6.12.10

fine settimana . i concerti di Sandro fresi \Iskeliu e Mauro Mibelli Eleonora Georgia Sale

IL 4  dicembre   a tempio   ho assistito a  due concerti  interessanti  e  di notevole spessore .Entrambi testimoniano  sia il coraggio d'artisti che pur non essendo profeti in  patria o rimanendo   qui in Sardegna di nicchia  di rimanere   e  continuare  a far musica  e  amore per la propria terra  evitando   la via del nord   ( o  come   nel caso del chitarrista  e maestro  di conservatorio  del 1 gruppo   di ritornare  e  non rimanere definitivamente    o nel continente  o all'estero)  .. sia  la contaminazione \ sincretismo culturale  e quindi  una  identità aperta della nostra  cultura  .
Essi  come  tutta  quella  musica  underground (  termine  inglese  abusato e stereotipato  con cui si definisce   tutta  quella musica   che  non ha mercato o visibilità sui  media    salvo casi eccezionali  vedi Caparezza e di Nathalie di Xfactor  edizione 2010 o fatti di cronaca eccezionali come quelli di cui sono    stati 99posse  e del mondo   ----  ne trovate  maggiori news  ne  collegamenti ipertestuali   in quanto   rischierei parlandone ulteriormente  d'andare   di finire   troppo  OT rispetto  a ciò di cui questo post  parla  --  , della  musica  indipendente  , delle indie  , delle posse, ecc )  trascurata  salvo l'isola\ la riserva     , ma  SIC   limitata con il contagocce ,    dal programma    di Demo  di radio Rai   sono  : <<  l’ennesima conferma di quanto andiamo scrivendo da tempo – e che cioè in Italia tutto ciò che non rientra nei canonici canali della presunta cultura ufficiale ('mainstream', si diceva una volta) non solo non è valorizzato come dovrebbe essere in un paese normale (almeno in nome del tanto retoricamente blaterato diritto all'informazione), ma è addirittura clinicamente, programmaticamente ignorato per effetto di un disegno voluto, di una strategia di disinformazione e analfabetismo (di ritorno) nazionale.
Non si spiegherebbe altrimenti il destino delle musiche di tradizione, la fatica titanica di quanti (sempre meno, per la verità) operano a diversi livelli in quello che è ormai un’iperbole un po' patetica definire “settore” (la sezione interviste del mio “Folk Geneticamente Modificato” è emblematica a questo proposito…), l’assenza di sostegno (finanziario, mass mediale, culturale, politico…) delle attività che girano intorno. Ma l’abbiamo già scritto altre volte e, francamente, cominciamo ad esserne nauseati… Infatti   sia  Fresi e ISKELIU >>  e    anche  l'altro duo  come potete leggere   nelle righe sotto <<  sono stati recentemente a suonare in Australia, invitati dall’Ambasciata Italiana. Un successo per altro annunciato già sulla carta, conoscendo la grande maestria e sensibilità dei musicisti coinvolti.
Il punto è che, come mi scrive amaramente Sandro, “tanto per non smentirci, ti invio un paio di articoli della stampa australiana sui nostri concerti a Sydney, Brisbane, Canberra e Melbourne.
Mentre la Abc, la SBS e persino Rai International ci hanno dedicato servizi, interviste e riprese del concerto, tornati nella nostra bella italietta e sardinietta non sono riuscito ad avere uno straccio di pezzo in cronaca”.
Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Dalle nostre parti a tenere banco nelle cronache la rappresentazione di un paese surreale, sovente patafisico, cui le persone pensanti non si capacitano di appartenere: pippi baudi, veline, rapimenti, intercettazioni telefoniche, morti bianche sul lavoro, famiglie camorriste di spacciatori... una discarica di schifezze immonde, maleodoranti per la coscienza civile di ognuno...
Ecco una spiegazione plausibile della crisi di identità di questa nostra ridanciana nazione (quindi della crisi di valori, di memoria condivisa, di senso sociale…): ci si sente ‘altro’ a vivere da queste parti, dal momento che la realtà si è resa irriconoscibile. Sempre di più, ineluttabilmente, non rappresenta più alcunché. >>  da http://www.lucaferrari.net/articoloperle.php?ID=51

Ma  ora   veniamo a noi

Il primo intitolato fra Musica  e leggenda

Tale  gruppo composto  da



Alessandro Deiana =chittarra e ilaud
Fabio de Leonardis = violoncello
Yanara Reyes Mc Donald = contrabasso
Tore Mannu = percussioni



Ed  aperto  a collaborazioni   ha  visto l'esordio   in tale  formazione   della  cantante   Laura Masala  ( foto a destra  )  la prima volta  che esordisce  in tale genere musicale  , e lo  fa  con il suo stile  professionale  visto  che non è nuova alla scena musicale Gallurese   in quanto   fa   serate da  sola    o con altri musicisti o con  il suo  gruppo  le acustiche  ( vedere  il reportage  dell'anno scorso  su faber   suoni e parole  cangianti 2009 che  trovate  nell'altro blog  ) . E Erika  Perantoni all'arpa  ( sarebbe  stato interessante   sentirla  con il resto del  gruppo , ma   forse non avevano avuto tempo di provare  ) un promettente   inizio visto  che sta  ancora  studiando lo strumento in questione   al conservatorio . Ne trovate qua sotto  un il video  della  sua esibizione  .










