28.12.10

e po dicono degli immigrati criminali se non fosse per lui a tempio pausania sarebbe suiccessa una strage

Lo so che tale news è generalmente una non notizia o da giornali locali o : << una storia da parrucchieri >> per dirla con de Andrè . Ma la riporto perchè : 1) testimonia come si può reagire alla violenza di un folle o psichica in questo caso , in quanto il reo non è nuovo a fatti del genere con a non violenza ., 2) di come , e qui tento \provo a sfatare un pregiudizio di cooro affermano che le arti marziali siano solo violenza ed odio per le persone ., 3) per raccontare una storia di come un immigrato , in realta è da un paio d'anni qui in città , non sia un deliquente o un pezzo di malacarrà ( espressione dialettale per dire , cattivo o soggetto poco raccomandabile ) . E far capire a miei lettori o ex lettori che stanno diventando se non snon lo sono già leghisti o quato meno si stanno lasciando ammaliare dalla loro demagogia proprio come le sirene che sfido Ulisse nell'Odissea .


 

Unione sarda del  28\12\2010 

Tempio. 

DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUSIA

Arrestato Onorato Sanna, l'uomo che ha sparato con un fucile a canne mozze. Ferito un ragazzo di 24 anni

Assalto al pub, sfiorata una strage

Un body guard marocchino salva personale e clienti


I proiettili hanno raggiunto Giovanni Antonio Sotgiu, 24 anni. Il ragazzo è salvo per miracolo. L'assalitore era stato allontanato dal pub  )(  foto sotto si vedono nel muro  i colpi   de primo sparo  )
TEMPIO Ha scelto anche i vestiti giusti per il lavoretto davanti al pub Chopin. Guanti, cappuccio e giubbotto in stile militare. Onorato Graziano Sanna, faccia scavata e voce rauca da cattivo dei cartoni animati, all'una e trenta di ieri si è presentato davanti al locale tempiese come un cecchino. Armato con un fucile a canne mozze ha iniziato a sparare, deciso a regolare i conti con le persone che gli avevano impedito di entrare nel locale. Ora è in carcere, accusato di strage.
UN EROE Sanna, 55 anni, ha colpito un ragazzo di Trinità, Giovanni Antonio Sotgiu, raggiunto da un proiettile alla coscia. I pallettoni sono finiti anche sulla facciata del club gremito di gente. Non ci sono dubbi, la notte di Santo Stefano poteva essere di tragedia. C'è un eroe in questa serata folle, i tempiesi lo chiamano Billy, il suo nome è Bilal Heunuche. L'istruttore di arti marziali marocchino, collaboratore del pub Chopin, che si è avventato su Sanna, disarmandolo e immobilizzandolo. Il sangue freddo e il coraggio di Billy hanno salvato i clienti e il personale del locale.
STRAGE SFIORATA Sanna è stato portato in caserma in stato confusionale, probabilmente ubriaco. Una condizione che non lo salva dalle pesantissime contestazioni della Procura. Il pm Elisa Calligaris nel fascicolo di Sanna ha ipotizzato i reati di strage, porto abusivo di arma clandestina, lesioni e altre pesanti contestazioni accompagnate da una sfilza di aggravanti. I carabinieri hanno ricostruito la notte di follia sulla base delle testimonianze dei tanti che ieri sono scampati quasi per miracolo a una strage.
FUORI CONTROLLO Onorato Graziano Sanna, stando al rapporto inviato alla Procura, poco prima della mezzanotte di domenica era già fuori controllo. Allontanato da diversi bar, continuava ad insistere per entrare nei locali. I baristi cercavano in tutti i modi di evitare problemi. Sanna avrebbe cercato di entrare anche allo Chopin, inutilmente. A questo punto l'uomo ha deciso di chiudere i conti con le persone che semplicemente non volevano guai.
L'ASSALTO Sanna è tornato nella sua abitazione. Stando a quanto riferito dai carabinieri, ha preso un fucile (canne e calcio tagliati, matricola abrasa, 40 centimetri di lunghezza, forse rubato a Calangianus tre anni fa) deciso a farla pagare a molti tempiesi. Innanzitutto ha sparato contro le finestre di una palazzina di via Demartis, poco lontano dal cortile di casa sua. A quanto pare nell'edificio abita uno dei baristi che aveva appena respinto Sanna. Quindi l'uomo ha raggiunto il pub vicino al viale Fonte Nuova. Una prima scarica di pallettoni ha raggiunto l'insegna del locale. Pochi metri più in basso e i proiettili avrebbero colpito i clienti davanti al bancone. Quindi Sanna si è avvicinato all'ingresso.
BLOCCATO Il marocchino Billal Heunuche, 35 anni, buttafuori del locale, ha bloccato l'uomo al momento giusto. Purtroppo un altro colpo è partito dall'arma. Giovanni Antonio Sotgiu, 24 anni, di Trinità, figlio di Piero (ex presidente della Provincia) stava scendendo dalla sua auto ed è stato raggiunto alla coscia. I medici gli hanno assegnato dieci giorni di cure, anche lui è salvo per miracolo. I carabinieri hanno trovato Sanna immobilizzato e ormai incapace di nuocere. Non si sono meravigliati, due anni fa aveva usato una scure contro due persone.

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La testimonianza 

L'intervento di Bilal Hanouche

«L'ho immobilizzato
e gli ho tolto il fucile»


Se la notte di Santo Stefano se si è evitata una strage, lo si deve solo a lui. Bilal Hanouche, meglio conosciuto come Billy, ( foto a sinistra  )
ha preso il coraggio a quattro mani, anzi a mani nude e non ha esitato a disarmare l'attentatore dello Chopin. Grazie a lui la follia di Onorato Graziano Sanna si è conclusa con un solo ferito. Billy è un "eroe disoccupato". Infatti, il quarantenne marocchino, da cinque anni in città, al momento è senza lavoro. «Ero nel locale - ha spiegato il magrebbino - ho sentito il primo sparo e sono uscito. Ho visto un uomo dietro al muretto di fronte. Poi ha fatto qualche passo per attraversare la strada e dirigersi verso il pub pieno di gente». Una buona dose di sangue freddo e il marocchino ha anticipato la mossa del "rambo di casa nostra". «Puntava l'arma verso la gente. Sono andato dietro di lui, non mi ha visto, con uno scatto l'ho immobilizzato e sono riuscito a sottrargli l'arma: un secondo colpo è partito ma il fucile era ormai nelle mie mani». L'intervento di Billy è stato provvidenziale ed ha mantenuto l'arma a canne mozze fino all'arrivo delle forze dell'ordine. Il proprietario dello Chopin non ha parole per ringraziare Billy. «Non era mai successa una cosa del genere - ha spiegato Alessandro Dore. Il coraggio di Billy è servito per evitare il peggio. Il locale era pieno e fuori c'era molta gente che fumava che, al primo sparo, è scappata via terrorizzata. Siamo grati a Billy per quello che ha fatto per tutti noi». Da parte della vittima, Giovanni Antonio Sotgiu, invece, non arriva nessuna dichiarazione. A parlare per lui è il padre Piero, ex primo cittadino di Trinità ed ex vice presidente della Provincia Olbia- Tempio: «Non mi sento di dire molto, solo che non è possibile lasciare in giro persone del genere». Dagli ambienti militari è stata avanzata la proposta di insignire Hanouche della medaglia al valor civile.

                                              SEBASTIANO DEPPERU





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