da unionesarda onine
La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto due inchieste dopo i disordini scoppiati ieri nella città laziale dopo l'arrivo dei pastori sardi che volevano recarsi a Roma per manifestare davanti al Ministero dell’Agricoltura. Il primo fascicolo è stato aperto nei confronti di tre pastori denunciati per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Il secondo fascicolo, al momento contro ignoti, punta a verificare il comportamento delle forze dell'ordine.
“Quello che si è celebrato ieri è stato un processo alle intenzioni, hanno limitato il nostro diritto di manifestare, la nostra libertà di pensiero e di movimento. Siamo stati letteralmente in ostaggio delle forze dell'ordine”, spiega Floris, il quale come tanti altri ha preso qualche colpo durante le cariche di polizia e carabinieri. “Volevamo semplicemente fare una conferenza stampa per annunciare la nascita di un coordinamento dei pastori del Mediterraneo, un movimento che nonostante quanto avvenuto ieri non si fermerà sino a quando non avrà ridato dignità al nostro lavoro”, aggiunge Floris, mentre prende il pullman che da Olbia lo porterà a Cagliari. “Ieri sono stati calpestati i diritti di un movimento, di un popolo, i diritti dei produttori; siamo indignati e speriamo che ora la società civile apra un dibattito contro la limitazione della libertà andata in scena ieri. Non avevamo idee bellicose - continua Floris - eppure sin dall'alba di ieri abbiamo capito che sarebbe successo qualcosa, gli autisti dei pullman che avevamo affittato e ci stavano aspettando a Civitavecchia sono stati invitati ad allontanarsi dal porto, poi sono stati scortati da un'altra parte e come se non bastasse i mezzi sono stati posti sotto sequestro”.
Infatti un mio amico si chiede : <<
sempre dalla rete
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IDV: GOVERNO ARROGANTE CON I SARDI - Il gruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, con il vice presidente della commissione Agricoltura Daniele Cocco, esprime "una fortissima condanna" nei confronti del ministro Maroni. "Lo sdegno è tanto più grande - sottolinea Cocco - se si pensa che in altre occasioni il ministro e il governo hanno trattato in modo diverso gli agricoltori di altre regioni. L'atto gravissimo di ieri dimostra ancora di più l'arroganza di un governo contro le sacrosante rivendicazioni di un popolo sempre trattato come popolo di serie B. Speriamo che oggi il presidente Cappellacci a nome di tutto il Consiglio, rappresenti lo sdegno di tutto il Consiglio regionale".
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