Un gruppo aperto alle collaborazioni esterne ed nazionali ed  internazionali  come  dimostra il disco  cd  , di cui  in questo concerto   sono  stati eseguiti eseguiti alcuni  brani   che vede la partecipazione di  shirin demma   (  artista Siciliana  ) e  Rosa temprano ( cantante  Spagnola  ) .La maestria  di Sandro fresi e del suo gruppo   sta  , come dimostra  sia a  sua  biogtrafia e il suo progetto : <<  Soffiano ancora sulla nostra terra echi trovadorici nelle ballate di origine corsa, sonorita' catalane negli antichi moduli a chitarra dei mutti e le arie dei celti nei passi dello scottish.Ma, come tutti i sardi, amiamo il suono continuo e sciamanico di benas e launeddas, la profondita' tribale dei nostri tamburi di pelle di capra e le audacie tonali di voci aspre e delicate, di miele e di granito che da tempo incerto abbiamo imparato a memoria, chiuse in un piccolo cerchio o spavaldamente solitarie.Da      qui parte il nostro viaggio musicale, sogno e curiosita', rispetto della tradizione ma anche esigenza e orgoglio 'di la janna abbalta', della porta aperta, da sempre, al benefico flusso dei suoni del mediterraneo.(...) partito alla ricerca degli archetipi espressivi sardi, ha sviluppato, agli inizi degli anni '80, una rilettura originale dei modi e dei repertori comunque rispettosa delle matrici. >>( dal sito del gruppo    http://www.iskeliu.com/ )e da  questo video  qui






 Da  qui   una ricerca prima  solitaria e pi  collettiva   tra i moduli polivocali e la riproposizione di antichi strumenti musicali della civiltà agropastorale caduti nell'oblio, è scaturito nel '97 il cd Iskeliu (prefazione di Fabrizio De Andre'), sintesi tra campionamento digitale del suono tradizionale e suono prodotto da strumenti acustici a cui sono seguiti gli album Speradifoli (2001) Zivula (2003) e Folas de Anglona (2005) e Elmusura ( 2010  prefazione   di Paolo Fresu  )  L'esigenza di riproporre dal vivo i brani di un repertorio che viaggia a ritroso nel tempo, in una sorta di arcaica contemporaneità', tra le sonorita' ancestrali della Sardegna centrale, quelle della Gallura di ascendenza corsa e catalane di Alghero, ha portato alla costituzione, complice la prorompente vocalita' di Paola Giua, di un team completamente acustico che poggia la sua forza espressiva nell'utilizzo di un set strumentale che attinge, oltre che dalla Sardegna, da tutto il bacino del mediterraneo.  non solo l'ultimo cd , ma  il loro  repertorio  dei lavori precedenti nel  recuperare in  chiave  antropologica   e " archeologica  "  e  rinnovare   le musiche  e i suoni della nostra  terra della tradizione agro pastorale del periodo  precedente a quella  del'ultimo degli ultimi due secoli  del millennio scorso  ormai  non più tradizionalmente perchè  troppo  modificata  d'essere  snaturata   visto l'abuso  mediatico  commerciale  che  viene fatto ) ottocentesca  cioè il medioevo e il rinascimento    e delle sue  influenze  mediterranee ( mediate  dall'influsso arabo , provenienti dalla vicina Corsica  e, dalla Provenza  e  da i dominatori \ conquistatori  Catalano\Aragonesi  prima  e poi spagnoli ) .Tutto ciò non solo  nei suoni  , ma  anche  nel0'uso degli strumenti  antichi come la  ghironda  , l'organetto diatonico,l'organetto portativo ( di cui no ricordo le particolarità tecniche  spiegate   dopo il concerto    dal maestro  Sandro )   e a fisarmonica , il tamburo di Gavoi  , ecc  .
gli altri due li trovate    prossimamente sul mio youtube  insieme ad altre  foto   degli eventi  sul mio  flicker

