da Enrico, fa di tutto per salirgli in grembo,gli si spaparanza sopra e comincia a leccarlo in faccia con aria adorante. Per tutta la sera. Incessantemente.Per me un ludibrio e un disonore.Quando poi la serata sfinisce e arriva il tempo del congedo ed Enrico prende il suo cappotto e ci
saluta, Bibi riassume un’aria decente. Per lei è finito il tempo dell’amante e ritornano in vigore le leggi della casa dove lei sta alla maniera di una che abbia vinto il Superenalotto. Saluta garbatamente Enrico e per il resto torna ad assicurarsi il suo territorio, le sue comodità, i suoi capricci ad appagare i quali io e Michela le facciamo da badanti.
Troia. Io l’ammazzo.

a  voi  , soprattutto donne ogni ulteriore  commento i merito  e  la risposta

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