IL 4 dicembre a tempio ho assistito a due concerti interessanti e di notevole spessore .Entrambi testimoniano sia il coraggio d'artisti che pur non essendo profeti in patria o rimanendo qui in Sardegna di nicchia di rimanere e continuare a far musica e amore per la propria terra evitando la via del nord ( o come nel caso del chitarrista e maestro di conservatorio del 1 gruppo di ritornare e non rimanere definitivamente o nel continente o all'estero) .. sia la contaminazione \ sincretismo culturale e quindi una identità aperta della nostra cultura .
Essi come tutta quella musica underground ( termine inglese abusato e stereotipato con cui si definisce tutta quella musica che non ha mercato o visibilità sui media salvo casi eccezionali vedi Caparezza e di Nathalie di Xfactor edizione 2010 o fatti di cronaca eccezionali come quelli di cui sono stati 99posse e del mondo ---- ne trovate maggiori news ne collegamenti ipertestuali in quanto rischierei parlandone ulteriormente d'andare di finire troppo OT rispetto a ciò di cui questo post parla -- , della musica indipendente , delle indie , delle posse, ecc ) trascurata salvo l'isola\ la riserva , ma SIC limitata con il contagocce , dal programma di Demo di radio Rai sono : << l’ennesima conferma di quanto andiamo scrivendo da tempo – e che cioè in Italia tutto ciò che non rientra nei canonici canali della presunta cultura ufficiale ('mainstream', si diceva una volta) non solo non è valorizzato come dovrebbe essere in un paese normale (almeno in nome del tanto retoricamente blaterato diritto all'informazione), ma è addirittura clinicamente, programmaticamente ignorato per effetto di un disegno voluto, di una strategia di disinformazione e analfabetismo (di ritorno) nazionale.
Non si spiegherebbe altrimenti il destino delle musiche di tradizione, la fatica titanica di quanti (sempre meno, per la verità) operano a diversi livelli in quello che è ormai un’iperbole un po' patetica definire “settore” (la sezione interviste del mio “Folk Geneticamente Modificato” è emblematica a questo proposito…), l’assenza di sostegno (finanziario, mass mediale, culturale, politico…) delle attività che girano intorno. Ma l’abbiamo già scritto altre volte e, francamente, cominciamo ad esserne nauseati… Infatti sia Fresi e ISKELIU >> e anche l'altro duo come potete leggere nelle righe sotto << sono stati recentemente a suonare in Australia, invitati dall’Ambasciata Italiana. Un successo per altro annunciato già sulla carta, conoscendo la grande maestria e sensibilità dei musicisti coinvolti.
Il punto è che, come mi scrive amaramente Sandro, “tanto per non smentirci, ti invio un paio di articoli della stampa australiana sui nostri concerti a Sydney, Brisbane, Canberra e Melbourne.
Mentre la Abc, la SBS e persino Rai International ci hanno dedicato servizi, interviste e riprese del concerto, tornati nella nostra bella italietta e sardinietta non sono riuscito ad avere uno straccio di pezzo in cronaca”.
Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Dalle nostre parti a tenere banco nelle cronache la rappresentazione di un paese surreale, sovente patafisico, cui le persone pensanti non si capacitano di appartenere: pippi baudi, veline, rapimenti, intercettazioni telefoniche, morti bianche sul lavoro, famiglie camorriste di spacciatori... una discarica di schifezze immonde, maleodoranti per la coscienza civile di ognuno...
Ecco una spiegazione plausibile della crisi di identità di questa nostra ridanciana nazione (quindi della crisi di valori, di memoria condivisa, di senso sociale…): ci si sente ‘altro’ a vivere da queste parti, dal momento che la realtà si è resa irriconoscibile. Sempre di più, ineluttabilmente, non rappresenta più alcunché. >> da http://www.lucaferrari.net/articoloperle.php?ID=51
Ma ora veniamo a noi
Il primo intitolato fra Musica e leggenda
Tale gruppo composto da
Alessandro Deiana =chittarra e ilaud
Fabio de Leonardis = violoncello
Yanara Reyes Mc Donald = contrabasso
Tore Mannu = percussioni
Ed aperto a collaborazioni ha visto l'esordio in tale formazione della cantante Laura Masala ( foto a destra ) la prima volta che esordisce in tale genere musicale , e lo fa con il suo stile professionale visto che non è nuova alla scena musicale Gallurese in quanto fa serate da sola o con altri musicisti o con il suo gruppo le acustiche ( vedere il reportage dell'anno scorso su faber suoni e parole cangianti 2009 che trovate nell'altro blog ) . E Erika Perantoni all'arpa ( sarebbe stato interessante sentirla con il resto del gruppo , ma forse non avevano avuto tempo di provare ) un promettente inizio visto che sta ancora studiando lo strumento in questione al conservatorio . Ne trovate qua sotto un il video della sua esibizione .