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 Il secondo concerto
 nel solito  locale  ( purtroppo è l'unico che  non si accontenta  di ciò che passo il convento e di musica  di Zanfaraglioli di ciocchi di  stagnali ,  slang  locale per  dire  musica  da quattro soldi e  da discoteca  o pseudo tale  come  o musica  con basi e  karaoke e  tutta  uguale senza  un ritmo  -- con questo senza  criminalizzare  nè chi l'ascolta o a  fà  , ne' il genere  nè tanto meno chi la  fa  o l'ascolta   ---    , ma  fa  musica  di tutti i generi  adatti a  tutti\e  e on solo ala massa ) i circolo privato endas l'osteria n mille  .
In esso  si sono esibiti durante la cena




  mi scuso per la qualità ,  ma l'atmosfera  era soffusa ed  a lume di candela. Le  foto ( le altre le  trovate  sempre  sul mio flicker  o sul mio album di  facebook ) sono uscite meglio perchè avevo il  flash

 Mauro Mibelli ( foto a  sinistra  )  chitarrista classe 1960, ed Eleonora Georgia Sale 17 anni . Un concerto “Hundred and Four Strings” – Sulle corde delle emozioni . La musica è così, sfugge ai retaggi culturali, supera le limitazioni degli spazi, oltrepassa i muri e permette l’incontro fra diverse generazioni. Questo è avvenuto fra Mauro Mibelli, chitarrista classe 1960,ed Eleonora Georgia Sale, (  foto sotto al  centro  )   diciassette anni, suonatrice d'arpa 







Lui appartiene ad una famiglia di musicisti, il nonno Felicino ha fondato la banda musicale di Olbia, il papà Walter era un batterista jazz. Da piccolo, dice, “non ero bravo a giocare a pallone e quindi l'unico modo per non essere da meno rispetto ai miei coetanei era quello di suonare e così feci seguendo la passione di famiglia”. All’epoca in cui Bob Dylan era considerato il punto di riferimento di una generazione di artisti, creò il gruppo "Boghe Noa" e poi, nei primi anni ’80, i "Jazz Line". Fu di quel periodo un'indimenticabile esperienza musicale con Gianni Basso, sassofonista scomparso lo scorso anno, uno dei più grandi esponenti del jazz italiano che ha fatto parte di band di primo piano quali la Kenny Clarke/Francis Boland Big Band, la Maynard Ferguson Biga Band e la Thad Jones Biga Band, collaborazione con la grande cantante Andreana DEMONTIS Ha collaborato con Beppe Dettori (voce solista dei Tazenda e sperimentatore vocale), Antonio Galbiati (compositore musicale che ha scritto le musiche per Laura Pausini, Backstreet Boys, Placido Domingo), sono continui gli scambi di esperienze con Marino De Rosas (profeta olbiese della chitarra con accordatura aperta). Poi, alla fine degli anni '90, la creazione del gruppo "Pater Mediterraneo", altre importanti collaborazioni e la tentazione un anno fa, con la nascita della prima figlia Eva, di dedicarsi interamente alla famiglia. Ma l’incoraggiamento della compagna Maria Agostina e la prospettiva di una nuova stimolante esperienza musicale lo hanno fatto infine desistere dall’idea di abbandonare la musica per scegliere di incontrare "zio", come lo definisce lei, Eleonora e la sua arpa.
Lei Dedica i pomeriggi alla sua passione, al suo strumento, per sognare, per essere se stessa, per far vivere la sua anima. Studia alla scuola Civica di musica di Olbia, si perfeziona con insegnanti di alto livello ed ha conseguito il diploma al conservatorio di Sassari, da privatista, in teoria e solfeggio.





qui Mauro ha chiesto ai proprietari del locale d'accendere la  luce  grande e   quindi il video  è di qualità migliore

Ora  l’esperienza di Mauro l' aiuta ad acquisire tranquillità e sicurezza durante le loro esibizioni.
Ne concerto  c'è stato  u bellisimo  incontro fra le sonorità dell'arpa e quelle della chitarra. U genere  musicale di confine  e di contaminazione  . Infatti   Non si tratta di musica etnica, classica e né tanto meno di jazz, è un genere che sta dentro le regole ma l’improvvisazione rende viva la musica perché i brani non si suonano mai allo stesso modo.
Infatti  ho letto   da qualche parte  del loro  invito al Festival Emmas (Ethnic Meeting of Music and Arts in Sardinia) che si svolgerà a ridosso delle festività natalizie ad Olbia ed al quale i due artisti olbiesi parteciperanno, insieme ad artisti di caratura internazionale, scelti a rappresentare l’originalità della musica della nostra regione.
Due  bellissimi concerti   , grandissimi emozioni  che  hanno contribuito a rilassarmi e scacciare  via   sia  i dolori ala cervicale  ( aumentati perché , sempre  con a testa fra le nuvole ,  ho dimenticato la notte  prima  e  e poi tutto il girno di mettere il baite  )  sia  la confusione  e frustrazione   per essermi smanettato troppo  e con mezzi da  cui sto lottando per uscirne  (  vedere mie post  ne blog  gemello sulla porno dipendenza  )  , facendomi viaggiare  con la mente  e il pensiero  tra  Mediterraneo ed Irlanda  , oltre  che   nel mondo onirico  .


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