Un gruppo aperto alle collaborazioni esterne ed nazionali ed internazionali come dimostra il disco cd , di cui in questo concerto sono stati eseguiti eseguiti alcuni brani che vede la partecipazione di shirin demma ( artista Siciliana ) e Rosa temprano ( cantante Spagnola ) .La maestria di Sandro fresi e del suo gruppo sta , come dimostra sia a sua biogtrafia e il suo progetto : << Soffiano ancora sulla nostra terra echi trovadorici nelle ballate di origine corsa, sonorita' catalane negli antichi moduli a chitarra dei mutti e le arie dei celti nei passi dello scottish.Ma, come tutti i sardi, amiamo il suono continuo e sciamanico di benas e launeddas, la profondita' tribale dei nostri tamburi di pelle di capra e le audacie tonali di voci aspre e delicate, di miele e di granito che da tempo incerto abbiamo imparato a memoria, chiuse in un piccolo cerchio o spavaldamente solitarie.Da qui parte il nostro viaggio musicale, sogno e curiosita', rispetto della tradizione ma anche esigenza e orgoglio 'di la janna abbalta', della porta aperta, da sempre, al benefico flusso dei suoni del mediterraneo.(...) partito alla ricerca degli archetipi espressivi sardi, ha sviluppato, agli inizi degli anni '80, una rilettura originale dei modi e dei repertori comunque rispettosa delle matrici. >>( dal sito del gruppo http://www.iskeliu.com/ )e da questo video qui
Da qui una ricerca prima solitaria e pi collettiva tra i moduli polivocali e la riproposizione di antichi strumenti musicali della civiltà agropastorale caduti nell'oblio, è scaturito nel '97 il cd Iskeliu (prefazione di Fabrizio De Andre'), sintesi tra campionamento digitale del suono tradizionale e suono prodotto da strumenti acustici a cui sono seguiti gli album Speradifoli (2001) Zivula (2003) e Folas de Anglona (2005) e Elmusura ( 2010 prefazione di Paolo Fresu ) L'esigenza di riproporre dal vivo i brani di un repertorio che viaggia a ritroso nel tempo, in una sorta di arcaica contemporaneità', tra le sonorita' ancestrali della Sardegna centrale, quelle della Gallura di ascendenza corsa e catalane di Alghero, ha portato alla costituzione, complice la prorompente vocalita' di Paola Giua, di un team completamente acustico che poggia la sua forza espressiva nell'utilizzo di un set strumentale che attinge, oltre che dalla Sardegna, da tutto il bacino del mediterraneo. non solo l'ultimo cd , ma il loro repertorio dei lavori precedenti nel recuperare in chiave antropologica e " archeologica " e rinnovare le musiche e i suoni della nostra terra della tradizione agro pastorale del periodo precedente a quella del'ultimo degli ultimi due secoli del millennio scorso ormai non più tradizionalmente perchè troppo modificata d'essere snaturata visto l'abuso mediatico commerciale che viene fatto ) ottocentesca cioè il medioevo e il rinascimento e delle sue influenze mediterranee ( mediate dall'influsso arabo , provenienti dalla vicina Corsica e, dalla Provenza e da i dominatori \ conquistatori Catalano\Aragonesi prima e poi spagnoli ) .Tutto ciò non solo nei suoni , ma anche nel0'uso degli strumenti antichi come la ghironda , l'organetto diatonico,l'organetto portativo ( di cui no ricordo le particolarità tecniche spiegate dopo il concerto dal maestro Sandro ) e a fisarmonica , il tamburo di Gavoi , ecc .
gli altri due li trovate prossimamente sul mio youtube insieme ad altre foto degli eventi sul mio flicker
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Il secondo concerto
Da qui una ricerca prima solitaria e pi collettiva tra i moduli polivocali e la riproposizione di antichi strumenti musicali della civiltà agropastorale caduti nell'oblio, è scaturito nel '97 il cd Iskeliu (prefazione di Fabrizio De Andre'), sintesi tra campionamento digitale del suono tradizionale e suono prodotto da strumenti acustici a cui sono seguiti gli album Speradifoli (2001) Zivula (2003) e Folas de Anglona (2005) e Elmusura ( 2010 prefazione di Paolo Fresu ) L'esigenza di riproporre dal vivo i brani di un repertorio che viaggia a ritroso nel tempo, in una sorta di arcaica contemporaneità', tra le sonorita' ancestrali della Sardegna centrale, quelle della Gallura di ascendenza corsa e catalane di Alghero, ha portato alla costituzione, complice la prorompente vocalita' di Paola Giua, di un team completamente acustico che poggia la sua forza espressiva nell'utilizzo di un set strumentale che attinge, oltre che dalla Sardegna, da tutto il bacino del mediterraneo. non solo l'ultimo cd , ma il loro repertorio dei lavori precedenti nel recuperare in chiave antropologica e " archeologica " e rinnovare le musiche e i suoni della nostra terra della tradizione agro pastorale del periodo precedente a quella del'ultimo degli ultimi due secoli del millennio scorso ormai non più tradizionalmente perchè troppo modificata d'essere snaturata visto l'abuso mediatico commerciale che viene fatto ) ottocentesca cioè il medioevo e il rinascimento e delle sue influenze mediterranee ( mediate dall'influsso arabo , provenienti dalla vicina Corsica e, dalla Provenza e da i dominatori \ conquistatori Catalano\Aragonesi prima e poi spagnoli ) .Tutto ciò non solo nei suoni , ma anche nel0'uso degli strumenti antichi come la ghironda , l'organetto diatonico,l'organetto portativo ( di cui no ricordo le particolarità tecniche spiegate dopo il concerto dal maestro Sandro ) e a fisarmonica , il tamburo di Gavoi , ecc .
gli altri due li trovate prossimamente sul mio youtube insieme ad altre foto degli eventi sul mio flicker
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Il secondo concerto
nel solito locale ( purtroppo è l'unico che non si accontenta di ciò che passo il convento e di musica di Zanfaraglioli \ di ciocchi di stagnali , slang locale per dire musica da quattro soldi e da discoteca o pseudo tale come o musica con basi e karaoke e tutta uguale senza un ritmo -- con questo senza criminalizzare nè chi l'ascolta o a fà , ne' il genere nè tanto meno chi la fa o l'ascolta --- , ma fa musica di tutti i generi adatti a tutti\e e on solo ala massa ) i circolo privato endas l'osteria n mille .
In esso si sono esibiti durante la cena
mi scuso per la qualità , ma l'atmosfera era soffusa ed a lume di candela. Le foto ( le altre le trovate sempre sul mio flicker o sul mio album di facebook ) sono uscite meglio perchè avevo il flash
Mauro Mibelli ( foto a sinistra ) chitarrista classe 1960, ed Eleonora Georgia Sale 17 anni . Un concerto “Hundred and Four Strings” – Sulle corde delle emozioni . La musica è così, sfugge ai retaggi culturali, supera le limitazioni degli spazi, oltrepassa i muri e permette l’incontro fra diverse generazioni. Questo è avvenuto fra Mauro Mibelli, chitarrista classe 1960,ed Eleonora Georgia Sale, ( foto sotto al centro ) diciassette anni, suonatrice d'arpa
Lui appartiene ad una famiglia di musicisti, il nonno Felicino ha fondato la banda musicale di Olbia, il papà Walter era un batterista jazz. Da piccolo, dice, “non ero bravo a giocare a pallone e quindi l'unico modo per non essere da meno rispetto ai miei coetanei era quello di suonare e così feci seguendo la passione di famiglia”. All’epoca in cui Bob Dylan era considerato il punto di riferimento di una generazione di artisti, creò il gruppo "Boghe Noa" e poi, nei primi anni ’80, i "Jazz Line". Fu di quel periodo un'indimenticabile esperienza musicale con Gianni Basso, sassofonista scomparso lo scorso anno, uno dei più grandi esponenti del jazz italiano che ha fatto parte di band di primo piano quali la Kenny Clarke/Francis Boland Big Band, la Maynard Ferguson Biga Band e la Thad Jones Biga Band, collaborazione con la grande cantante Andreana DEMONTIS Ha collaborato con Beppe Dettori (voce solista dei Tazenda e sperimentatore vocale), Antonio Galbiati (compositore musicale che ha scritto le musiche per Laura Pausini, Backstreet Boys, Placido Domingo), sono continui gli scambi di esperienze con Marino De Rosas (profeta olbiese della chitarra con accordatura aperta). Poi, alla fine degli anni '90, la creazione del gruppo "Pater Mediterraneo", altre importanti collaborazioni e la tentazione un anno fa, con la nascita della prima figlia Eva, di dedicarsi interamente alla famiglia. Ma l’incoraggiamento della compagna Maria Agostina e la prospettiva di una nuova stimolante esperienza musicale lo hanno fatto infine desistere dall’idea di abbandonare la musica per scegliere di incontrare "zio", come lo definisce lei, Eleonora e la sua arpa.
Lei Dedica i pomeriggi alla sua passione, al suo strumento, per sognare, per essere se stessa, per far vivere la sua anima. Studia alla scuola Civica di musica di Olbia, si perfeziona con insegnanti di alto livello ed ha conseguito il diploma al conservatorio di Sassari, da privatista, in teoria e solfeggio.
qui Mauro ha chiesto ai proprietari del locale d'accendere la luce grande e quindi il video è di qualità migliore
Ora l’esperienza di Mauro l' aiuta ad acquisire tranquillità e sicurezza durante le loro esibizioni.
Ne concerto c'è stato u bellisimo incontro fra le sonorità dell'arpa e quelle della chitarra. U genere musicale di confine e di contaminazione . Infatti Non si tratta di musica etnica, classica e né tanto meno di jazz, è un genere che sta dentro le regole ma l’improvvisazione rende viva la musica perché i brani non si suonano mai allo stesso modo.
Infatti ho letto da qualche parte del loro invito al Festival Emmas (Ethnic Meeting of Music and Arts in Sardinia) che si svolgerà a ridosso delle festività natalizie ad Olbia ed al quale i due artisti olbiesi parteciperanno, insieme ad artisti di caratura internazionale, scelti a rappresentare l’originalità della musica della nostra regione.
Due bellissimi concerti , grandissimi emozioni che hanno contribuito a rilassarmi e scacciare via sia i dolori ala cervicale ( aumentati perché , sempre con a testa fra le nuvole , ho dimenticato la notte prima e e poi tutto il girno di mettere il baite ) sia la confusione e frustrazione per essermi smanettato troppo e con mezzi da cui sto lottando per uscirne ( vedere mie post ne blog gemello sulla porno dipendenza ) , facendomi viaggiare con la mente e il pensiero tra Mediterraneo ed Irlanda , oltre che nel mondo onirico .
Infatti ho letto da qualche parte del loro invito al Festival Emmas (Ethnic Meeting of Music and Arts in Sardinia) che si svolgerà a ridosso delle festività natalizie ad Olbia ed al quale i due artisti olbiesi parteciperanno, insieme ad artisti di caratura internazionale, scelti a rappresentare l’originalità della musica della nostra regione.
Due bellissimi concerti , grandissimi emozioni che hanno contribuito a rilassarmi e scacciare via sia i dolori ala cervicale ( aumentati perché , sempre con a testa fra le nuvole , ho dimenticato la notte prima e e poi tutto il girno di mettere il baite ) sia la confusione e frustrazione per essermi smanettato troppo e con mezzi da cui sto lottando per uscirne ( vedere mie post ne blog gemello sulla porno dipendenza ) , facendomi viaggiare con la mente e il pensiero tra Mediterraneo ed Irlanda , oltre che nel mondo onirico .
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